Ecosister | Pillar Public Engagement

Percorsi di innovazione trasformativa territoriale dell’Università degli Studi di Ferrara

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Ecosistema ECOSISTER – Ecosystem for Sustainable Transition in Emilia-Romagna (codice ECS00000033) finanziato dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, Missione 4 Componente 2 “Dalla ricerca all’impresa”, Investimento 1.5, “Creazione e rafforzamento di “Ecosistemi dell’innovazione” costruzione di “leader Territoriali di R&S”

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Il Pillar Public Engagement, coordinato dall'Università di Ferrara, si inserisce nel programma legato al trasferimento tecnologico, TTIP (Technology Transfer Innovation Program), e attribuisce un ruolo fondamentale al coinvolgimento dei diversi attori locali, invitati a identificare e proporre le sfide più urgenti legate alla transizione ecologica. Questi soggetti territoriali, denominati "Challenge Owner" - enti pubblici o privati senza scopo di lucro -, affiancati da Co-proponenti, partecipano ad un percorso di Innovazione Territoriale Trasformativa e ricevono un supporto tecnico da parte di Agenti incaricati dalle Università del territorio regionale aderenti (Università di Bologna, Ferrara, Modena e Reggio Emilia, Parma e Piacenza), in qualità di partner, al progetto ECOSISTER.


I Percorsi si sviluppano in tutte le province della regione Emilia Romagna, dai territori montani alle località costiere, esplorando tutte le declinazioni della transizione ecologica: dall’economia circolare, alla conservazione di biodiversità e protezione della natura, dall’energia rinnovabile ed efficienza energetica alla mobilità e trasporti sostenibili, nel rispetto dell’innovazione sociale e della Ricerca e Innovazione Responsabili. Nella sola provincia di Ferrara, lo sviluppo del progetto è stato impostato per garantire una copertura capillare del territorio e assicurare la rappresentatività delle diverse realtà locali. A tal fine, la provincia è stata suddivisa in tre aree: l’Alto ferrarese, la Città di Ferrara e la zona interfluviale, e il Basso ferrarese.

Fasi del percorso

Prima fase - Call for Challenge Owners

Nella prima fase di percorso, sviluppata tra i mesi di aprile e maggio 2024, è stato lanciato un avviso pubblico con lo scopo di raccogliere manifestazioni di interesse da parte di Challenge Owner intenzionati a intraprendere il Percorso per affrontare una Sfida di Transizione Ecologica, relativo al proprio territorio, contesto e comunità. Le diverse realtà territoriali hanno risposto positivamente dimostrando da subito interesse: ognuna delle tre aree ha visto la partecipazione attiva di numerosi soggetti locali che, guidati e supportati dagli Agenti dell'Università degli Studi di Ferrara, hanno lavorato intensamente per identificare e proporre le sfide più urgenti e innovative legate alla transizione ecologica del proprio territorio. In particolare sono state organizzate attività di promozione dell’iniziativa, che hanno raggiunto oltre 400 potenziali Challenge Owner. Tra questi vi sono stati Comuni, Unioni di Comuni, ospedali, ASL, Istituti di istruzione, Fondazioni, Associazioni, Gestori di parchi e Consorzi di bonifica. L’ampio coinvolgimento ha perseguito lo scopo di garantire una rappresentazione il più esaustiva possibile delle esigenze del territorio ferrarese, dalle pinete dell’entroterra alle Valli di Comacchio e del Delta del Po, con la straordinaria varietà di paesaggi e centri di biodiversità che vi si trova, la cui tutela è cruciale per una gestione sostenibile del territorio. Attraverso un’intensa collaborazione tra potenziali Challenge Owner e Agenti, sono state identificate numerose sfide e ben dieci di esse si sono poi concretizzate in candidature all’Avviso. Alcune sfide si sono concentrate sul bilanciamento tra l'adozione delle energie rinnovabili e la conservazione della produttività agricola del ferrarese o alla rigenerazione delle sue aree artigianali; altre hanno evidenziato l’urgenza legata al miglioramento e al rinnovo delle infrastrutture per la gestione delle acque e alla conservazione della fauna locale. Ulteriori tematiche chiave hanno invece indagato la necessità di ottimizzare la pianificazione urbana e migliorare la connessione stradale e mobile nei comuni del ferrarese, con l'obiettivo di aumentare le opportunità per i giovani, nonché facilitare l'accesso al trasporto pubblico per le categorie più fragili. Le candidature hanno saputo cogliere e riflettere le diversità e complessità del territorio: ogni sfida proposta ha evidenziato l'importanza di sviluppare soluzioni di gestione attente e strategiche, relative alle specifiche peculiarità di ciascuna area e col fine di soddisfare esigenze ambientali e sociali per la migliore tutela e la coesione delle comunità che li abitano. 

Seconda fase - Selezione delle Challenge

Nella seconda fase del percorso sono state selezionate tre sfideuna per ciascuna area di suddivisione della provincia ferrarese, tramite una commissione nominata dall’Università degli Studi di Ferrara, coordinatrice del pillar Public Engagement.
A seguito della selezione delle tre sfide, sono iniziate a partire dal mese di luglio 2024, la terza e la quarta fase del percorso, chiamate rispettivamente “Co-design della Challenge territoriale” e “Innovation Portfolio”. La fase di Co-design prevede il coinvolgimento attivo dei principali stakeholder locali, con l’obiettivo di definire opportunità e barriere legate alle sfide individuate; questa fase è propedeutica alla costruzione di portafogli di innovazione territoriale, che richiede l’istaurazione di una stretta collaborazione tra i Challenge Owner, i ricercatori e gli altri attori fondamentali per lo sviluppo di soluzioni innovative e sostenibili e che, via via, condurrà alla identificazione di soluzioni potenzialmente implementabili per risolvere le sfide e produrre valore per il territorio e le comunità che vi abitano.

Terza e quarta fase - Co-design della Challenge territoriale e Innovation Portfolio

Le fasi tre e quattro, che procedono in simultanea e si concluderanno nel mese di novembre 2024, prevedono una serie di incontri, organizzati dagli Agenti, tra i Challenge Owner, i portatori di interesse dei tre territori prima e i ricercatori poi. Tale coinvolgimento rappresenta l’elemento chiave per raggiungere l’obiettivo dei Percorsi di Innovazione Territoriale Trasformativa.

Quinta fase - Call for Solutions

Le ultime fasi del percorso, che si svolgeranno nel 2025, prevedranno la formulazione di un bando per la ricerca di soluzioni innovative alle sfide proposte e l’accelerazione di tali soluzioni identificando fonti di finanziamento e forme di capitalizzazione per ciascuna delle soluzioni identificate.

Prima sfida della provincia di Ferrara

Spostamenti inclusivi per il territorio dell’alto ferrarese - Alto ferrarese

La sfida, proposta da AMI Agenzia mobilità impianti con il supporto del Comune di Cento e di Strade APS, intende potenziare l’appetibilità del trasporto pubblico e migliorare l'accesso ai servizi di mobilità per i soggetti fragili, promuovendo l'inclusione sociale e ottimizzando le risorse disponibili.  Attraverso l'integrazione dei servizi esistenti, si intendono soddisfare le esigenze di mobilità del territorio, contribuendo allo stesso tempo alla coesione sociale e alla creazione di posti di lavoro.

Seconda sfida della provincia di Ferrara

Equilibrio tra energie rinnovabili e produttività del suolo agricolo - Città e zona interfluviale

La sfida, proposta dalla Provincia di Ferrara con il supporto dell’Unione dei Comuni Valli e Delizie e del Consorzio di Bonifica Pianura Ferrara, intende affrontare il problema dell’estensione dei campi fotovoltaici in territorio agricolo che ha superato di gran lunga la media regionale sottraendo un’elevata percentuale di suolo produttivo. L’intento è quello di individuare idonei strumenti di gestione del territorio che tutelino le risorse naturali, la biodiversità e i caratteri identitari rimanendo in linea con la visione strategica degli strumenti di pianificazione urbanistica e territoriale.

Terza sfida della provincia di Ferrara

S.T.A.G.E. Sfida Trasformativa per l'Acquacoltura di Goro in Evoluzione - Basso ferrarese

La sfida, proposta da Confcooperative Ferrara con il supporto di CNA Ferrara, Confartigianato Ferrara e Comune di Goro, si focalizza sull’individuazione di soluzioni innovative e sostenibili per affrontare e superare l'impatto del granchio blu sull'economia locale. Il termine "stage" (in inglese "palco"), suggerisce un'idea di cambiamento e progresso, indicando che Goro è al centro di un'importante transizione, che può essere gestita positivamente con il contributo di tutti gli attori dell’ecosistema economico, sociale ed istituzionale.

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