Rilievo Museo Geologico Capellini
La ricerca, che vede il centro DIAPReM del Dipartimento di Architettura come soggetto attivo per l’esecuzione di questo percorso, è iniziata nel 2007 ed è volta alla definizione di procedure di digitalizzazione comparativa di olotipi paleontologici più frequentemente richiesti per uso scientifico tassonomico. La ricerca, che imposta anche la verifica dei processi di acquisizone 3D con diverse tecnologie di range camera, è finalizzata inoltre a sviluppare l’interesse di pubblicizzare l’imponente patrimonio di olotipi antichi (Settecento e Ottocento), per favorire la fruizione multimediale animata on line e on site di alcune decine dei reperti più spettacolari conservati nel museo e atti a illustrare al largo pubblico origine, evoluzione e modalità della vita sulla Terra e sue relazioni coi processi geologici. Particolare interesse riveste anche il grande reperto del Diplodoco conservato nella sala del Museo (soggetto a restauro e nuova più coerente collocazione). Nello sviluppo della ricerca sono stati testati nel rapporto di efficienza finalizzata all’obiettivo scanner 3D a tempo di volo (per il Diplodoco), interferometri, scanner a triangolazione ottica, sviluppando anche le procedure di registrazione, modellazione e ottimizzazione dei dati e dei processi per decine di reperti di diversa tipologia, dimensione e collocazione. La ricerca è condotta in collaborazione con il Prof. Gian Battista Vai dell’Università di Bologna.
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