11 aprile 2016: "Uomo invisibile" di Paolo Musìo alla Casa di Reclusione Femminile Femminile di Giudecca
Nell’ambito del progetto teatrale “Passi Sospesi” di Balamòs Teatro negli Istituti Penitenziari di Venezia e in occasione delle celebrazioni della 54a Giornata Mondiale del Teatro e la 3a Giornata Nazionale di Teatro in Carcere, lunedì 11 aprile alle ore 16 alla Casa di Reclusione Femminile di Giudecca (ingresso riservato agli autorizzati), sarà presentato lo spettacolo di Paolo Musìo “Uomo invisibile”.
Paolo Musio è attore e autore di testi teatrali e docente di recitazione all’Accademia Nazionale di Arte Drammatica Silvio D’Amico di Roma. Negli anni ha collaborato come attore con molti registi di rilievo come Mario Martone, Luca Ronconi, Theodoros Terzopoulos, Eimuntas Nekrosius, Giorgio Barberio Corsetti, Arturo Cirillo, Luigi Squarzina, Massimo Castri, Giovanni Testori, Werner Waas. Ha partecipato a numerose trasmissioni radiofoniche di Rai 3.
Uomo invisibile, da H.G. Wells e E. Cioran: testo, spazio scenico, interpretazione Paolo Musìo
Come in un teatro anatomico esaminiamo i poveri resti dell'identità dell'uomo occidentale o come in un'aula di tribunale ascoltiamo una testimonianza impossibile, o come in un reparto neonatale per adulti tra le macerie della nostra vita attiva, cerchiamo ancora una volta un principio di azione, un senso reinventato di partecipazione, un modo per uscire in strada con una rinnovata volontà di rinascita.
Il testo esplora il tema dell'invisibilità come condizione nel mondo contemporaneo attraverso la narrazione del romanzo di Wells ed il commento di Cioran dagli scritti L'inconveniente di essere nati e La tentazione di esistere.
Un uomo invisibile in viaggio attraverso l’Europa.
Dalla nota dell'autore: nel mese di Aprile 2016, con la presentazione dello spettacolo al Teatro Scientifico di Verona e a seguire alla Casa di Reclusione Femminile di Giudecca, avrà inizio il progetto "Uomo invisibile tour europeo". Visiterò teatri e luoghi inusuali, atelier di artisti e appartamenti privati, incontrerò cari amici, persone pensanti impegnate a vario titolo nella società, a vivere da cittadini in modo attivo in Europa oggi. Porterò con me, come per un viaggio in un nuovo medioevo, una sorta di icona portatile, una lastra di vetro trasparente, e un testo poco rassicurante, come uno specchio in cui leggere il nostro presente contraddittorio, in un tentativo di ricomposizione. È un viaggio la cui necessità risiede per me nel desiderio insopprimibile di dare con il mio lavoro una possibilità alla pace, e ad una pace duratura, raggiunta senza far sconti alla nostra coscienza, mentr e tutt’intorno c’è incertezza e paura, violenza solitudine ed egoismo.
Lo spettacolo di Paolo Musìo alla Casa di Reclusione Femminile di Giudecca è completamente gratuito e ha come obiettivo quello di ampliare, intensificare e diffondere la cultura teatrale dentro e fuori gli Istituti Penitenziari di Venezia.