Chirurgia parodontale “gentile” di ultima generazione | Finanziato studio clinico Unife
Scienza, cultura e ricerca
Trattare efficacemente la patologia infiammatoria cronica che colpisce e mina l’apparato di sostegno dei denti, e grazie a una “chirurgia gentile” ottimizzare la guarigione e diminuire nei pazienti i sintomi postoperatori. Questi gli obiettivi del progetto proposto dall’équipe del Polo Odontoiatrico a direzione universitaria di Ferrara, che si è aggiudicato il finanziamento della Osteology Foundation, l’istituzione svizzera che supporta la ricerca sulla rigenerazione tissutale orale.
La cura della parodontite consiste generalmente nella correzione delle alterazioni anatomiche a essa associate tramite la ricostruzione chirurgica dei tessuti ossei e gengivali attorno ai denti più compromessi dall’infiammazione. In questo contesto, il Centro interdipartimentale di ricerca per lo studio delle malattie parodontali e peri-implantari dell’Università di Ferrara, diretto da Leonardo Trombelli, Professore ordinario di Malattie Odontostomatologiche e Direttore del Master universitario Postgraduate Program for Proficiency in Periodontology (4P), propone un approccio minimamente invasivo che, in associazione a tecnologie biomedicali di recente sviluppo, consente sia di limitare il dolore postoperatorio per il paziente sia di accelerare il processo di rigenerazione dei tessuti.
“La tecnica prevede un accesso chirurgico ridotto, dunque ferite molto piccole che limitano il dolore e il disagio postoperatorio per il paziente - spiegano la Dottoressa Anna Simonelli e il Prof. Trombelli, rispettivamente principal e senior investigator del progetto -. A supporto viene utilizzato un gel composto da polinucleotidi e acido ialuronico, sostanze prodotte dal nostro organismo con proprietà biologiche uniche che stimolano la rigenerazione dei tessuti: applicato in sede chirurgica nelle zone infette dalla malattia, il gel permette una più rapida guarigione dei tessuti molli, migliorando quindi le condizioni per il ripristino della struttura portante del dente che è stata distrutta dalla parodontite.”
“Ci aspettiamo che questo approccio più ‘gentile’ si traduca in risultati clinici efficaci anche in condizioni sfavorevoli, limitando inoltre le alterazioni estetiche post-chirurgiche”, continua la Dott.ssa Simonelli.
La Dottoressa Anna Simonelli, principal investigator
“È una grande soddisfazione - afferma il Prof. Trombelli - in quanto si tratta di un riconoscimento che premia molti anni di lavoro e che ci apre le porte verso sfide ancora più difficili. Ciò che mi rende particolarmente orgoglioso è che la fase clinica di questo progetto sarà realizzata nel contesto della Unità Operativa di Odontoiatria Provinciale a direzione universitaria della AUSL di Ferrara nella quale abbiamo recentemente creato spazi dedicati all’attività assistenziale e di ricerca rivolte alle persone affette da parodontite. E soprattutto che il progetto venga condotto da una specialista ambulatoriale che è anche borsista di ricerca della AUSL di Ferrara e docente a contratto di Unife. A dimostrazione di come si possano integrare in modo ottimale le funzioni assistenziali, didattiche e di ricerca a prescindere dai ruoli ricoperti dai professionisti.”
Il progetto di ricerca, proposto dalla Dott.ssa Simonelli alla fondazione svizzera che annualmente finanzia i migliori e più originali progetti internazionali sulla rigenerazione dei tessuti orali, sarà condotto sotto la supervisione del Prof. Trombelli e del Prof. Roberto Farina del Dipartimento di Neuroscienze e Riabilitazione di Unife.