Manager degli Itinerari Culturali | Intervista a Olga, travel blogger e studentessa Unife
Persone
Essere influencer è un lavoro a tutti gli effetti? Non possiamo negare di esserci fatti almeno una volta questa domanda e oggi proviamo a capire qualcosa in più sulla figura professionale più in voga del Ventunesimo secolo.
Per farlo abbiamo intervistato Olga, giovane influencer e studentessa di Manager degli Itinerari Culturali, il corso Unife dedicato al turismo e alla promozione del territorio.
Benvenuta Olga. Raccontaci un po’ di te: da dove vieni e di cosa ti occupi?
Sono Olga Osipova, sono nata in Russia e lì mi sono laureata in marketing. Nel 2013 ho aperto un blog su Instagram per raccontare e promuovere le bellezze turistiche e culturali italiane. Scrivo e mi rivolgo ai miei compaesani, per questo pubblico in lingua russa e propongo itinerari turistici alla scoperta dei gioielli d’Italia meno conosciuti all’estero.
Piazza Trento Trieste, a Ferrara, in uno scatto di Olga
Com’è iniziato il tuo percorso a Unife?
A un certo punto creare contenuti e itinerari su Instagram è diventato un vero e proprio lavoro da influencer. Mi sono trovata di fronte a una scelta e ho deciso di proseguire con questa attività, rinunciando a un posto sicuro in una multinazionale. Nel 2018, grazie al servizio di orientamento dell’Università, sono venuta a conoscenza del corso di laurea in Manager degli Itinerari Culturali di Unife e sono stata una delle prime persone a iscriversi.
Quali sono i tuoi progetti per il futuro?
Per il futuro spero di collaborare il più possibile con molti enti per promuovere l’Italia e in particolare Ferrara, che al momento ritengo non sia adeguatamente apprezzata come meta turistica internazionale. Secondo me la città dovrebbe essere promossa attraverso progetti di digital marketing creativi e originali, capaci di valorizzare i suoi monumenti, le sue opere e la sua cultura in generale.
Olga in bicicletta a Ferrara. Photo credits: Alexandra Kukushkina
Come si è formata la community di persone che ti segue su Instagram? Raccontaci qualche curiosità.
La mia community su Instagram si è formata grazie alle mie pubblicazioni sulla piattaforma. Esistono molte persone russe che preferiscono mete turistiche fuori dagli schemi e che non si vogliono accontentare dei soliti itinerari “preconfezionati” per le persone straniere. I miei follower sono curiosi e vogliono informazioni sugli alloggi, sulle attrazioni o sui piatti tipici; in poche parole, vogliono vivere l’Italia immergendosi nella sua cultura.
Olga in uno dei vicoli medievali del centro storico di Ferrara. Photo credits: Alexandra Kukushkina
Quali sono gli aspetti positivi e negativi del tuo lavoro?
I post su Instagram devono essere ben fatti e ben costruiti, non basta pubblicare una foto o un video, e le didascalie hanno delle caratteristiche ben precise che vanno rispettate. Tutto questo comporta un intenso lavoro creativo, che è la parte più bella ma anche più impegnativa di questa attività perché richiede davvero molte ore del proprio tempo.
In conclusione, secondo te come si potrebbe migliorare la “reputazione” del marketing digitale?
Personalmente credo che bisognerebbe informare e sensibilizzare le persone riguardo le potenzialità dei progetti di digital marketing, che potrebbero promuovere, senza fatica e a livello mondiale, città italiane sconosciute all’estero.
In particolare, non è da sottovalutare l’aspetto ambientale: attraverso i social è possibile far conoscere progetti e iniziative culturali, raggiungendo un pubblico vastissimo ed evitando di stampare inutilmente materiale pubblicitario su carta.
Intervista a cura di MASSIMO BEGGIO, tirocinante del corso di Scienze e Tecnologie della Comunicazione di Unife.