Sub-progetto 2: Produzione di biomasse per l’energia.
Nell’ambito del sub-progetto 2, sono state definite le linee applicative della ricerca. Sono stati presi e portati a termine i contatti con la ditta produttrice della microturbina (Hot Energy – Barberino del Mugello (FI)) su cui effettuare lo studio di fattibilità della combustione diretta degli oli vegetali in vista dell’attività del secondo anno di attività che prevederà l’acquisto in leasing della turbina vera e propria (Turbec – Cento (FE)). L’acquisto della turbina ha comportato la necessità di adeguamento e della messa in sicurezza della struttura prevista per la sua locazione (presso i locali della Fondazione Navarra) in modo da garantire lo svolgimento ottimale delle prove sperimentali. Con lo scopo di valutare le potenzialità e la versatilità della microturbina, la ditta ha fornito una ulteriore macchina da banco, come prototipo “smontabile”, ad uso degli operatori, che attualmente è collocata presso il Dipartimento di Ingegneria dell’Università di Ferrara, e su cui sono in corso le prove preliminari di combustione. La Fondazione Navarra ha avuto un ruolo primario nella gestione del collocamento della microturbina. Allo stato attuale i Ricercatori ingegneri stanno procedendo alla valutazione e alla misurazione delle variabili termodinamiche, e relativi bilanci termici, coinvolte nella combustione degli oli, così come alla valutazione dell’impatto ambientale dei fumi e delle caratteristiche chimico-fisiche della materia prima in ingresso. A tal proposito, si è proceduto alla definizione dei parametri di caratterizzazione degli oli, in riferimento alle norme vigenti e al reperimento di un laboratorio di analisi attrezzato per lo svolgimento delle analisi. Inoltre, il coinvolgimento di competenze di tipo agronomico, come previsto dal progetto, ha permesso di procedere con il reperimento della materia prima (oli vegetali). Appena possibile, le prime sperimentazioni saranno effettuate utilizzando oli vegetali di soia, colza e girasole acquistati sul mercato, mentre è stata programmata, e, nel caso del colza, già effettuata, la semina delle oleaginose a supporto della sperimentazione del secondo anno di attività. La sperimentazione agraria prevede che siano utilizzati 12 ettari di terreno della Fondazione Navarra, divisi 24 parcelle da ½ ettaro ciascuna. Le variabili agronomiche considerate sono: la specie di oleaginosa (colza, girasole e soia), il terreno (medio impasto e argilloso), la varietà (3 varietà per ogni tipo di oleaginosa) e, solo per il colza, il livello di concimazione azotata (due livelli).
Si è ritenuto di non interessare i terreni sabbiosi e torbosi, in quanto caratterizzati da successioni colturali in cui le specie in oggetto della sperimentazione faticano ad inserirsi per la ridotta importanza agronomica e per la scarsa competitività economica. Sono state previste pratiche agronomiche consolidate di preparazione del terreno e di gestione della flora spontanea, mentre sono state introdotte variabili riguardanti la scelta varietale, al fine di individuare quelle a maggior resa in olio e, relativamente al colza, il livello di concimazione azotata allo scopo di determinare la dose che garantisca il miglior risultato economico. Per soia non verrà effettuata alcuna somministrazione di azoto ma si provvederà esclusivamente all’inoculazione del seme con rizobio. La scelta delle varietà ricade, ove possibile, su selezioni ad elevato livello di contenuto di olio. La semina del colza è stata effettuata a settembre 2009, mentre per soia e girasole è stata programmata per aprile-maggio 2010.