Celiachia | Intervista a Giacomo Caio, professore Unife nominato esperto mondiale su Expertscape
Persone
Sono circa 18 mila, solo in Emilia-Romagna, le persone cui è stata diagnosticata la celiachia. Un numero destinato ad aumentare, considerando che in alcuni casi - ancora numerosi, purtroppo - le caratteristiche di questa malattia rendono difficile la diagnosi.
La celiachia è una malattia insidiosa: può insorgere a qualsiasi età della vita e le manifestazioni cliniche sono più che mai variabili. Ad oggi, l’unica terapia disponibile consiste nell’escludere il glutine dalla dieta.
Per approfondire abbiamo intervistato il Professor Giacomo Caio del Dipartimento di Medicina Traslazionale e per la Romagna di Unife, Responsabile dell’Ambulatorio di Allergologia dell'Azienda Ospedaliero-Universitaria di Ferrara. Il Professore è stato recentemente nominato "World Expert in Celiac Disease" su Expertscape, una delle più importanti piattaforme di ranking delle discipline medico-scientifiche. A tal proposito dichiara:
"Ѐ un riconoscimento che desidero condividere con tutte le colleghe e i colleghi che lavorano con me, in particolare i miei due maestri Roberto De Giorgio e Umberto Volta a cui va il mio grazie per avermi formato negli ultimi 15 anni. Sono onorato di contribuire a far risaltare nel mondo la città di Ferrara, la nostra Università e la nostra Azienda."
Professore, benvenuto. Partiamo dal principio: perché insorge la celiachia? Che sintomi può avere?
La celiachia è una malattia cronica che coinvolge il sistema immunitario. È legata all’ingestione di cibi e bevande a base di glutine e si sviluppa in persone geneticamente predisposte, maggiormente nelle donne.
Si può presentare con disturbi gastrointestinali, come gonfiore, dolore, alterazioni dell’alvo, difficoltà digestive, reflusso, afte orali. Ma può presentarsi anche con sintomi più generici: scarsa crescita, anemia, carenza di ferro e vitamine, stanchezza, mal di testa, dolori articolari e muscolari, osteoporosi, prurito cutaneo, difetti dello smalto dentale, alterazioni ginecologiche e andrologiche.
Spesso si associa ad altre malattie: autoimmuni, come il diabete tipo 1, malattie reumatologiche, epatiche, neurologiche o malattie cromosomiche come la Sindrome di Down.
Come si diagnostica la celiachia?
Il primo passo per la diagnosi consiste in un semplice esame del sangue per la ricerca degli anticorpi specifici. Quello che nella nostra provincia si chiama test “Celiac reflex diagnosi”.
Non essendo possibile effettuarlo su tutta la popolazione, è necessario che tutti i medici del territorio partecipino attivamente all’aumento delle diagnosi, ogni qual volta siano presenti segni, sintomi o patologie che potrebbero plausibilmente essere associati alla celiachia.
In caso di positività, poi, la/il paziente si reca dallo specialista per approfondimenti successivi e per la diagnosi finale.
È molto importante che lo specialista segua il paziente nel tempo (follow-up) con controlli periodici, per prevenire varie problematiche che possono insorgere durante la dieta aglutinata, come la mancata risoluzione dei sintomi, la diagnosi precoce di eventuali patologie associate, complicanze, disturbi del metabolismo, disbiosi intestinale.
Qual è la situazione attuale della celiachia, quante persone ne soffrono nella nostra Regione e a Ferrara?
Attualmente la sua prevalenza è stimata intorno all’ 1% della popolazione generale, con un trend in continuo aumento negli ultimi anni.
In Emilia-Romagna, a fronte di una popolazione di 4,5 milioni di persone, ci si aspetta la presenza di circa 45.000 celiaci. Rispetto a questa attesa, sono stati però diagnosticati solo 18.807 pazienti di cui 12.920 sono femmine e 5.887 sono maschi, a conferma di come dal punto di vista epidemiologico la celiachia colpisca maggiormente le donne. Dati alla mano, in Emilia-Romagna mancano ancora all’appello quasi 30.000 celiaci.
La provincia di Ferrara risulta fanalino di coda in Emilia-Romagna con solo 1.165 pazienti diagnosticati, ossia un terzo di quelli attesi, il cui numero dovrebbe aggirarsi intorno ai 4.500. Questo significa che sono presenti circa 3300 celiaci nella Provincia di Ferrara ancora non diagnosticati (dati aggiornati a dicembre 2020).
Al Centro Allergologico avete in corso diversi studi sperimentali per il trattamento della celiachia.
In attesa che la ricerca porti a una cura definitiva per questa condizione, il Centro Allergologico che dirigo, afferente al reparto di Medicina Interna 2 del Prof. De Giorgio dell’Ospedale di Cona, è sempre in prima linea nel partecipare ai vari protocolli sperimentali internazionali per nuove terapie e trattamenti innovativi.
Come Università di Ferrara abbiamo partecipato insieme all’Università di Harvard (dove ho lavorato e tutt’ora lavoro come Visiting Professor) e la Columbia University di New York ad uno studio che ha scoperto l’esistenza di anticorpi che potrebbero essere utilizzati per diagnosticare più facilmente le persone con sensibilità al glutine ma che non sono celiache; Inoltre, abbiamo in corso uno studio finanziato dal Ministero della Salute sul microbiota intestinale dei pazienti celiaci e sensibili al grano/glutine. Inoltre stiamo lavorando a terapie sperimentali nella celiachia, in particolare nel 2022 attiveremo uno studio su un farmaco dedicato ai pazienti che continuano ad avere sintomi nonostante la dieta aglutinata e per prevenire le contaminazione di glutine nei pasti fuori casa.
Il curriculum del Professor Giacomo Caio
Laureato in Medicina e Chirurgia presso l’Università di Bologna e specializzato in Medicina Interna presso la stessa Università dove ha proseguito la sua formazione con un Dottorato di Ricerca in Scienze Medico-Chirurgiche Gastroenterologiche e un Master di secondo livello in Allergologia e Immunologia Pediatrica Avanzata presso l’Università di Tor Vergata.
E’ stato ricercatore post-doc presso il Celiac Center and Mucosal Immunology and Biology Research Center del Massachusetts General Hospital – Harvard Medical School (Boston, USA). A tutt’oggi mantiene il titolo Visiting research Fellow presso il Massachusetts General Hospital – Harvard Medical School (Boston, USA).
È professore associato di Medicina Interna, Gastroenterologia ed Allergologia all’Università di Ferrara e Responsabile del servizio di Allergologia dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Ferrara.
Ha svolto numerose ricerche sulle patologie glutine-relate e i rapporti fra cibo e intestino. L’attività scientifica svolta dal Professor Caio è riconosciuta internazionalmente dalla comunità scientifica gastroenterologica. Ha infatti partecipato come relatore su invito ai più importanti convegni di Gastroenterologia a livello mondiale in qualità di esperto internazionale di Malattia Celiaca e disturbi glutine relati. È autore di oltre 150 pubblicazioni fra lavori originali, capitoli di libri ed abstract a convegni, con un impact factor globale >600. Ѐ Revisore interno per l’Istituto Superiore di Sanità delle Linee Guida Italiane 2021 per la Malattia Celiaca.