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Racconti dall’estero | Intervista a Massimiliano, studente di Economia in Svezia

11/10/2021

Persone

Il nostro viaggio virtuale che ripercorre le esperienze di studio e di vita all’estero delle studentesse e degli studenti Unife in giro per il mondo continua. Il protagonista della quinta puntata è Massimiliano Scaioli, studente di Economia, che ha deciso di proseguire la sua magistrale con il Doppio Titolo in Economics, Management and Policies for Global Challenges in Svezia.

Benvenuto Massimiliano. Raccontaci un po’ di te e di come è nata l’idea di andare in Svezia.

Ciao a tutti. Mi chiamo Massimiliano e mi sono laureato alla triennale in Economia dell’Università di FerraraAvevo una buona base d’inglese e durante l’ultimo anno ho portato a termine alcuni esami in lingua per poi scegliere di proseguire la mia carriera universitaria all’estero.
L’Università mi ha offerto la possibilità di intraprednere il corso magistrale  in Green Economy scegliendo il doppio titolo tra Inghilterra, Danimarca o in Svezia.
La mia scelta è ricaduta sulla Svezia per le materie del corso e perché mi avrebbe permesso di approfondire alcuni argomenti che non avevo ancora affrontato durante la triennale. Per prepararmi alle selezioni ho deciso di scrivere la mia tesi di laurea in inglese e devo dire che mi è stato di grande aiuto.

Che tipo di approccio viene utilizzato nel sistema universitario svedese?

In Svezia non esistono esami. Ogni giorno devo preparare un assignment, ovvero un prodotto studiato e elaborato da me per poi essere valutato. Non esistono presentazioni orali ma solo scritte. I corsi durano 5 settimane, si svolgono uno per volta senza sovrapposizioni e per ognuno sono previsti due tentativi all’anno per poterlo superare.
Il numero di lezioni e di ore è nettamente inferiore rispetto a quello italiano. Le professoresse e i professori ci lasciano la possibilità di spaziare nelle argomentazioni e di trovare autonomamente il materiale per prepararci nella maniera più adeguata. Non esistono le valutazioni in trentesimi ma semplicemente “superato/non superato”. Al termine del mio percorso di studio non avrò un voto finale ma semplicemente un attestato che dimostra la validità del corso e le competenze acquisite.

Consiglieresti questa esperienza alle persone della tua età?

Vivendo in uno studentato, ho avuto modo di conoscere molte persone di diverse nazionalità, entrando in contatto con nuovi usi e costumi.
Come ho già detto, la mole di studio è equilibrata e mi sta consentendo di vivere la mia esperienza al meglio, avendo la possibilità di gestire liberamente i miei spazi e i miei tempi. La Svezia, anche se in apparenza fredda e inospitale, mi sta facendo vivere un piacevolissimo soggiorno tra panorami mozzafiato. Chiaramente famiglia e affetti mancano sempre quando si decide di seguire determinate strade, ma sono fiducioso che ciò mi porterà molti vantaggi a livello personale e lavorativoInfine, consiglio il programma Erasmus a chiunque voglia migliorare l'inglese, approcciarsi a una nuova cultura e conoscersi meglio.

Intervista a cura di NICOLETTA FORESTAN, tirocinante del corso di Scienze e Tecnologie della Comunicazione di Unife.