LABORATORIO DI CONCEPT DESIGN
Anno accademico e docente
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- English course description
- Anno accademico
- 2016/2017
- Docente
- GIAN CARLO TINTORI
- Crediti formativi
- 13
- Periodo didattico
- Primo Semestre
- SSD
- ICAR/13
Obiettivi formativi
- Questo laboratorio vuole rendersi strumento di avvicinamento alla professione reale del designer focalizzandosi sulla parte riguardante la fase di Concept.
Con un programma di lezioni frontali ed esercitazioni scandite da un calendario di revisioni e presentazioni in itinere, adottando ove possibile, gli stessi metodi di lavoro che si utilizzano nella attività professionale.
L'obiettivo principale del corso consiste nel fornire agli studenti le competenze necessarie all’elaborazione di un progetto di Concept Design, dal briefing fino alla fase restitutiva.
Le principali conoscenze acquisite saranno:
_ capacità di analisi ed elaborazione di richieste provenienti dal mercato o da altri ambiti.
_ conoscenza delle articolate realtà aziendali insite in un processo di Concept Design
_ capacità di integrazione e relazione all’interno di processi descritti alla voce precedente.
_ sviluppo di modalità restitutive grafiche e verbali per la presentazione di un Concept Design Prerequisiti
- E’ necessario avere acquisito e assimilato le seguenti conoscenze:
_ Abilità di veicolare le proprie idee tramite il disegno a mano e altre tecniche libere di rappresentazione.
_ Sufficiente capacità di utilizzo di programmi informatici di scrittura, grafica e impaginazione .
_ Abilità di organizzare i processi creativi ed ideativi in un sistema progettuale, tramite processo logico-analitico. Contenuti del corso
- Il corso prevede:
a_ un modulo di ore 84 di didattica svolta dal Docente coordinatore sulle tematiche specifiche del Concept Design tra lezioni ed esercitazioni.
b_ un modulo di ore 48 di didattica svolta da un Docente che integra alle tematiche principali del corso specifiche competenze e peculiarità di Graphic design.
Modulo da 84 ore:
1_ Premessa
2_ Definizione
3_ Principali aree di intervento
Design su specifiche dell’utente - Design sulle attività - Design sui sistemi - Design artist, free inspiration.
4_ Descrizione del processo per lo sviluppo di un Concept Design
Identificazione del bisogno, problema, funzione, uso, servizio, etcc…
Brief - Ricerca e analisi –
Brainstorming e metodi di approccio creativo - Scelta della soluzione migliore - Sviluppo della soluzione –
Miglioramento / integrazione della soluzione –
Stesura / restituzione del concept design finale –
Fasi esecutive
5_ Casi studio
Stampante Braille – Pedana convertibile – Piastra ad induzione portatile – Allestimento Swarovsky Museo Triennale Milano – Lampada UMA Cassina
Modulo da 48 ore:
Le ore a disposizione saranno suddivise in una parte teorica e in una pratica, di esercizi e revisione dei lavori con la docenza – con l’obiettivo di fornire strumenti che possano essere utili e applicabili dagli studenti nell’immediato dello svolgimento del corso e dell’esercitazione per sviluppare proposte di comunicazione visiva controllando linguaggi, strumenti e tecnologie.
Le lezioni frontali affronteranno, in special modo, tematiche relative al packaging design in una visione complessiva dell’approccio alla “progettazione degli atti alimentari” intendendo il design del cibo come progetto integrale dell’artefatto alimentare.
Riflessione sull’avvento del metodo industriale e sulle implicazioni a cavallo tra Ottocento e Novecento sul progetto e la diffusione del packaging design. Casi studio e step evolutivi.
Funzioni prestazionali, operative e comunicative del packaging.
Tipologie di imballaggio.
Spazi commerciali e scale di intervento.
I materiali per il packaging.
Ecocompatibilità applicata all’involucro protettivo.
Packaging funzionale: intelligent, active e smart packaging.
Imballo: percorsi di progetto attraverso forma, colore, materiale.
Possibili approcci per il progetto della grafica.
Ognuna delle voci precedenti sarà accompagnata da opportuni esempi e approfondita con casi studio.
Riflessioni sull’utilizzo delle font. Metodi didattici
- L'attività didattica sarà articolata in lezioni frontali, esercitazioni in itinere ed esame finale. Le lezioni mirano a fornire agli studenti strumenti tecnici ed analitici per la soluzione di problemi nell'ambito della concettualizzazione e della genesi dei progetti, alla corretta presentazione dei lavori oltre all'acquisizione di consapevolezza delle strategie di mercato legate al mondo dell'impresa. Saranno invitati ospiti provenienti dal mondo della professione Designer e dalle Aziende ad esso collegate per fornire testimonianze reali e di sviluppo.
Verranno esposti ed analizzati diversi case study. Modalità di verifica dell'apprendimento
- Saranno effettuate delle prove scritte intermedie su esercitazioni che si focalizzeranno su specifici punti dell’apparato didattico atte a verificare il grado di apprendimento dei diversi argomenti trattati. Segue una prova d’esame finale improntata su un intero processo di Concept Design al fine di verificare e valutare gli aspetti formativi acquisiti dagli studenti
Tale prova finale consisterà nella consegna e discussione con il docente di una serie di elaborati grafici sul tema di progetto.
Il voto finale è dato principalmente dall’esito dell’Esame Finale, parzialmente interpolato don gli esiti delle esercitazioni e prove intermedie .Per superare l’esame è necessario acquisire un punteggio minimo di 18 su 30 con lode.
Qualora il punteggio totale sia inferiore a 18 è necessario ripetere l’esame finale. Testi di riferimento
- Concept Design:
Gio Ponti, Un'altra architettura - Rizzoli, 1957
Young Designers americas - Daab, 2006
Marco Cardillo, Materiali Intelligenti, sensibili, interattivi - Lupetti, 2008
Bruno Munari, Da cosa nasce cosa – La terza, Bari 1993
David Ogilvy, Ogilvy on advertising – Prion, 1983
Edward De Bono, Il pensiero laterale – BUR Rizzoli, 2000
Michael Erlhoff, Design Dictionary - Birkhäuser Architecture, 2003
Grafica:
AA.VV., Graphic design for wine, Lettera Ventidue, Siracusa, 2015, pp. 160.
AA.VV., Ridiculous Design rules (collana), BIS Publishers, Amsterdam.
Gavin Ambrose & Paul Harris, The Visual Dictionary of graphic design, AVA publishing, New York, 2006, pp. 287.
Laura Badalucco, Il buon packaging. Imballaggi responsabili in carta, cartoncino e cartone, Edizioni Dativo, Milano, 2011, pp. 2011.
Valeria Bucchetti, “Superfici profonde”, pp. 60-77, in Alfonso Acocella, a cura di, Paper design, Altralinea, Firenze, 2014, pp. 208.
Alberto Bassi, Food design in Italia, Electarchitettura, Milano, 2015, pp. 272.
Erik Ciravegna, La qualità del packaging – Sistemi per l’accesso comunicativo-informativo dell’imballaggio, Franco Angeli, Milano, 2010, pp. 160.
Claudia De Giorgi (a cura di), Sustainable Packaging?, Umberto Allemandi, Torino, 2013, pp. 160.
Riccardo Falcinelli, Critica portatile al Visual Design, Eiunaudi, Milano, pp. 322.
Simon Garfield, Sei proprio il mio Typo, Ponte alle Grazie, Milano, 2012, pp. 368.
Bruno Munari, Fantasia, Editori Laterza, Roma-Bari, 2010 (I ed. 1977), pp. 224.
Bruno Munari, Good dseign, Corraini Editore, Mantova, 2006 (I ed. 1963), pp. 32.
Mario Piazza, “Imballaggi”, pp. 268-289, in AA.VV., TDM 5: Grafica italiana, Catalogo della mostra, Corraini edizioni, Milano, pp. 392.
Massimo recalcati, L’ora di lezione, Einaudi, Milano, pp. 162.
Paola Yacomuzzi, Progettare un logo, Logos, Milano, 2011, pp. 320.