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Ostricoltura | Lo studio di Unife in onda su Linea Verde sabato 2 dicembre

02/11/2023

Unife, le imprese e il territorio

Ci sarà anche l’Università di Ferrara nella puntata di Linea Verde Life dedicata a Ferrara, in programma sabato 2 dicembre alle ore 12.30 sulla rete RAI ammiraglia. Il programma racconta l'agricoltura italiana e le sue eccellenze, il territorio e il reparto enogastronomico ed agroalimentare.

Unife sarà presente con la Professoressa Elena Tamburini, docente del Dipartimento di Scienze dell’Ambiente e della Prevenzione dell’Università di Ferrara.

Ospitata in piazza Trento Trieste dallo stand del Consorzio Pescatori di Goro (COPEGO), che ha fornito le ostriche, Tamburini ha potuto illustrare lo studio “Diversificazione dell'ostricoltura regionale mediante la caratterizzazione qualitativa di due nuove tipologie commerciali di ostrica concava (golden e black) e potenzialità di mercato”, da lei coordinato.

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L’obiettivo dello studio di Unife è dimostrare le proprietà benefiche e la competitività di mercato di un prodotto tipico del nostro territorio: le ostriche concave golden e blackL’analisi si concentra sulle caratteristiche genetiche, chimiche e nutrizionali delle due varianti di colore, evidenziando le eventuali differenze.

Le ricercatrici e i ricercatori hanno studiato l'azione preventiva delle ostriche nei confronti di molte patologie diffuse come le cardiopatie, ipercolesterolemia, ipertensione e aterosclerosi. Hanno anche un'elevata capacità antiossidante e antinfiammatoria, associate ad un contenuto ipocalorico.

Inoltre, le ostriche sono dotate di guscio calcareo, perciò mentre crescono assorbono anidride carbonica dal mare, riducendo quindi l’impatto delle emissioni climalteranti.

La ricerca di Unife si concentra dunque sulla produzione di ostriche dai tratti originali e facilmente distinguibili sul mercato. Rappresenta perciò un’azione valorizzante del territorio, dal momento che, non solo sono allevate in un’area ben precisa, ma sono le uniche ostriche completamente Made in Italy presenti sul panorama nazionale.

Ma lo studio ha anche un obiettivo mediatico: fare in modo che l’ostrica non venga più concepita come un prodotto di lusso, ma come un prodotto locale buono per la salute e per l’ambiente.

Le analisi sono state svolte grazie alla collaborazione tra la Professoressa Chiara Scapoli del Dipartimento Scienze della Vita e Biotecnologie, la Professoressa Luisa Pasti del Dipartimento di Scienze dell'Ambiente e della Prevenzione e la Professoressa Mascia Benedusi del Dipartimento di Neuroscienze e Riabilitazione.

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Il progetto è stato finanziato nell’ambito della Priorità 4 FEAMP 2014-2020 SSL FLAG COSTA DELL’EMILIA-ROMAGNA - Intervento 3.A.2. È stato svolto con il supporto della Cooperativa Sant’Antonio di Gorino, che produce la Golden e la Black Oyster. A partecipare alla realizzazione delle attività anche ERGO Consulting Srl, spin-off dell’Università di Bologna, Istituto Delta Ecologia Applicata Srl di Ferrara e Synaptic Srl di Firenze.