Astrofisica | A Unife un congresso internazionale sull’osservazione e lo studio del cielo attraverso i raggi X/gamma
Scienza, cultura e ricerca
Osservare e studiare il cielo attraverso i raggi X/gamma. Questo il tema del congresso internazionale di astrofisica “Looking AHEAD to soft-gamma ray astrophysics” che si è tenuto dal 14 al 16 febbraio nella sede del Dipartimento di Economia dell’Università di Ferrara (via Voltapaletto, 11).
Il congresso è stato organizzato dal gruppo di Astrofisica delle Alte Energie del Dipartimento di Fisica e Scienze della Terra di Unife, coordinato dal Professor Piero Rosati e dal fondatore del gruppo, il Professore emerito Filippo Frontera, nell’ambito del progetto europeo AHEAD2020 (Integrated Activities for the High Energy Astrophysics Domain), sostenuto con i finanziamenti H2020 (Horizon 2020) della Commissione Europea.
L’evento ha visto la partecipazione di circa settanta scienziate e scienziati provenienti da tutto il mondo. Tra loro c'erano sia giovani ricercatori, sia diversi protagonisti dell’era pionieristica dell’osservazione del cielo a raggi X/gamma e autori di scoperte fondamentali, rese possibili solo attraverso le strumentazioni a bordo di satelliti o razzi, dato che questo tipo di radiazione viene completamente assorbita dall’atmosfera terrestre.
Un momento del congresso
Le tematiche discusse hanno riguardato anche problemi tuttora irrisolti, come l’origine dell’emissione proveniente dal centro della nostra galassia, i processi con cui le sorgenti astrofisiche emettono questo tipo di radiazione energetica (come le stelle di neutroni e buchi neri), o la natura della materia oscura.
In parallelo, un altro aspetto fondamentale affrontato ha riguardato lo sviluppo tecnologico: infatti, l’osservazione del cielo a queste alte energie è particolarmente ardua poiché i raggi X/gamma sono altamente penetranti, quindi difficili da focalizzare. In questo contesto, il gruppo di Astrofisica - alla guida di una ampia collaborazione che coinvolge l’Istituto Nazionale di Astrofisica (INAF), l’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (INFN) e il Laboratorio Sensori e Semiconduttori del Dipartimento di Fisica e Scienze della Terra, coordinato dal Professor Vincenzo Guidi, sta portando avanti da anni lo sviluppo di una tecnica innovativa basata sul concetto di lenti di Laue, in grado di focalizzare tale radiazione.
Il congresso ha visto anche la visita ai laboratori LARIX del Polo Scientifico Tecnologico, dove si sta sviluppando questa tecnologia innovativa. Questo progetto a lungo termine è destinato a rivoluzionare l’osservazione del cielo in tale banda, completando così l’esplorazione dell'Universo attraverso l’intero spettro elettromagnetico, dalle onde radio ai raggi gamma, in sinergia con i nuovi rivelatori di onde gravitazionali nella cosiddetta era dell’astrofisica multimessaggera.