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LABORATORIO DI SINTESI FINALE B

Anno accademico e docente
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English course description
Anno accademico
2016/2017
Docente
RITA FABBRI
Crediti formativi
23
Periodo didattico
Annualità Singola

Obiettivi formativi

Il laboratorio rappresenta l’esperienza didattica conclusiva del percorso di studi, in cui si avvia il progetto per la tesi di laurea, portandolo ad un compiuto livello di svolgimento. Le attività didattiche hanno la finalità di fornire gli strumenti metodologici e operativi necessari per l’approccio diretto al restauro di complessi edilizi di particolare interesse e complessità, con specifico riferimento all'architettura del Novecento.
Le principali conoscenze acquisite saranno:
- metodologia per la comprensione delle fasi storico-costruttive;
- conoscenze relative alle tipologie distributive e strutturali;
- conoscenza dei materiali costitutivi e delle soluzioni tecnologiche, con particolare attenzione alle costruzioni del XX secolo;
- conoscenza delle cause, dei processi e delle manifestazioni di degrado delle diverse famiglie di materiali;
- conoscenza delle più aggiornate esperienze e posizioni teoriche nell’ambito della disciplina del restauro.
Le principali abilità (ossia le capacità di applicare le conoscenze acquisite) saranno:
- capacità di correlare criticamente i dati per l’analisi storico-costruttiva dell’oggetto architettonico, nelle sue diverse fasi;
- capacità di interpretare correttamente l’assetto strutturale secondo cui è stata realizzata l’architettura e le manifestazioni del suo eventuale dissesto;
- capacità di interpretare e restituire opportunamente lo stato di fatto dell’edificio, in relazione ai materiali componenti (e relative finiture) e alle manifestazioni di degrado;
- capacità di individuare le opportune strategie di intervento in rapporto alle problematiche individuate alle diverse scale, dall’inserimento nel contesto urbano al dettaglio dell’elemento costruttivo;
- abilità di elaborazione autonoma del progetto di restauro nelle sue differenti declinazioni descrittive e grafiche, nel rispetto delle caratteristiche e vocazioni d’uso dell’edificio, anche mediante eventuali inserimento di nuove parti.

Prerequisiti

Possono sostenere l'esame solo coloro che hanno sostenuto l'esame di "Laboratorio di restauro dei monumenti".

Sono necessarie le seguenti conoscenze fornite dai corsi di “Scienza delle costruzioni” e “Laboratorio di restauro dei monumenti”:
- concetti elementari di analisi strutturale;
- capacità di comprensione dell’assetto strutturale in rapporto alle tecnologie costruttive e ai materiali;
- conoscenze di base per l’analisi delle vicende costruttive;
- conoscenze di base dei materiali e delle relative forme di degrado;
- conoscenze di base per la rappresentazione dello stato di fatto;
- conoscenze di base per l’impostazione del progetto di restauro.

Contenuti del corso

Il laboratorio prevede una articolazione in diversi moduli, fra loro complementari e strettamente correlati, per un totale di 216 ore frontali. I contenuti, concordati fra i docenti in funzione di una offerta coerente e specificamente incentrata sulle architetture del XX secolo, sono utili per acquisire le conoscenze necessarie per lo sviluppo del progetto di restauro, nella sua complessità e articolazione. In occasione di specifici momenti, le attività si svolgeranno alla compresenza di alcuni docenti (discussioni seminariali, sopralluoghi e visite guidate, workshop finale), per favorire ulteriormente l’integrazione dei contenuti.

Restauro (96 ore frontali)
Fondamenti teorici della tutela del costruito; analisi e comprensione delle opere nella loro complessità cronologica e consistenza figurativa, materiale e costruttiva; diagnosi dei fenomeni di degrado e metodi per l'intervento di restauro e rafforzamento strutturale delle architetture del XX secolo; valutazioni per la congruità del progetto di restauro, in relazione ai caratteri costitutivi della costruzione e alle vocazioni d’uso delle sue diverse parti.

Progetto di restauro architettonico (40 ore frontali)
Comprensione dell’organismo edilizio a tutte le scale, anche in rapporto ai piani d’insediamento, e analisi critica degli aspetti di natura costruttiva, funzionale, morfo-tipologica e formale, in relazione alla corretta attribuzione delle funzioni d’uso nel progetto di restauro; valutazione della fattibilità del progetto di restauro.

Conservazione dell’edilizia storica (40 ore frontali)
Tipologie architettoniche novecentesche e problematiche di obsolescenza funzionale e materica; analisi dei parametri ambientali e d’uso che influiscono sul costruito; valutazione dell’impatto dei prodotti di restauro sulla materia storica; tecniche per la conservazione e il restauro dei materiali impiegati nell’architettura del XX secolo.

Degrado e diagnostica dei materiali nell’edilizia storica (20 ore frontali)
Riconoscimento e caratterizzazione degli elementi lapidei, naturali e sintetici (prodotti ceramici, malte e intonaci, impasti, pietre artificiali, prodotti compositi); tecnologie di estrazione e messa in opera dei materiali lapidei naturali e artificiali; riconoscimento e caratterizzazione dei prodotti di trasformazione, anche legati a processi di alterazione e degrado; individuazione delle cause dei processi di trasformazione e degrado dovuti a caratteristiche intrinseche e all’interazione con l'ambiente.

Storia delle tecniche costruttive (20 ore frontali)
Lineamenti di storia dell'architettura nei rapporti tra struttura, materiali e forma costruita, attraverso le opere più significative del Novecento in Italia e i passaggi salienti del dibattito architettonico, nell’ambito della progressiva trasformazione del cantiere edilizio nel XX secolo, anche in riferimento al contesto europeo.

Metodi didattici

Le attività didattiche si svolgeranno con lezioni frontali, esercitazioni di restauro su un tema di architettura del XX secolo, discussioni seminariali finalizzate all’analisi delle tipologie di edifici suggeriti e all’illustrazione e discussione di tesi svolte. Si organizzeranno sopralluoghi e visite guidate, su specifiche tematiche costruttive del Novecento, e si parteciperà agli eventi del Salone del Restauro. Si organizzerà un workshop finale sullo sviluppo delle tesi, con tutti i docenti.

Modalità di verifica dell'apprendimento

La verifica dell’apprendimento degli obiettivi formativi, preliminare all’attestazione di idoneità, avverrà durante tutto lo svolgimento dell’attività didattica, mediante puntuali controlli della presenza, quantità e qualità del lavoro prodotto, secondo criteri prestabiliti e resi noti agli studenti. Saranno puntualmente discussi in aula gli elaborati di analisi e progetto che verranno predisposti per la più corretta ed esaustiva articolazione dell’intervento di restauro, procedendo man mano dalle fasi di analisi storica e rilievo, a quelle di interpretazione del degrado e di definizione delle strategie di progetto, in relazione alle caratteristiche e problematiche dell’edificio.
La valutazione finale di quanto complessivamente prodotto durante il laboratorio e l’attestazione di idoneità si terranno al termine dell’attività didattica e comunque non prima che il livello di avanzamento del lavoro abbia raggiunto un grado di sufficiente articolazione e completezza, che attesti l’effettiva capacità dello studente di concludere il lavoro in tempi brevi per la discussione della tesi.
Per superare l’esame finale si richiede che lo studente sappia correttamente presentare e discutere i seguenti elaborati:
- bibliografia ragionata;
- sintesi della ricerca archivistica;
- documentazione fotografica e fotomosaici;
- tavole di analisi storica;
- tavole di analisi dello stato di fatto e rappresentazione del degrado;
- impostazione preliminare del progetto di restauro;
- indice complessivo del lavoro.

Testi di riferimento

- P.G. Bardelli, E. Filippi, E. Garda (a cura di), Curare il moderno. I modi della tecnologia, Venezia 2002
- G. Biscontin e G. Driussi (a cura di), Architettura e materiali del Novecento. Conservazione, restauro, manutenzione, atti del convegno di studi (Bressanone 13-16 luglio 2004), Marghera-Venezia 2004
- A. Canziani (a cura di), Conservare l’architettura. Conservazione programmata per il patrimonio architettonico del XX secolo, , Milano 2009

Ulteriori materiali e indicazioni bibliografiche, con particolare riferimento al tema di tesi, saranno fornite durante l’anno e autonomamente individuate dallo studente.