Contrattazioni integrative aziendali e produttività: nuove evidenze empiriche sulle imprese italiane, Laura Bisio (Istat) Stefania Cardinaleschi (Istat) Riccardo Leoni (Università di Bergamo, e CIRET ℅ Università La Sapienza, Roma)
approntata dall’ISTAT, che contiene informazioni relative alle imprese appartenenti al settore privato sopra i 10 addetti (agricoltura
esclusa). Poiché le informazioni a disposizione riguardano la presenza in un certo periodo, e non l’introduzione, della contrattazione
integrativa aziendale (CICA), non è possibile individuare e stimare l’esistenza di una relazione causale tra essa e la produttività totale
dei fattori (PTF). Per superare tale difficoltà, nella relazione stimata si introduce un significativo ritardo tra la presenza della CICA e
la PTF. Si procede analogamente anche nei confronti della contrattazione integrativa individuale (CIIA) e della loro combinazione,
sempre rispetto alla PTF. A seconda quindi delle tipologie di contrattazione presenti, il campione è suddiviso in tre sottogruppi di
imprese, ciascuno dei quali ha come controfattuale il sottogruppo di aziende che non ha alcun tipo di contrattazione integrativa.
La metodologia di stima è a 3 stadi. Nel primo si stima una funzione di produzione con il metodo GMM-SYS, da cui si ricava una
misura della PTF. Nel secondo, per mezzo di uno stimatore probit o OLS, si spiegano (tenendo conto delle dovute endogenità) le
determinanti della presenza della CICA o (alternativamente) della variabile fattoriale che ingloba tutte le pratiche manageriali ed
organizzative contrattate a livello aziendale. Nel terzo, infine, si indaga la relazione tra contrattazione integrativa e PTF, tenendo conto
sia della potenziale endogenità che la caratterizza, sia delle pratiche manageriali e organizzative che rimangono sotto il controllo dei
manager, sia infine dell’erogazione unilaterale di premi ai singoli dipendenti. Dalle stime emerge che: (i) la funzione di produzione
stimata si comporta abbastanza bene; (i) la probabilità della presenza di una contrattazione è influenzata sia dalla performance
finanziaria ritardata (intesa come possibilità di investire nell’incremento del capitale organizzativo dell’impresa), sia dal tasso di
sindacalizzazione (interpretabile come strumento per vincere le resistenze autocratiche del management aziendale); (iii) la produttività non
è influenzata tanto dalle singole pratiche e materie contrattate, quanto dall’insieme di queste, ivi inclusa la pratica dei premi aziendali.
L’effetto medio stimato sulla produttività è pari al 7,9%, che scende però al 4,3% nel gruppo di imprese che pratica simultaneamente la
contrattazione integrativa collettiva aziendale e quella individuale. Inoltre in tutti e tre i sottogruppi d’impresa emerge che l’erogazione
unilaterale di premi ai dipendenti non ha effetti di miglioramento sulla produttività.
Infine il paper affronta due ulteriori questioni: quella della tipologia di governance dell’impresa (imprenditore/famiglia versus manager) in
relazione alla contrattazione aziendale e quella della path-dependence della produttività. NUOVA VERSIONE FEBBRAIO 2018
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