Una tecnologia GREEN per potenziare il sequestro permanente del carbonio in aree marino-costiere implementando, al contempo, la conservazione dell'ecosistema e la sua biodiversità
Titolo del progetto: Una tecnologia GREEN per potenziare il sequestro permanente del carbonio in aree marino-costiere implementando, al contempo, la conservazione dell'ecosistema e la sua biodiversità
Ricercatore: Dott. Andrea Sfriso
Responsabile scientifico: Prof. Michele Mistri
Dipartimento di afferenza: Dipartimento di Scienze Chimiche Farmaceutiche ed Agrarie
Il progetto
Il potenziamento del sequestro di carbonio è un importante obiettivo da conseguire nell'ambito delle strategie di adattamento e mitigazione del cambiamento climatico delineate dal Gruppo intergovernativo sul cambiamento climatico (IPCC). Tra i principali bacini di sequestro del carbonio attualmente tenuti in considerazione ci sono numerosi habitat terrestri definiti come "forestati" (FAO, 2020).
Malgrado gli habitat vegetati costieri e le praterie di fanerogame siano riconosciuti essere come importati contribuenti nel sequestro del carbonio, restano ad oggi ignorati nei bilanci globali. I numerosi report e linee guida per la creazione di crediti verdi per il mercato volontario del carbonio tengono in considerazione solo ambienti forestali terrestri e gli ambienti di transizione sono tuttora esclusi dalle numerose e inclusive categorie, definizioni e sottodefinizioni attribuite al termine “foreste” dal “Global Forest e Resources Assessment” recentemente pubblicato dalla FAO (2020). .
L'implementazione di nuove tecniche di innesto di fanerogame marine e specie biostrutturanti può favorire il potenziamento del sequestro di carbonio dalla colonna d'acqua e la sua stabilizzazione nel sedimento in forme insolubili, al pari delle tecniche di riforestazione implementate per numerose specie legnose terrestri.
Il progetto mira a conseguire tre obiettivi complementari:
1) La misura nell’arco di un anno del ciclo del carbonio (flussi, forme) e la quantificazione del sequestro di media-lunga durata di carbonio (depositi soprattutto carbonacei) da parte degli organismi bentonici presenti in tre principali ambienti tipo delle aree costiere di transizione: a fondo nudo, a dominanza macroalgale, a dominanza di fanerogame marine. Questa definirà per il progetto il livello basale del sequestro di carbonio già naturalmente presente lungo un gradiente di qualità ambientale.
2) Trapianto di fanerogame marine e/o animali bentonici biocostruttori in ambienti semi confinati a fondo nudo o a dominanza macroalgale con tecniche microinvasive e misura del potenziamento del sequestro di carbonio ad un anno dall’innesto. Questo permette una valutazione sul breve periodo (1 anno) del potenziamento del sequestro di carbonio operato da un ripristino ambientale su piccola scala rispetto alla condizione basale.
3) I risultati conseguiti saranno interpolati con le informazioni presenti in letteratura per creare delle proiezioni sul sequestro del carbonio sul lungo periodo nelle aree oggetto di studio e il rapporto finale e il materiale pubblicato potranno gettare le basi per annoverare le aree costiere e le acque di transizione tra i siti “forestabili” per la generazione di crediti di carbonio per il mercato volontario.
Risultati attesi
Risultati attesi al raggiungimento dell’obiettivo 1)
Per quanto riguarda il primo obiettivo si ritiene che l’ecosistema nella sua complessità sia in grado di fissare e depositare più carbonio delle singole specie dominanti fino ad ora considerate in letteratura per questo tipo di valutazioni. L’entità del sequestro finora mai considerata può secondo alcune stime corrispondere al doppio di quella normalmente misurata sulle specie dominanti. I risultati conseguiti per il primo obiettivo delineeranno il quantitativo di carbonio fissato e sequestrato naturalmente negli ambienti tipo degli ecosistemi di transizione.
Risultati attesi al raggiungimento dell’obiettivo 2)
Il conseguimento del secondo obiettivo porta a stimare il potenziamento areale del sequestro di carbonio su piccola scala ad opera dello sviluppo di innesti di fanerogame marine e/o organismi macrobentonici in zone di qualità ambientale intermedia (poor-moderate).
Risultati attesi al raggiungimento dell’obiettivo 3)
Costruzione di una base conoscitiva sulla fissazione e il sequestro di carbonio sia in condizioni naturali che con l’implementazione di tecniche di potenziamento del sequestro di carbonio nelle aree di transizione da condividere con la comunità scientifica e gli enti gestionali.
Impatto previsto
Il progetto incontra le traiettorie di sviluppo della Strategia Nazionale di Specializzazione Intelligente (SNSI) promuovendo una riqualificazione ambientale nelle acque di transizione, mediante l’innesto di specie associate ad ambienti di qualità elevata al fine di promuovere un incremento nella fissazione del carbonio e della biodiversità.
Per quanto riguarda il supporto del progetto alla resilienza, ripresa economica e supporto alle aziende post-covid, il rapporto “Ossigeno per la crescita. La decarbonizzazione al centro della strategia post-Covid” messo a punto da Ref-E (agenzia specializzata in ricerca e consulenza per i mercati energetici) e finanziato dall’European Climate Foundation, descrive le opportunità della de-carbonizzazione per il rinnovamento del sistema produttivo italiano, tali da superare lo stallo dell’economia pre-Covid. In uno scenario di volontà politica e possibilità di scelta da parte degli enti decisionali di premiare una gestione consapevole del territorio marino-costiero e nell’ottica del sequestro del carbonio è necessaria la definizione di linee guida parallele per le coste a quelle già proposte dall’APAT/ISPRA nella guida “Assorbimento e fissazione di carbonio nelle foreste e nei prodotti legnosi in Italia”. Questo permetterebbe di far rientrare nella nuova “Carbon Farming Initiative” della Commissione Europea le aree marino-costiere per la creazione di crediti di carbonio per il mercato volontario.
Impresa ospitante
Istituto Delta Ecologia Applicata s.r.l. - Ferrara
Durata: 6 mesi
Ambito di Ricerca e Innovazione PNR
Il progetto è coerente con l'Ambito di Ricerca e Innovazione 5.6 - "Prodotti alimentari, bioeconomia, risorse naturali, agricoltura, ambiente" del PNR 2021-2027
Parole chiave
- Sequestro del carbonio
- Fascia costiera
- Biodiversità
- Servizi ecosistemici
- Fanerogame