Paleontologia | La nuova estinzione di massa alle origini del mondo di oggi
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Una grande estinzione di massa, avvenuta circa 233 milioni di anni fa, causata da un cambiamento climatico di portata globale. Si tratta dell’Episodio Pluviale Carnico, un evento paleontologico appena identificato che ha avuto effetti dirompenti sul nostro pianeta, tanto da rivoluzionarne gli ecosistemi e dare origine al mondo che conosciamo oggi.
I dettagli della scoperta sono stati pubblicati il 16 settembre sulle pagine della rivista Science Advances. Tra gli autori, insieme ai ricercatori delle Università di Padova, del CNR, del MUSE – Museo delle Scienze di Trento e del Museo di Scienze Naturali dell'Alto Adige, anche il professor Piero Gianolla del Dipartimento di Fisica e Scienze della Terra dell’Università di Ferrara.
“In questo studio abbiamo esaminato prove geologiche e paleontologiche raccolte in decenni di rilievi sul campo, analisi di laboratorio e modellizzazioni. Così abbiamo ottenuto un quadro completo delle cause, delle dinamiche e degli effetti dell’Episodio Pluviale Carnico” spiega il professor Piero Gianolla.
L’Episodio Pluviale Carnico tra le grandi estinzioni della storia. © Davide Bonadonna/MUSE
Dai dati sedimentari e paleontologici raccolti, sembra che l’Episodio Pluviale Carnico sia coinciso con le eruzioni vulcaniche nella provincia di Wrangellia, di cui abbiamo oggi testimonianze in Canada occidentale e in Alaska.
Le eruzioni iniettarono in atmosfera enormi quantità di gas serra come l’anidride carbonica, che portarono ad un riscaldamento globale. Questa fase di riscaldamento globale fu associata ad un forte aumento delle precipitazioni, di qui il riferimento ad un periodo “pluviale” che durò circa 1 milione di anni. L’improvviso cambiamento climatico causò una grave perdita di biodiversità negli oceani e sulle terre emerse, tanto da poter essere catalogata tra le più profonde fasi di estinzione nell’intera storia della vita. Subito dopo l'evento di estinzione nuovi gruppi fecero la loro comparsa o si diversificarono rapidamente, come ad esempio i dinosauri, contribuendo all’origine di nuovi ecosistemi
“Molti gruppi di piante e animali si diversificarono in questo momento, tra cui alcune delle prime tartarughe, i coccodrilli, le lucertole, i primi mammiferi e le prime moderne foreste di conifere” sottolinea Jacopo dal Corso, professore della China University of Geosciences e coordinatore dello studio.
“L’Episodio Pluviale Carnico ebbe un profondo impatto anche sulla vita marina e nella chimica degli oceani. Questo è documentato, per esempio, nelle Dolomiti, dove la crisi del Carnico è visibile in modo spettacolare nella morfologia del paesaggio, con le celebri pareti di dolomia che vengono interrotte da rocce poco resistenti che si sono deposte proprio durante questo evento, quando gli ecosistemi collassarono” aggiunge il professore Unife.
Il Carnico coincide anche con i primi significativi ritrovamenti di ambra fossile: le gocce di ambra rinvenute sulle Dolomiti contengono gli organismi più antichi mai conservati in resina fossile. Grazie a questi ritrovamenti è stato possibile identificare i molti gruppi chiave di piante e animali che si sono diversificati successivamente a questa grande estinzione di massa, ancora oggi importanti per gli ecosistemi moderni.
“Scrivere le pagine che compongono il grande libro della nostra storia, caratterizzata da un susseguirsi di eventi anche piuttosto critici, non è un compito facile: comprendere le complesse dinamiche che regolano le interazioni tra il vulcanismo e i cambiamenti biologici e ambientali avvenuti durante l’Evento Pluviale Carnico potrebbe rivelare informazioni fondamentali sui meccanismi che hanno regolato la transizione dal Mesozoico all’era moderna” conclude il professore Unife Piero Gianolla e potrebbe darci insegnamenti utili per fronteggiare la crisi ambientale che stiamo vivendo oggi.
Il titolo originale dell’articolo è Extinction and dawn of the modern world in the Carnian (Late Triassic)
La lista completa degli autori è: Jacopo Dal Corso, Massimo Bernardi, Yadong Sun, Haijun Song, Leyla J. Seyfullah, Nereo Preto, Piero Gianolla, Alastair Ruffell, Evelyn Kustatscher, Guido Roghi, Agostino Merico, Sönke Hohn, Alexander R. Schmidt, Andrea Marzoli, Robert J. Newton, Paul B. Wignall, Michael J. Benton.
La scoperta sulla stampa
- La Repubblica: Scoperta l'estinzione di massa che ha plasmato il mondo così com'è ora
- Il Messaggero: Il mondo di oggi figlio di un'estinzione di massa finora ignota di 233 milioni di anni fa
Il video
Notizia realizzata dall'Ufficio Stampa, comunicazione istituzionale e digitale in collaborazione con Eleonora La Rosa, studentessa del Master in Giornalismo e comunicazione istituzionale della scienza.