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Concorsi | Bambino di Isernia in cerca di un nome

27/01/2022

Scienza, cultura e ricerca

Il bambino di Isernia, un piccolo ominide di cinque anni vissuto circa 600 mila anni fa nei pressi di La Pineta (provincia di Isernia), è in cerca di un nome.

Ricostruito grazie al ritrovamento di un dentino da latte nel sito molisano da parte del team di ricercatrici e ricercatori, coordinato dal Professor Carlo Peretto del Dipartimento di Studi Umanistici dell’Università di Ferrara, il bambino di Isernia è diventato una scultura iper-realistica antropologica che ha trovato casa al Museo nazionale del Paleolitico di Isernia.

A scegliere il nome del piccolo preistorico saranno bambine, bambini, ragazze e ragazzi delle scuole italiane tra gli 8 e i 13 anni, grazie al concorso della rivista scientifica 'Focus Junior' in collaborazione con il Museo Nazionale Paleolitico.

Per partecipare al concorso è necessario inviare la proposta del nome all’indirizzo email focusjunior@focusjunior.it indicando nell’oggetto “Bambino di Isernia” e nel testo un recapito (email o telefonico) e il nome della scuola.

La classe vincitrice sarà invitata a Isernia a vedere gli scavi archeologici.

 

L'iniziativa è realizzata grazie alla partecipazione e alla volontà del Ministero per i beni e le attività culturali e per il Turismo e del Museo nazionale del Paleolitico di Isernia.

Il bambino di Isernia: dal ritrovamento del dentino alla scultura iper-realistica

L’“avventura” del bambino di Isernia ha avuto inizio con il ritrovamento nel sito molisano da parte delle ricercatrici e dei ricercatori Unife di un dentino da latte, un incisivo superiore di otto millimetri, riconducibile a un bambino di circa cinque anni vissuto oltre 600mila anni fa e appartenente alla specie dell’homo heidelbergensis, europeo precedente l’uomo di neanderthal ”, il più antico reperto di questo tipo.

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Il team Unife negli scavi archeologici di La Pineta (Isernia, Molise).

Da quel momento, il team di scienziate/i si è messo al lavoro per riuscire a delineare, con approccio scientifico, le sembianze del proprietario del dente eseguendo calcoli di ordine morfologico, metrico e statistico, studiando i crani ritrovati, sia di bambini sia di adulti, risalenti ai neanderthal e all’uomo moderno.

Gli studi del gruppo di ricerca hanno portato a realizzare, all’inizio del 2020, la fedele  ricostruzione e una stampa tridimensionale del piccolo ominide. La realizzazione della scultura iper-realistica è stata poi affidata alla paleoartista francese Elisabeth Dayne’s, già autrice delle riproduzioni di Tutankhamon, dell’australopiteco Lucy e dell’hobbit Flores.

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