Il Foro di Pompei
Dal 1999 il Dipartimento di Architettura dell’Università di Ferrara collabora attivamente con la Soprintendenza di Pompei in attività di ricerca nel campo delle indagini multispettrali e del rilievo morfologico applicate nell’ambito del Progetto di Ricerca per il recupero e la valorizzazione dell’ Insula del Centenario la Casa del Centenario e nella Casa dei Casti Amanti; con i risultati ottenuti è stata poi stipulata nel 2001 una convenzione quadro tra il Dipartimento di Architettura, la Soprintendenza Archeologica di Pompei e il Dipartimento di Scienze Archeologiche dell’Università di Pisa per sviluppare progetti di ricerca di comune interessa sulla cui base è stato poi definito il progetto per la scansione del foro. In accordo con Soprintendenza e supportati dalla Kacyra Family Faundation, è cominciato il progetto di rilievo ambientale e architettonico dei Fori.
|
||||||||||||||
|
||||||||||||||
Grazie alla restituzione di questo modello è possibile analizzare la morfologia del luogo, e la stessa stratigrafia storica e moderna, capire la morfologia del degrado attraverso lo studio della riflettanza e della banca dati fotografica ad alta risoluzione, acquisita parallelamente al rilievo, e studiare in modo più preciso le possibilità di conservazione degli stessi manufatti presenti. Il foro è un ampio spazio aperto privo di edifici (se non sul perimetro, per un’altezza massima di 4 0 5 metri) caratterizzato da qualche breve tratto di colonnato dell’antico portico e da alcuni altari. Allo stesso modo la visuale dell’interno della Basilica si mostra molto libera data la presenza dei fusti di colonna alti meno di due metri mentre una maggiore complessità si è riscontrata per il Tempio di Giove, posto sul lato nord del Foro, per gli spazi più ridotti e raccolti.
|
||||||||||||||
|
||||||||||||||
Preparato lo scanner, il rilievo è stato affrontato per piccoli passi in modo da fronteggiare nella maniera più idonea tutti i problemi che mano mano si ponevano all’attenzione degli operatori. La presenza di geometrie molto varie, come quelle degli oggetti rinvenuti e posti a lato dei percorsi pedonali secondo la prassi museale, e l’elevata profondità di campo non hanno permesso di definire in anticipo la posizione dei target. L’aumento el numero dei targets durante le fasi di scansione sarebbe stato comunque indispensabile data la necessità di integrare un gran numero di stazioni con scansioni puntuali da terra o, come di norma, dal cavalletto.
|
||||||||||||||
|
||||||||||||||
La rete di tutti i target è stata materializzata attraverso il rilievo topografico prodotto dalla stazione totale Leica TCR1101, con una precisione angolare pari a 1,5 mgon”. Sono stati realizzati 6 capisaldi georeferenziati grazie ad un sistema di stazioni GPS (Leica GPS System 500) operanti tutta la durata del rilievo. Questo sistema di rilievo integrato ha consentito di realizzare un modello 3D caratterizzato dai seguenti numeri: 43 stazioni, suddivise in 113 scanwords, con una media di 5 target acquisiti. Si contano in totale 468 scansioni con due ipi di maglie: la prima d’inquadramento è di 5x5 cm, mentre la seconda per il rilievo accurato delle geometrie è di 1x1 cm. Complessivamente si computano 226.945.054 di punti registrati con un errore medio di 5-6 millimetri.
|
||||||||||||||
|
||||||||||||||
Nel sito www.cyark.org. Redatto dalla stessa KFF con l’aiuto dei gruppi che hanno svolto i rilievi si puo avere un’idea di cosa è un rilievo ad alta definizione. Infatti scorrendo le stesse pagine web si possono vedere fotografie, inquadramenti planimetrici in formato “.DWG”, e una parte dell’elaborazione dei dati acquisiti quali piante, sezioni, prospetti in formato “.DWF” (Drawing Web Format - estensione di plottaggio di autocad utile per la visualizzare sul web un file CAD mantenendo la possibilità di pan e zoom e digestive i livelli), modelli 3D interattivi e immagini ad alta risoluzione delle scansioni registrate. Per ottenere questi dati è stato usato un plug-in per Autocad, Cloudworx nella versione Pro, prodotte dalla Cyra Tecnologies (per maggiori informazioni sulle procedure vedere l’articolo caso studio su Pomposa) |
||||||||||||||