Festa della Repubblica | A Paolo Zamboni l'onorificenza di Grande Ufficiale al "Merito della Repubblica Italiana"
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Lo scorso 2 giugno il Professor Paolo Zamboni, ordinario del Dipartimento di Medicina Traslazionale e per la Romagna dell’Università di Ferrara, è stata insignito dell'onorificenza di Grande Ufficiale al "Merito della Repubblica Italiana". Si tratta del più alto degli ordini della Repubblica italiana; ne è a capo il Presidente della Repubblica.
Il prestigioso riconoscimento, conferito al Professor Zamboni in occasione del 77° anniversario della fondazione della Repubblica, è stato assegnato per le "attività di ricerca nel campo delle malattie vascolari".
Nell'intervento tenuto nell'occasione, Zamboni ha sintetizzato in tre verbi l'umanità con cui ha interpretato e interpreta tuttora il proprio modo di essere ricercatore e medico: "‘Sognare’, che rappresenta la motivazione più autentica che abbiamo dentro di noi. Quella che identifica la nostra personale capacità ideativa, e quella a cui dobbiamo rimanere più fedeli; ‘osare’, ovvero la capacità di una fusione perfetta fra il coraggio di innovare e l’etica per i pazienti sui quali sperimentiamo l’innovazione; e infine, ‘rendere possibile’", che rappresenta l’impegno per reperire fondi e selezionare giovani ricercatori attratti più dal sognare e dell’ osare che non dai facili guadagni.
La cerimonia è stata presieduta dal Prefetto Rinaldo Argentieri, alla presenza della Rettrice dell’Università di Ferrara Laura Ramaciotti.
L'intervento del Professor Zamboni
Paolo Zamboni, un biosketch
Professore ordinario dell’Università di Ferrara, Paolo Zamboni dirige il Programma malattie vascolari nell’Azienda ospedaliero-universitaria di Ferrara a Cona e la scuola di specializzazione in chirurgia vascolare. Zamboni è noto in tutto il mondo per avere identificato nel 2008 una nuova malattia cerebrovascolare, denominata insufficienza venosa cronica cerebrospinale, in sigla CCSVI, che influenza l’insorgere e il decorso di diversi disturbi neurologici e neurosensoriali. Zamboni ha inoltre coordinato gli esperimenti in orbita di Samantha Cristoforetti nel 2015, guidando il progetto Drain Brain per conto della NASA e delle agenzie spaziali europea e italiana. Grande il suo contributo anche negli anni della pandemia, sia nell'individuazione di sintomi precoci di reazioni avverse al vaccino, e relativa terapia, sia tra le fila di medici in prima linea in ospedale e a domicilio, a fianco di molti pazienti durante il lock-down.
Infine, a testimonianza di una vasta e poliedrica cultura, unita a rigore scientifico e raffinate capacità divulgative, il prof. Zamboni ha dato alle stampe nel 2021, per Mondadori, il testo "Nascoste nella tela", un curioso e appassionante viaggio, in bilico tra storia dell'arte e medicina, alla ricerca di segni clinici di malattie, colti dall'autore in importanti ritratti ed opere d'arte.