Conservazione della biodiversità vegetale nell'area costiera del Delta del Po: monitoraggio di popolazioni di specie minacciate
Titolo del progetto: Conservazione della biodiversità vegetale nell'area costiera del Delta del Po: monitoraggio di popolazioni di specie minacciate
Ricercatrice: Dott.ssa Marion Adelheid Wolf
Responsabile scientifico: Prof. Renato Gerdol
Dipartimento di afferenza: Dipartimento di Scienze Chimiche Farmaceutiche ed Agrarie
Il progetto
Il progetto riguarda la problematica del depauperamento della biodiversità vegetale nell’area costiera del Delta del Po. Gli ecosistemi costieri, infatti, rientrano tra gli ambienti a maggiore rischio di conservazione e sono soggetti a forti minacce dovute a cambiamenti ambientali e interventi umani. La Direttiva del Consiglio Europeo 92/43/CEE (“Habitat”), specificamente mirata a garantire la biodiversità nell’Unione Europea, individua numerosi habitat e specie ritenute di interesse comunitario proprio nelle aree costiere.
La ricerca si svolgerà nell’area deltizia compresa nel Parco Regionale del Delta del Po Regione Emilia-Romagna e si articolerà in cinque fasi. Le attività si svolgeranno in parte in campo nei periodi vegetativi delle piante e in parte in laboratorio per le analisi molecolari e l’elaborazione dei dati raccolti.
Il primo anno del progetto sarà incentrato sulla scelta e raccolta (semi e foglie) delle specie di interesse (specie rare e minacciate) e sulla loro caratterizzazione tassonomica. Il monitoraggio in campo delle popolazioni e delle condizioni ambientali sarà effettuato durante il periodo vegetativo delle specie scelte e si protrarrà per tutti e tre gli anni previsti dal progetto. Sarà studiata, inoltre, la presenza sia di specie aliene invasive, come potenziali competitori, che di specie chiave per la caratterizzazione dell’habitat. In un sub-campione di specie rappresentative verranno determinati i tratti funzionali capaci di valutare le potenzialità vegetative e riproduttive. In ciascun sito verranno acquisiti dati su fattori ambientali che possano influire sulle esigenze ecologiche delle popolazioni. Per alcune specie a rischio saranno raccolti campioni di semi/spore per la conservazione ex situ, a medio e lungo termine, a tutela delle risorse genetiche autoctone.
La ricerca qui proposta rientra nelle aree di ricerca previste dal PNR 2021-2027 in relazione all’obbiettivo tematico “Preservare e ripristinare gli ecosistemi e la biodiversità”, previsto dal Green Deal europeo quale parte integrante di una strategia europea per attuare l’Agenda 2030 delle Nazioni Unite. La conservazione e il ripristino della biodiversità, del patrimonio naturale e paesaggistico è, infatti, uno degli obiettivi fondamentali identificati dal Green Deal europeo che vede l’ambiente come bene primario, la cui conservazione è funzionale alla sfida di una crescita sostenibile.
Risultati attesi
Un primo risultato sarà l’aggiornamento delle conoscenze sulla distribuzione di specie vegetali minacciate che permetterà di fare un confronto tra la consistenza attuale e quella pregressa delle popolazioni e valutare il trend diacronico di presenza delle specie nell’area di studio. Questo dato sarà messo in relazione a quei fattori ambientali che possono influenzare tale trend oltre alla presenza/assenza di specie invasive competitrici.
In particolare, i risultati attesi prevedono una mappatura del territorio per quanto riguarda le caratteristiche delle acque superficiali di falda e/o nei canali e lagune limitrofe. Inoltre, l’analisi delle acque potrà dare informazioni sul grado di eutrofizzazione di particolari aree. Questa valutazione dei parametri ambientali permetterà inoltre di evidenziare quali siano i siti più adatti alla crescita delle piante con bassa tolleranza ad alti livelli di salinità e trofia e lo sviluppo di eventuali modelli predittivi per la gestione delle specie minacciate all’interno del territorio del parco.
Infine, la conservazione di parte dei semi delle specie target permetterà ulteriori azioni future di propagazione/introduzione di queste piante con una riqualificazione sempre maggiore dell’ambiente parco e della sua biodiversità.
Impatto previsto
La ricerca si colloca nella linea 5.6.5 “Conoscenza, innovazione tecnologica e gestione sostenibile degli ecosistemi marini” del PNR 2021-2027 e realizza una forte connessione tra i moderni approcci ecologici diretti allo studio e al ripristino della biodiversità negli ecosistemi e la gestione sostenibile dell’ambiente nell’area costiera. In questa particolare area la conoscenza e la sensibilizzazione del pubblico alle tematiche ambientali rappresenta un presupposto imprescindibile per la gestione sostenibile dell’ecosistema stesso. Al giorno d’oggi non è infatti possibile pianificare un turismo sostenibile, soprattutto nelle aree a tutela ambientale, in assenza di normative dirette alla tutela della biodiversità che costituisce una componente essenziale del patrimonio culturale e del paesaggio.
A loro volta, le normative dirette alla tutela ambientale non possono avere efficacia in mancanza di piani aggiornati di monitoraggio basati su rigorosi protocolli di ricerca scientifica. L’obiettivo fondamentale del progetto è quello di fornire dati scientifici aggiornati che la comunità scientifica e gli enti preposti alla gestione sostenibile del territorio potranno utilizzare a fini di conservazione della biodiversità vegetale. A livello economico il ripristino degli ambienti costieri, quali parchi regionali e aree protette può dare un forte impulso alle attività socioeconomiche locali, come il turismo e le attività ricreative.
Impresa ospitante
Studio Geologico Vincenzi Valentina - Ferrara
Studio geologico specializzato in idrogeologia.
Durata: 6 mesi
Ambito di Ricerca e Innovazione PNR
Il progetto è coerente con l'Ambito di Ricerca e Innovazione 5.6 - "Prodotti alimentari, bioeconomia, risorse naturali, agricoltura, ambiente" del PNR 2021-2027
Parole chiave
- Aree territoriali protette
- Biodiversità
- Conservazione della flora
- Gestione dei beni paesaggistici
- Turismo sostenibile