Dal Conero all'Irlanda del Nord con il dottorato in Geologia di Unife
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“Sono cresciuto sul mare e da sempre ne subisco il fascino. Mi sono sempre chiesto quali fossero i fenomeni che controllano la forma delle spiagge e le loro modificazioni”.
La passione di Edoardo Grottoli, geologo di 34 anni, è diventata impegno concreto grazie all’Università di Ferrara, dove nel 2015 ha conseguito il titolo di dottore in Geomorfologia Costiera. E lo ha portato lontano: dalla riviera del Conero nelle Marche, dove è nato, fino al famoso Selciato dei Giganti, il più suggestivo tratto di costa rocciosa dell’Irlanda del Nord.
Già, perché oggi Edoardo Grottoli lavora alla Ulster University di Coleraine (Irlanda del Nord, Regno Unito) in uno dei gruppi di ricerca più famosi al mondo, guidato dai professori Derek Jackson e Andrew Cooper.
“La mia ricerca ha l’obiettivo di misurare l’impatto delle mareggiate su diversi tipi di coste in erosione. Nello specifico cerchiamo di ricostruire il trasporto dei sedimenti costieri, sia analizzando i dati storici come mappe storiche e foto aeree, sia fornendo dati attuali acquisiti sul campo con tecniche innovative tra cui traccianti, GPS, droni e laser scanner.” spiega Edoardo Grottoli.
“Queste analisi servono a migliorare i modelli matematici su cui vengono basate le previsioni future di inondazione marina e di evoluzione della costa. Un tema all’ordine del giorno ormai, dato che il riscaldamento globale sta inevitabilmente accelerando l’innalzamento del livello del mare e repentinamente cambiando i regimi climatici a cui l’uomo era abituato”.
Quella nell’Irlanda del Nord non è la sola opportunità internazionale colta da Edoardo grazie a Unife. Dopo la laurea a Unibo e il dottorato nel nostro Ateneo, il professor Paolo Ciavola del dipartimento di Fisica e Scienze della Terra dell’Università di Ferrara lo ha accolto nell’Unità di Studi Costieri dell’Università (COSTUF, COastal Study Unit Ferrara):
“Nel 2013 ho trascorso alcuni mesi al New Jersey Institute of Technology nel gruppo della professoressa Nancy Jackson dove ho potuto misurarmi con le conseguenze di un disastro naturale di matrice costiera come l’uragano Sandy che aveva devastato l’intera costa orientale degli Stati Uniti pochi mesi prima”.
E dell’esperienza nell’Ateneo ferrarese racconta “A Unife sono riuscito a crescere velocemente grazie alle responsabilità che mi hanno fatto maturare come ricercatore e anche alla presenza nel gruppo di ricercatori stranieri e italiani di livello internazionale”.
Per approfondimenti sull'Unità di Studi Costieri dell'Università di Ferrara: COSTUF, COastal Study Unit Ferrara.