“Una questione di vita e di morte - Veglia per E. E.” di e con Luca Radaelli
Il caso di Eluana Englaro è noto. Se ne è discusso e polemizzato a lungo, prima e dopo la sua scomparsa avvenuta il 9 febbraio 2009 quando il padre Beppino riuscì finalmente a fare rispettare la volontà della figlia di essere lasciata morire dopo 17 anni e 22 giorni di stato vegetativo a seguito di un incidente stradale.
Con la rara efficacia che il linguaggio teatrale possiede ora la vicenda della giovane donna rivive tramite l’evento “Una questione di vita e di morte - Veglia per E. E.” di e con Luca Radaelli, scritto con il contributo e la collaborazione di Beppino Englaro e del suo libro “Eluana. La libertà e la vita”.
In tutte le culture – come dichiara l’autore – la morte è un fatto naturale. Dall’Irlanda all’isola di Bali, dalla Calabria alle steppe russe, le comunità si riuniscono a vegliare il morto con canti e racconti, mangiando o bevendo. Luca Radaelli riprende questa tradizione e propone una veglia, laica, anche per chi non ha avuto questa possibilità: oltre alla mera osservanza dei riti, l’umano sentire impone cura e rispetto per chi muore, conforto e consolazione per chi rimane.
Nel caso “Englaro”, si è assistito a una sorta di veglia mediatica a reti unificate, dove la pietà è stata sostituita da una dura polemica nata dall’ idea che esistano una cultura della vita opposta ad una cultura della morte, in una società che pensa di difendersi dalla morte stessa rimuovendola, occultandola, o all’opposto, esponendola a un distorto senso di visibilità. Occorre, invece, parlarne. Ripercorrendo Dante, Shakespeare e Sofocle, lo spettacolo teatrale di Luca Radaelli consente di riflettere, attraverso canti, letture e brani poetici, sulla vita e sulla morte. Due aspetti complementari, e non contrapposti, dell’esistenza.
Radaelli dirige la compagnia Teatro Invito dal 1989. Ha partecipato a tournées e Festival Internazionali. Ha condotto diversi laboratori sul lavoro drammaturgico dell'attore e sul teatro di strada, oltre a essere regista di numerosi spettacoli.
Lo spettacolo rappresenta anche il momento di apertura dell’ampia rassegna “Pre-Senza. Nuove forme dell’assenza” che si articolerà tra ottobre e novembre proponendo numerose attività sotto forma di conferenze e laboratori. La rassegna è il naturale sviluppo del programma “Uno sguardo al cielo” che già nel 2012 e 2013 ha proposto incontri sul tema della morte seguiti da un folto pubblico. Dell’intero progetto è ideatrice e direttrice Paola Bastianoni, docente di Psicologia dinamica presso il l’Università di Ferrara. La progettazione è realizzata con la collaborazione e il sostegno di AMSEF e Comune di Ferrara.