Venerdì 11 settembre 2015: torna in scena "tarcordat"
Ricavato dal libro/diario “L’Angelo delle fragole” di Stefania Mazzoli (Nuove Carte, Ferrara 2014), sotto il titolo volutamente felliniano di tarcordat si dilata un evento di narrazione teatrale in cui rivivono, tramite frammenti di memoria, i lavori nella campagna, la vita, le abitudini e i personaggi “tipici” di un piccolo paese nel secondo dopoguerra.
Nel ripetuto ruotare di una matassa che di volta in volta sbroglia o aggroviglia i fili del tempo, la storia si snoda da Borgo Scoline, nell’immediata periferia ferrarese, ma potrebbe essere collocata in qualsiasi altra parte di un’Italia subalterna e semplice eppure non marginale, lasciando dietro di sé immagini e testimonianze non nostalgiche ma in grado di fornire elementi di riflessione ancora attuali, soprattutto sul valore della solidarietà, dell’amicizia e di bisogni materiali e sociali comuni e condivisi.
Come sotto il tendone di un circo o in uno spettacolo di varietà si avvicendano “numeri” e personaggi di molteplice umanità realmente esistiti o di pura immaginazione, come l'irrompere di un imprevisto Astolfo ariostesco, in un’alternanza di comicità, ironia e poesia, mettendo in fila le tappe di un viaggio verso una meta di auspicabile speranza: il paese “dove buongiorno vuol dire veramente buongiorno” senza sottintesi o manipolazioni.
Sopra tutti la presenza di un Angelo “laico”, impalpabile ma concreto. L’Angelo del borgo, sorridente, ironico e sornione, artefice di miracoli bizzarri, che canta e balla e guida le esistenze di un piccolo mondo dove anche gli estremi possono felicemente convivere.
tarcordat fa parte della programmazione del progetto GATE|Porta ideato da EvArt – Associazione per l’Arte e la Cultura, in collaborazione con Comune di Ferrara.