Racconti dall'estero | Antonino, studente di Ingegneria Meccanica, da Marsiglia
Persone
Puntata numero 8 per il nostro viaggio virtuale in giro per il mondo, un viaggio tra le storie e le esperienze delle nostre studentesse e dei nostri studenti in mobilità all'estero, ai tempi del Covid-19, raccontate direttamente dalle loro voci, attraverso le interviste di una loro compagna con il supporto dell'Ufficio Comunicazione di Unife.
Vi presentiamo la preziosa testimonianza di Antonino Bilardello, studente del corso di Laurea Magistrale in Ingegneria Meccanica.
Ciao Antonino, parlaci del tuo percorso di mobilità e del tuo arrivo nella bellissima Marsiglia.
Frequento il secondo anno di Laurea Magistrale in Ingegneria Meccanica a Ferrara e sono in programma di doppio titolo con Aix-Marseille Université. La mia mobilità è iniziata il 1° settembre e dura 11 mesi. Sono arrivato a Marsiglia il 22 agosto per frequentare il corso di lingua francese. Partire così presto mi ha permesso di vivere a pieno l’estate anche in questa città, tra spiagge ed eventi. La città in particolare è fantastica, offre sole tutto l’anno, parchi naturali con mare cristallino, per chi volesse fare un bagno o una passeggiata in mezzo alla natura. Il periodo più̀ complicato del mio ambientamento è durato veramente poco, è stato semplice prendere confidenza con la lingua e con gli altri aspetti della città. Senza dubbio mi ha aiutato il fatto di vivere fuori casa già da anni.
Il porto di Marsiglia
Nonostante l’arrivo della pandemia, sei riuscito a proseguire con il tuo percorso o ci sono stati degli imprevisti?
A marzo ho iniziato il mio tirocinio con un gruppo di ricerca di un mio professore; per le prime due settimane è stato tutto normale perché́ la Francia non aveva ancora adottato le misure di confinamento come l’Italia. Dal 16 marzo anche la Francia ha imposto la chiusura di quasi tutte le attività̀, per cui non è stato più̀ possibile tornare in laboratorio. Fortunatamente posso continuare il mio tirocinio da casa, facendo delle video riunioni settimanali con il mio professore. Dato che ti è stato concesso di proseguire le ricerche da casa, considerate le difficoltà del momento, non hai mai pensato a un possibile rientro a casa? Nonostante Unife mi avrebbe fornito tutto il supporto per rientrare in Italia, ho preferito restare a Marsiglia perché́ non era sicuro viaggiare in quei giorni, né per me e né per gli altri. Tutti abbiamo dovuto fare dei sacrifici e questo era quello che mi sentivo di fare. E poi ancora non sentivo finita la mia esperienza, nella speranza che si potesse tornare a una relativa normalità̀ prima della fine della mia mobilità e concludere il percorso universitario all’estero.
Porto vecchio di Marsiglia
Vedo che nonostante la complessità sei un ragazzo determinato e volonteroso. Complimenti! Mi permetteresti una curiosità? Come hai riorganizzato le tue giornate durate il periodo della quarantena?
Nel primo semestre ero sempre fuori di casa, tra lezioni, sport e gite fuori città; è questo che un’esperienza all’estero ti regala. Le emozioni più̀ belle per me sono state quelle legate alla scoperta di posti, abitudini e cose nuove. Non è stato facile abituarsi da un giorno all’altro alla quarantena, anche per il fatto che essendo all’estero vorresti vedere e fare più̀ cose possibili. Per fortuna ho cercato di trovare qualcosa da fare durante la giornata oltre al lavoro, come cucinare una ricetta più̀ sfiziosa o fare attività̀ fisica. Ho avuto la possibilità di vedere molti più̀ film, leggere e trascorrere più̀ tempo con i miei coinquilini. Dopotutto mi sento fortunato perché́ sto riuscendo a portare avanti il mio percorso senza particolari intoppi.
Grazie per aver condiviso con noi le emozioni generate da questo bellissimo percorso, un abbraccio da parte di tutta la famiglia Unife!
Intervista a cura di SERENA NEGRI (studentessa della laurea in Economia) con la collaborazione di CARLOTTA COCCHI.