La Biblioteca Laurenziana a Firenze
Il vestibolo_Nel 1524 iniziano i lavori, affi dati da Papa Clemente VII a Michelangelo, per la costruzione della biblioteca pubblica destinata ad accogliere la pregiata collezione di manoscritti iniziata da Cosimo il Vecchio e perfezionata dal Magnifico. La Biblioteca viene da subito concepita secondo una articolazione di ambienti con differenti caratteristiche che dovevano succedersi stimolando diverse esperienze spaziali: il percorso inizia dall’ingresso, costituito dal Vestibolo -o Ricetto- pensato come buio, raccolto e sviluppato verso l’alto, continua nella Sala, voluta ampia, luminosa e a sviluppo orizzontale e doveva terminare nell’ambiente triangolare, munito come un bastione, destinato alla custodia dei codici più preziosi (non realizzato). |
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L’interrogazione produce la possibilità di selezionare i piani e gli assi di visualizzazione e contestualmente di selezionare gli ambiti spaziali interessati. Diversamente dall’effetto sezione, che identifi ca un piano (rispetto ad uno di riferimento) intercettante la nuvola di punti per estrarne profi li e andamenti.I dati sono stati selezionati per permettere una lettura in trasparenza delle corrispondenze volumetriche della struttura del vestibolo con l’integrazione della scala tripartita realizzata in pietra serena da Bartolomeo Ammannati. |
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La sala di lettura_Sebbene l’incarico di progettare la biblioteca per ospitare la collezione di manoscritti iniziata da Cosimo il Vecchio risalisse al 1519, solo nel 1523 -con l’elezione del nipote di Cosimo, Giulio De’ Medici, come Papa Clemente VII- Michelangelo inizia realmente i lavori di adattamento di alcuni locali nei chiostri di San Lorenzo, con il programma progettuale di dare con la libreria forma visibile non solo all’ambiente ma anche al progetto culturale ad essa sotteso.
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