CASA - CAlcestruzzi circolari e Sostenibili Additivati con materiali riciclati provenienti da filiere locali

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Il progetto è realizzato grazie ai Fondi europei della Regione Emilia-Romagna

Responsabile Scientifico/a: Prof.ssa Federica Zanotto

Capofila: UNIPR - CIDEA

Partner del progetto: 

  • Teknehub
  • UNIMORE- EN&TECH
  • UNIMORE - CRICT
  • UNIBO - CIRI EC

Finanziamento concesso: 498.337,15 €

Finanziamento destinato a Unife: 69.898,71 €

Durata: 24/30 mesi

Il progetto

Il progetto CASA intende contribuire al rafforzamento del comparto produttivo operante nel settore dei materiali per l’edilizia, nella direzione del recupero e valorizzazione dei rifiuti, nello spirito dell’economia circolare e dello sviluppo sostenibile.

In particolare, CASA intende sviluppare materiali cementizi “green” che incorporano scarti provenienti da diverse filiere produttive della Regione, quali il settore delle pavimentazioni sportive (fibre sintetiche), dell’industria ceramica (scarti di materiale cotto), delle costruzioni (Gasbeton), della produzione agricola (letame bovino, lolla di riso) e di energia (biochar). CASA coniuga la grande richiesta di materiali da costruzione con la necessità di valorizzare rifiuti tecnologicamente poveri oggi spesso diretti in discarica.

Il progetto si colloca pienamente nel recente contesto normativo dei Criteri Ambientali Minimi e favorisce una svolta nella concezione e produzione dei materiali per edilizia, nella direzione della riduzione degli impatti ambientali, della sostenibilità e del riutilizzo. Esso si inserisce sulla scorta di una consolidata esperienza pregressa, che ha condotto tra l’altro allo sviluppo di miscele “green” alleggerite recentemente brevettate, con interessanti potenzialità di sviluppo industriale.

Obiettivi e risultati attesi

CASA si prefigge di studiare le potenzialità tecnologiche e industriali associate al recupero degli scarti di processo/prodotto all’interno di materiali da costruzione, con l’obiettivo di:

  • Potenziare la circolarità nella gestione degli scarti, tenendo conto degli impatti ambientali, sociali, della fattibilità tecnica e praticabilità economica
  • Ridurre il consumo di materie prime vergini ed emissioni di CO2, prevendendo la possibilità di utilizzo di rifiuti per la produzione di fibre o come sostituti di aggregati/cemento nel calcestruzzo
  • Sensibilizzare alla responsabilità estesa del produttore riguardo il sistema di gestione dei rifiuti, sviluppando processi di transizione verso sistemi più sostenibili; contribuire al raggiungimento degli SDGs 9, 11, 12, 13 dell’Agenda 2030.

I risultati attesi sono:

  • Immettere nel mercato nuovi prodotti competitivi, capaci di coniugare il riutilizzo degli scarti provenienti dalla produzione delle industrie coinvolte con il miglioramento delle prestazioni del calcestruzzo e il soddisfacimento dei CAM, dimostrandone la fattibilità industriale e accrescendo la competitività delle imprese e del sistema produttivo
  • Quantificare i vantaggi (e svantaggi) tecnologici dei prodotti sviluppati rispetto al materiale tradizionale allo scopo di definirne i campi di applicazione e la convenienza economica;
  • Sviluppare una sensibilità diffusa sui vantaggi ambientali insiti in un’economia fondata sul ciclo di vita dei prodotti e la sostenibilità ecologica.