Martedì 6 maggio 2014, ore 16,30: “PER MOSSE D'ANIMA”
A conclusione del corso di “Fondamenti di regia teatrale”, nella giornata di martedì 6 maggio, ore 16,30, è organizzato presso il Centro Teatro Universitario un incontro, aperto a tutti, con gli attori e registi Stefano Randisi ed Enzo Vetrano.
L’appuntamento è occasione per discutere i temi dell’interpretazione del teatro di Luigi Pirandello, oggi, con due artisti che si sono avvicinati all’opera del drammaturgo siciliano fin dal 1999 attraverso un originale e innovativo “Berretto a sonagli”. Il percorso è successivamente proseguito con gli allestimenti di “L’uomo, la bestia, la virtù”, “Pensaci, Giacomino!”, “I Giganti della montagna”, “Per mosse d’anima (monologhi, dialoghi e racconti pirandelliani), “Fantasmi” (da "L’uomo dal fiore in bocca" e "Sgombero", con frammenti da "Totò e Vicè" di Franco Scaldati), fino a “Trovarsi” (sola regia).
Pluripremiati negli ultimi anni quali maggiori “lettori” odierni del teatro pirandelliano in una chiave non tradizionalista, Randisi e Vetrano sono considerati artefici di un lavoro di regia “rigoroso e scarno ma che sa al momento giusto fare uso di una teatralità semplice che non rinuncia all’emozione e al coinvolgimento” (dalla rivista “Hystrio”, 2010 a proposito dei “Giganti della montagna”).
L’incontro presso il CTU sarà anche e soprattutto occasione per la presentazione e proiezione del film-documentario “Per mosse d’anima-Frammenti da Pirandello”, prodotto dalla RAI e diretto da Randisi e Vetrano nel 2013.
Il film costituisce il proseguimento del percorso nel mondo pirandelliano tramite la realizzazione di un’opera documentaria che i due autori definiscono come “un viaggio che attraversa la vita e le opere di Pirandello seguendo un doppio percorso fra il ricordo di vicende personali e il concretizzarsi di personaggi e azioni sceniche da lui immaginate e descritte: frammenti di spettacoli, monologhi e dialoghi tratti da testi letterari e teatrali”.
Nel film-documentario oltre a Vetrano e Randisi appaiono altri compagni di viaggio che raccontano il loro contatto con Pirandello: attori, scrittori, giornalisti, spettatori, gente di teatro dentro e fuori le quinte.
Ne esce una forte testimonianza tra memorie presenti o passate, con parole, immagini, emozioni che seguono la voce del grande Maestro il quale chiedeva ai suoi attori di agire sempre “per mosse d’anima”, per innescare una perfetta circolarità tra personaggio e interprete. La stessa che oggi può “affascinare” e catturare gli spettatori moderni rendendo ancora tangibile il senso del teatro come viva esperienza umana.