Motoriduttori del futuro | Il progetto DiaPro 4.0 del laboratorio MechLav di Unife vola ad EXPO Dubai 2020
Unife, le imprese e il territorio
Il laboratorio di ricerca di Unife presenta il progetto sviluppato insieme a Bonfiglioli e Marposs, in collaborazione con i laboratori InterMech-MO.RE. e Raw Power.
Come si monitora lo “stato di salute” di un motoriduttore? Esistono tecnologie che consentono ad un motoriduttore di autodiagnosticare usura e guasti a un livello iniziale di sviluppo e di pronosticare il tempo di vita residuo? A queste domande sta cercando di dare una risposta concreta il progetto DiaPro 4.0, che verrà presentato nelle giornate di martedì 11, mercoledì 12 e giovedì 13 gennaio nell’ambito di Expo Dubai 2020, manifestazione organizzata per presentare le eccellenze a livello globale in termini di innovazione, ricerca e sostenibilità.
Il progetto, infatti, rispondendo ad una call lanciata dal Clust-ER regionale per la meccatronica e la motoristica in collaborazione con ART-ER, è stato selezionato per la centralità del tema oggetto della ricerca sviluppata, per l’innovativa proposta e per il forte e concreto coinvolgimento delle imprese, aggiudicandosi così la presenza all’esposizione mondiale organizzata negli Emirati Arabi.
“Il condition monitoring e la predictive maintenance, tecnologie su cui si basa il paradigma dell’industria 4.0 – spiega il professor Giorgio Dalpiaz, responsabile scientifico per il Laboratorio MechLav del Tecnopolo di Ferrara, capofila del progetto – sono alla base di DiaPro 4.0, che ha l’obiettivo di sviluppare un innovativo sistema multisensore per la rilevazione di malfunzionamenti (diagnostica) e la previsione delle future “condizioni di salute” (prognostica) in rotori, ingranaggi, cuscinetti e motori elettrici”.
Il sistema in fase di realizzazione nell’ambito del progetto DiaPro 4.0, basato sullo sviluppo di innovativi sensori e di algoritmi diagnostici e prognostici, consentirà alle aziende utilizzatrici un importante risparmio economico ed una ottimizzazione di tutto il processo produttivo. Basti pensare, infatti, che il guasto imprevisto di un solo componente, come un ingranaggio o un cuscinetto, comporta l’inevitabile fermo delle attività produttive e la programmazione a posteriori dei necessari interventi di riparazione. In questo senso, conoscere le reali condizioni di usura fin dalle prime fasi di sviluppo e la vita residua dei componenti sulla base delle effettive condizioni di esercizio, consente alle aziende una migliore pianificazione degli interventi di manutenzione ed offre a tecnici e plant manager uno strumento decisionale strategico per l’ottimizzazione delle attività produttive e la progressiva riduzione dei fermi imprevisti.
“DiaPro 4.0, però - secondo quanto riportato dal Professor Dalpiaz - ha voluto arricchire il già ambizioso obiettivo di creare un sistema caratterizzato dall’integrazione di più sensori, aggiungendo tre caratteristiche importanti e in linea con gli standard dell’Industria 4.0. La prima è la totale assenza di fili per il collegamento alla rete internet necessaria per la trasmissione e la raccolta dei segnali: si tratta, in sostanza, di un dispositivo wireless. La seconda caratteristica è la dotazione di un energy harvesting, ovvero un sistema in grado di recuperare energia per l’auto-alimentazione dai componenti in movimento. Ultima caratteristica, ma non per importanza, il costo del sistema che, per consentire una rapida diffusione sul mercato, sarà inferiore dal 30 al 50% rispetto ai sistemi attualmente commercializzati”.
Il valore aggiunto del progetto DiaPro 4.0, inoltre, è dato dal fatto che collaborano alle attività di ricerca anche due aziende in qualità di partner industriali: Marposs S.p.A. e Bonfiglioli S.p.A., e proprio su un motoriduttore di Bonfiglioli verrà implementato il sistema multisensore risultato delle attività di ricerca.
In occasione di Expo Dubai 2020, parteciperanno alla manifestazione in rappresentanza del progetto DiaPro 4.0 il Professor Giorgio Dalpiaz e l’Ingegner Paolo Cominetti, R&D director di Bonfiglioli S.p.A.
“Expo Dubai rappresenta un’eccezionale occasione per far conoscere al mondo i risultati della ricerca Made in Italy, e più in particolare Made in Emilia-Romagna. Un’attività di ricerca che porta a risultati e soluzioni tangibili, concrete, sviluppate per fornire un supporto ed una risposta alle richieste provenienti dalle aziende del territorio. Siamo molto orgogliosi che il progetto DiaPro 4.0 sia stato selezionato e venga presentato in una vetrina di questa portata”, ha concluso il Professor Giorgio Dalpiaz.
DiaPro 4.0, è un progetto di ricerca industriale finanziato da POR FESR Emilia-Romagna 2014-2020 e dal Fondo per lo sviluppo e la coesione, avviatosi a luglio 2019. I laboratori di ricerca attivi sul progetto, tutti accreditati alla Rete Alta Tecnologia della Regione Emilia-Romagna, sono: MechLav di Unife, Intermech-MO.RE dell’Università di Modena e Reggio Emilia e Raw Power S.r.l..