Biologia cellulare | Nuova scoperta Unife permette di conoscere meglio il sistema immunitario
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Nonostante l’importanza del sistema immunitario sia nota da secoli, soltanto negli ultimi decenni abbiamo cominciato ad apprezzarne i ruoli in certe patologie precedentemente insospettabili. Oltre a controllare l’invasione da patogeni esterni (come virus, batteri e funghi), parte del sistema immunitario controlla il normale stato di salute degli organi interni e può attivarsi quando rileva un danno. È il caso ad esempio delle contusioni, in cui il sistema immunitario interviene per partecipare e coordinare le operazioni di ripristino dei tessuti lesionati.
“In molte patologie complesse, date dall’interazione sfortunata di fattori genetici e ambientali, interviene il sistema immunitario. Nella maggior parte di questi casi, però, il sistema immunitario non riesce a risolvere l’origine del problema e può innescare dei circoli viziosi che, oggi sappiamo, possono peggiorare gravemente la situazione”.
A parlare è il professor Paolo Pinton, del Dipartimento di Scienze mediche di Unife, autore insieme al dottor Massimo Bonora di uno studio sul sistema immunitario, condotto in collaborazione con il premio Nobel Prof. Bruce Beutler.
Il gruppo di ricerca del professor Beutler, presso il Texas Southwestern Medical Center di Dallas, studia da anni gli attori coinvolti nella risposta immunitaria. Beutler, già premio Nobel per la medicina nel 2011, ha deciso infatti di dedicare la sua carriera a scoprire tutti i geni coinvolti nella regolazione del sistema immunitario. Lo stesso da diversi anni collabora attivamente con il nostro Ateneo, con il gruppo di ricerca coordinato dal professor Pinton.
“Il professor Bruce Beutler è stato del nostro Ateneo in diverse occasioni negli ultimi anni. Proprio nel corso di questi incontri è nato il progetto che ha portato ad un’importante pubblicazione sulla prestigiosa rivista EMBO Journal” racconta Pinton.
Nello studio si identifica per la prima volta il ruolo di una proteina che, regolata dal segnale del calcio, partecipa al processo di maturazione dei linfociti B e T. I linfociti T si occupano perlopiù di coordinare le operazioni tra altri elementi del sistema immunitario mentre i linfociti B producono anticorpi, comportandosi di fatto da “fabbriche di armi”. Entrambi questi tipi di linfociti maturano nella loro forma funzionale da cellule progenitrici.
“È noto da tempo come variazioni della concentrazione di calcio nelle cellule progenitrici funzionino da segnali intracellulari per stimolarne la completa maturazione a linfociti T o B. L’innovazione di questo studio è stato quello di capire che la proteina PACS1, partecipi a questo processo di maturazione e lo faccia proprio regolando la concentrazione di calcio. I topi privi di questa proteina hanno cellule progenitrici incapaci di procedere nella maturazione per assenza dei segnali calcio e sviluppano immunodeficienza grave: immaginate un esercito privo di collegamenti radio o armi pesanti” spiega Massimo Bonora.
“Bruce Beutler è un appassionato di storia e rimase affascinato dal castello estense, con il suo fossato ed il sistema di collegamento al vicino Po di Volano. I segnali di calcio all’interno di una cellula possono essere paragonati a flussi d’acqua che mettono in comunicazione strutture differenti. Proprio questa analogia ci convinse a testare l’esistenza di un’interazione tra PACS1 e il calcio” ricorda il professor Pinton, che aggiunge: “La scoperta di un nuovo gene regolatore del sistema immunitario e della sua funzione offre nuove opportunità per comprendere tutte quelle patologie in cui il sistema immunitario è inefficace o funziona eccessivamente, come le patologie autoimmuni, con importanti ricadute in ambito clinico”.
Conclude Pinton "Questa collaborazione conferma che il nostro laboratorio viene visto come riferimento anche all’estero”.
Per saperne di più:
L’articolo originale dal titolo Calcium flux control by Pacs1-Wdr37 promotes lymphocyte quiescence and lymphoproliferative diseases è stato pubblicato su EMBO Journal lo scorso 25 febbraio 2021.
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