LABORATORIO DI BASIC DESIGN (Partizione B)
Anno accademico e docente
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- English course description
- Anno accademico
- 2016/2017
- Docente
- GIANLUCA GIMINI
- Crediti formativi
- 13
- Periodo didattico
- Secondo Semestre
Obiettivi formativi
- Il Laboratorio intende affrontare l’approccio al tema del Basic Design nell’ottica preparatoria di primo approfondimento, propedeutico alla complessità del progetto delle forme, attraversando l’osservazione della natura ,degli oggetti, dei fenomeni e delle regole, del corpo e dell’interazione, del tempo.
Verranno avvicinati vari temi, attraverso esercizi di addestramento, spingendo la ricerca e l’interesse in diversi ambiti, da principi e caratteristiche logiche, meccaniche, esperienziali, a modi d’uso, grandezze, forme e astrazioni geometriche, anche in parte ex tempore, con una attenzione nel passaggio dal bidimensionale al tridimensionale, alla meccanica.
Gli strumenti saranno quelli del disegno, della costruzione in forma individuale di piccoli manufatti reali, preferibilmente non in scala , funzionanti, non per forza funzionali, per i quali lo studente ne illustra e ne rappresenta l’uso.
Il corso intende fornire strumenti utili nel percorso di elaborazione e rappresentazione del progetto. Si vuole stimolare nello studente la capacità di verifica di un pensiero e di capacità critica, di ricerca, di verifica funzionale, dimensionale e figurativa, attraverso anche l’uso del modello materico, inteso come strumento del progettista non per rappresentare o imitare un oggetto, ma come parte del percorso progettuale, come strumento di indagine e strumento di narrazione. Il corso affronterà anche sinteticamente strutture e proprietà dei materiali, sollecitazioni e dimensionamento di un oggetto per fornire gli strumenti basilari per affrontare criticamente il lavoro materico.
Le lezioni saranno introdotte da comunicazioni frontali, per poi proseguire con il lavoro in aula, la comunicazione individuale e la partecipazione collettiva alla critica. In questo senso, gli studenti parteciperanno attivamente allo sviluppo del laboratorio, come momento di studio e condivisione degli argomenti.
Il corso utilizzerà vari strumenti, provenienti anche da altri campi, come la fotografia o la ripresa video, mezzi di supporto nella costruzione di cose funzionanti, nella comprensione di contenuti e di strategie, per porsi in relazione con il mondo fisico e sociale.
Il Laboratorio è composto da una disciplina principale,Design di Prodotto, e da un Modulo di Materiali e Produzione, che lavoreranno parallelamente per lo studio dei materiali, la costruzione dei manufatti e la rappresentazione finale. Prerequisiti
- Nell’A.A. 2016-2017, il Modulo di Material and production all'interno del LBD B verrà svolto esclusivamente in lingua inglese.
Agli studenti che si iscriveranno al LBD B è richiesta la conoscenza della lingua almeno al livello B2. Contenuti del corso
- Modulo Design di prodotto:
-Basic Design : concetti fondamentali e metodologie
-Bauhaus, Ulm : riferimenti
-Introduzione ad alcuni temi specifici : Gestalt; percezione visiva; psicologia della forma; relazione fra gli elementi
-Pattern design storia e metodo
-Nuove tecnologie di produzione
-Disegno industriale
-Cenni specifici su alcuni temi propedeutici agli esercizi: Dispositivi; modi d’uso ; tempo e cinematismi; arte programmata
-Comunicazione visiva : una introduzione
-Introduzione alla comprensione delle basi delle strutture, con riferimenti al geometrie e deformazioni
Modulo Materiali e produzione:
-I metodi per ricercare e valutare i materiali
-L'uso dei materiali nel design
-Materiali per il design: legno, ceramica, vetro, polimeri e metalli
-La sostenibilità dei materiali
-La luce Metodi didattici
- Le lezioni si svolgeranno generalmente con una parte introduttiva a vari temi, per poi proseguire con la condivisione collettiva in aula del lavoro svolto individualmente.
Nella prima parte del corso verranno sviluppati brevi esercizi preparatori, in vari ambiti, sviluppati individualmente, mentre nella seconda parte verrà eseguito un lavoro, anche di gruppo, che si concluderà con una installazione collettiva. Modalità di verifica dell'apprendimento
- La verifica avverrà sulla base degli esercizi svolti durante tutta la durata del corso, quindi il giudizio finale sarà composto anche da valutazioni intermedie che sostanzieranno il risultato complessivo.
Gli esercizi saranno obbligatori e da eseguirsi con le tempistiche del corso, eventualmente potranno essere completate, corrette o riviste per l’esame finale.
In questa ottica la presenza e l’esecuzione dei lavori sono da considerasi fondamentali per la buona riuscita. Secondo accordi con la docenza, sarà, per questioni individuali, data comunque la possibilità di recupero durante il corso. I lavori saranno approcciati e si svolgeranno in aula, o all’interno del Modulo materiali, per poi essere completati individualmente.
La valutazione degli esercizi avverrà anche nel rispetto delle modalità e dei tempi di consegna, così come presenza, partecipazione costante e attiva diverranno componenti effettivi del giudizio finale, che sarà quindi una valutazione complessiva di quanto svolto durante il laboratorio.
Gli esercizi intermedi chiedono agli studenti capacità critica di ricerca e di approfondimento, con l’uso di vari strumenti.
L’esame finale si svolgerà con la presentazione, rappresentazione del progetto conclusivo, che inciderà sul voto finale, di concerto con quanto svolto durante il corso.
Non sono richieste particolari preparazioni propedeutiche, gli studi e le prove inerenti gli esercizi intermedi intendono sviluppare gli strumenti e l’atteggiamento critico necessario allo svolgimento dei temi. Testi di riferimento
- I testi di seguito elencati si intendono come propedeutici; la bibliografia verrà integrata durante il corso, sia ad opera della docenza che ad opera degli studenti, in adiacenza agli approfondimenti che verranno svolti, tuttavia sarà altresì buona regola estendere la ricerca anche in altri ambiti.
B. Munari, Da cosa nasce cosa, Laterza, Bari, 1981
Rudolf Arnheim, Arte e percezione visiva, Feltrinelli, 1984
G. Dorfles, Introduzione al disegno industriale, Einaudi, Torino, 1972
Altri testi consigliati:
B. Munari, Fantasia, Laterza, Bari, 1977
B. Munari, i laboratori tattili, Corraini, Mantova,
J. Itten, Arte del colore, il Saggiatore, Milano, 2010
G. Di Napoli, I principi della forma. Natura, percezione e arte, Einaudi, 2011
W. Gropius (a cura di), Arthur S. Wensinger, The Theater of the Bauhaus, Wesleyan university press, Connecticut,1971
W.Kandinsky, Punto Linea Superficie, Adelphi, Milano, 1968
A. Vettese, Si fa con tutto, Laterza, Bari, 2012
M. Meneguzzo, E. Morteo, A. Saibene, Programmare l’arte, Johan&Levi, Milano 2012
Thompson R., Il manuale per il design dei prodotti industriali, Zanichelli, 2012
T.Maldonado, Disegno industriale: un riesame, Feltrinelli, Milano, 1976
AA.VV, Materiali per il design, Casa Editrice Ambrosiana, Milano, 2008
B. Munari, Codice ovvio, Einaudi, Torino , 1971
B. Munari, Design e comunicazione visiva, Laterza, 1968
V. Flusser, Filosofia del design, Mondadori, Milano, 2003