Covid-19 | Supera i test preclinici il farmaco contro l’osteoporosi individuato dal consorzio Exscalate4Cov
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Un importante risultato relativo al raloxifene, farmaco per il trattamento dell'osteoporosi, è stato raggiunto da Exscalate4Cov, il consorzio pubblico-privato, cui Unife partecipa tramite l’Associazione Big Data, sostenuto dal programma di ricerca e innovazione Horizon 2020 dell'Unione Europea.
Il consorzio è attivo dallo scorso giugno con l’obiettivo di sfruttare l’intelligenza artificiale per testare le potenzialità di farmaci, già in uso per altre malattie, nel trattamento immediato dell’infezione Sars-Cov2.
Ad oggi grazie a Exscalate4Cov sono state testate circa 400mila molecole messe a disposizione da Dompè farmaceutici e dalla Fraunhofer Institute. Durante la prima fase di analisi virtuale, la priorità è stata data a molecole in commercio e considerate “sicure per l'uomo”. In questo modo sono stati preselezionati 7000 farmaci destinati alla fase successiva, cioè allo screening in laboratorio.
Il raloxifene, farmaco già sul mercato per il trattamento dell’osteoporosi, è ben tollerato e ha un profilo di sicurezza noto. Le analisi virtuali condotte da Exscalate4Cov ne hanno individuato le potenzialità per il trattamento di pazienti colpiti da Covid-19 e lievemente sintomatici.
Il farmaco si è dimostrato efficace contro i virus di Mers e Sars nei test preclinici. Ora le ricerche del consorzio hanno dimostrato la sua efficacia anche nel contrastare la replicazione nelle cellule del virus Sars-Cov2.
Dopo i risultati raggiunti grazie allo screening virtuale e ai test di laboratorio, il consorzio si confronterà con l'Agenzia europea peri medicinali (EMA) per stabilire come eseguire le sperimentazioni cliniche sui pazienti, in modo da valutare il nuovo potenziale utilizzo del farmaco nella lotta alla pandemia di coronavirus.
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