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Patto per il Lavoro e per il Clima | La Prorettrice Evelina Lamma interviene al tavolo in Regione

25/10/2022

Unife, le imprese e il territorio

Patto per il Lavoro e per il Clima | La Prorettrice Evelina Lamma interviene al tavolo in Regione
Un momento del tavolo di lavoro del Patto per il Lavoro e per il Clima lo scorso 21 ottobre in Regione

La Professa Evelina Lamma, Prorettrice dell’Università di Ferrara, è intervenuta lo scorso 21 ottobre in Regione, a Bologna, al tavolo di lavoro organizzato nell’ambito del Patto per il Lavoro e per il Clima, siglato dalla Regione Emilia-Romagna con enti locali, sindacati, imprese, Università, mondo della scuola e delle professioni, associazioni e Terzo settore, Camere di commercio, banche.

Hanno partecipato all’incontro, presieduto dal Presidente della Regione, Stefano Bonaccini, il Commissario Europeo per il Lavoro e i diritti sociali, Nicolas Schmit, il Ministro del Lavoro e delle Politiche sociali, Andrea Orlando, il Sottosegretario alla Presidenza della Giunta regionale, Davide Baruffi, e gli Assessori allo Sviluppo economico, Vincenzo Colla, all’Istruzione, Università e Ricerca, Paola Salomoni, alla Montagna, Programmazione territoriale e Pari Opportunità, Barbara Lori.

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Da sinistra: il Presidente della Regione, Stefano Bonaccini, il Commissario Europeo per il Lavoro e i diritti sociali, Nicolas Schmit

La Professoressa Lamma è intervenuta in rappresentanza del sistema Universitario regionale.

“Il merito del Patto per il Lavoro e per il clima è declinare lo Sviluppo Sostenibile nelle sue tre componenti, quella ambientale, sociale ed economica, e coinvolgere al contempo tutti gli attori del sistema regionale – ha spiegato la Professoressa Lamma nel corso del suo intervento - In particolare le Università, che sulla spinta di numerose iniziative promosse dalla Regione, hanno potuto maggiormente collaborare, con valorizzazione dell’intero sistema universitario regionale. Nello svolgimento delle sue principali missioni, istruzione e ricerca, il sistema universitario regionale agisce come attore unitario insieme alla Regione, per perseguire gli obiettivi delineati nel Patto. E soprattutto in relazione al primo di questi obiettivi, 'Emilia-Romagna, regione della conoscenza e dei saperi', ha la responsabilità di istruire e formare chi entrerà da lì a poco nel mondo del lavoro, e di contribuire alla formazione continua di chi è già collocato o vuole ricollocarsi”.

La Professoressa Lamma è poi entrata nel dettaglio delle iniziative di formazione intraprese nell’ambito del patto.

“Queste iniziative, spesso avviate anche in stretto contatto con il mondo produttivo, hanno coinvolto e fatto operare in modo sinergico le Università regionali. Ad esempio con corsi di laurea magistrale congiunti, come il caso della MotorVehicle University of Emilia-Romagna (MUNER) realizzata in stretto collegamento con l’industria motoristica regionale. Così come concorriamo assieme alla progettazione di Scuole di alta formazione a livello regionale, come la Advanced School in Artificial Intelligence, orientata a laureate/i anche già occupate/i, che si vogliano formare sulle più recenti e innovative metodologie, in un’ottica di formazione continua già prevista nell’agenda UE per il 2023.  Siamo inoltre impegnati nell’attrazione e formazione di talenti, anche con programmi dottorali dedicati alle tematiche di innovazione digitale e innovazione energetica e per il clima. Le nostre Università sono coinvolte in progetti regionali di ricerca su Big Data e High Performance Computing, e - non ultimo - partecipano all’Ecosistema Territoriale di Innovazione dell’Emilia-Romagna, EcosistER, finanziato dalla Missione 4 Componente 2 del PNRR, iniziative tese ad accelerare la transizione ecologica e digitale in Regione, generare lavoro di qualità e innovare la produzione e i servizi”.

“A questo processo di ricerca e innovazione partecipano anche i Tecnopoli delle nostre Università, veri e propri centri di competenza e di eccellenza, di altissima specializzazione, che fanno parte della Rete alta tecnologia dll’Emilia-Romagna”, ha concluso Lamma.

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