Covid-19 | Perché alcuni non hanno sintomi? Unife indaga la genetica
Scienza, cultura e ricerca
Alcuni individui, e in particolare alcuni gruppi etnici, sono colpiti più gravemente dalle conseguenze dell'infezione Sars-CoV-2. Alla base di tali differenze, la genetica.
A esplorare questo aspetto dell’infezione da coronavirus sono Donato Gemmati e Veronica Tisato, ricercatori del Dipartimento di Morfologia, Chirurgia e Medicina Sperimentale dell’Università di Ferrara.
Sulle pagine della rivista scientifica Genes, nella sezione Human Genomics and Genetic Diseases, i ricercatori valutano diverse ipotesi genetiche e farmacogenetiche. Analizzano cioè la possibilità che l’assetto genetico delle persone possa influenzare il quadro clinico e il decorso della malattia, determinando ad esempio la differenza tra i casi asintomatici e i casi gravi, così come la risposta alle terapie somministrate per contrastare la patologia Covid-19.
“Nello specifico, abbiamo realizzato un confronto nella frequenza e distribuzione di alcune varianti genetiche presenti in specifici gruppi di popolazioni" spiega il professor Donato Gemmati, aggiunge:
"Si tratta di varianti in alcuni geni coinvolti nella regolazione di sistemi biologici che direttamente o indirettamente sono colpiti da Sars-Cov-2 (AGT, REN, AGTR1, AGTR2, ACE1, ACE2, SLC6A20) su cui agiscono alcuni farmaci potenzialmente efficaci nel contrastare o ridurre la patologia Covid-19. Abbiamo inoltre valutato possibili correlazioni dei livelli di espressione dei geni appartenenti a queste vie metaboliche con il gruppo sanguigno ABO, anch’esso ovviamente determinato dalla genetica individuale” spiega il professore.
Geni e meccanismi molecolari analizzati nell'articolo di Donato Gemmati e Veronica Tisato
“Il nostro studio evidenzia come vi siano alcune differenze ereditarie tra gruppi etnici nella risposta all’infezione, per esempio tra “European ancestry” e “Asians” cioè tra gli europei e gli asiatici. Ma c'è di più. Abbiamo proposto alcune predisposizioni genetiche “a rischio” di elevata suscettibilità individuale e meccanismi responsabili di prognosi grave. Infine, abbiamo anche considerato l’importante ruolo del sesso e del genere sulla progressione del Covid-19 in differenti etnie” specifica la professoressa Veronica Tisato.
La ricerca è ora indirizzata alla realizzazione di un modello poligenico di previsione del decorso clinico del Covid-19 basato sull’analisi molecolare dei geni considerati in questo studio.
Questo secondo step sarà sviluppato in collaborazione con l’azienda Genetic Technologies LTD (Melbourne, AU) con cui è stato sottoscritto un contratto di collaborazione per una ricerca che metterà a confronto i dati ottenuti dall'analisi del genoma delle due differenti popolazioni.
Articolo originale:
Genetic Hypothesis and Pharmacogenetics Side of Renin-Angiotensin-System in COVID-19
Per saperne di più
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