Violenza contro le donne | Unife dedica una targa alla memoria delle vittime di femminicidio
Vita universitaria
Dopo essersi illuminata di rosso in occasione della Giornata Internazionale contro la violenza sulle donne, Unife ha dedicato una targa in memoria delle vittime di femminicidio, per aumentare la sensibilizzazione su questo tema.
La targa affissa nella Sala Acquario del Polo Chimico Bio Medico (Mammuth), è stata inaugurata lo scorso 29 novembre nel corso di una cerimonia che ha visto gli interventi di Tamara Zappaterra Prorettrice alla diversità, equità e inclusione di Unife, Dorota Kusiak, Assessora del Comune di Ferrara alla Pubblica Istruzione e Formazione, Pari Opportunità e della studentessa Arianna La Brocca in rappresentanza del Consiglio degli studenti.
La cerimonia si è chiusa con la lettura di un brano tratto da "L'amore rubato" di Dacia Maraini, a cura di Mara Vincenzi, laureata Unife e allieva del Centro Teatro Universitario, diretto dal Professor Giuseppe Lipani.
“Questa cerimonia vuole testimoniare la ferma volontà di Unife al contrasto sulla violenza contro le donne - afferma la Professoressa Tamara Zappaterra - Già la scorsa settimana nella giornata del 25 novembre, Giornata internazionale contro la violenza sulle donne, il nostro Ateneo ha voluto operare con un’azione dal forte valore simbolico illuminando il Rettorato di rosso, il colore che in molti Paesi è ormai adottato per indicare il valore civile e sociale contro la violenza sulle donne. Oggi siamo qui per dare un ulteriore segno tangibile che permane e permarrà nel tempo. D’accordo con la Magnifica Rettrice abbiamo voluto portare a compimento un’azione intrapresa dalla collega che mi ha preceduta nella veste di Prorettrice alle Pari Opportunità la Professoressa Maria Gabriella Marchetti, quella di posare in una delle nostre Aule universitarie una targa in memoria delle donne vittime di femminicidio. Un’aula fortemente vissuta dalle studentesse e dagli studenti perché è al contempo un’aula studio, ma anche dalla componente docente e dalle famiglie che qui si ritrovano per le cerimonie come quella odierna o delle proclamazioni delle tesi di laurea. La scelta di quest’aula ci è sembrata non solo il segno tangibile di questo impegno a contrastare la violenza sulle donne, ma anche una maniera efficace di continuare a mantenere alta l’attenzione su questo tema. Un invito a riflettere, un monito alle coscienze per una sensibilizzazione su questo tema, ma anche per un accrescimento della cultura della non violenza in ogni sua forma. Il fenomeno della violenza contro le donne a nostro avviso si può combattere con due direttrici, con due azioni di lavoro: quella della formazione attenta e quindi su base scientifica ai temi delle differenze non solo all’Università, ma in tutte le età della vita: dall’asilo nido alle istituzioni universitarie. L’altra azione di lavoro è sicuramente il lavoro di rete e interistituzionale. Un lavoro di rete che attraversi tutti gli ambiti da quello sociale a quello formativo a quello giuridico ed economico”.