Astrofisica e cosmologia | Il telescopio spaziale Euclid inizia la sua ricognizione dell'Universo oscuro
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A partire dal 14 febbraio Euclid, il telescopio dell’Agenzia Spaziale Europea lanciato in orbita la scorsa estate, ha cominciato la sua ricognizione dell’Universo “oscuro” per osservare miliardi di galassie coprendo oltre dieci miliardi di anni di storia cosmologica.
Tra gli attori coinvolti nello studio dei dati di Euclid c'è anche l'Università di Ferrara, con iI Dipartimento di Fisica e Scienze della Terra. Nello specifico, con il gruppo di Cosmologia coordinato dal Professor Paolo Natoli, il gruppo di Astrofisica diretto dal Professor Piero Rosati e i colleghi della sezione ferrarese dell'Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (INFN) guidati dal Dottor Massimiliano Lattanzi. Partecipano al progetto anche diverse/i giovani ricercatrici e ricercatori, studentesse e studenti di dottorato dell'Università di Ferrara.
L'indagine di Euclid nei prossimi sei anni
Lanciato il primo luglio 2023, Euclid è uno dei telescopi spaziali più sensibili mai costruiti. Il suo punto di forza è poter osservare un’ampia porzione del cielo in una singola osservazione, raccogliendo la luce di 50.000 galassie in un singolo puntamento. Questa capacità è essenziale per poter arrivare, in sei anni di osservazione, a coprire circa ⅓ del cielo, per rispondere a domande fondamentali sull’evoluzione del nostro Universo e sulla componente di energia oscura che ne domina la struttura su grande scala.