Covid-19 | Unife analizza le modifiche dei consumi idropotabili durante la pandemia
Scienza, cultura e ricerca
In lockdown cambiano orari e uso dell'acqua. Uno studio condotto dal gruppo di ricerca in Costruzioni Idrauliche del Dipartimento di Ingegneria di Unife ha dimostrato come la pandemia, influenzando abitudini e stile di vita delle persone, abbia anche modificato le modalità di utilizzo della risorsa idropotabile.
Le variazioni hanno reso necessaria una diversa gestione delle reti acquedottistiche e la revisione delle logiche di funzionamento di alcuni impianti di pompaggio a servizio delle città.
Lo studio ha preso in considerazione due differenti destinazioni d’uso nelle aree del padovano e del rodigino: una prevalentemente residenziale, riferita al quartiere Commenda della città di Rovigo e ai quartieri Montà e Arcella per la città di Padova, l’altra prevalentemente turistico-commerciale riferita alle zone del centro storico di Padova e di Abano Terme:
“Nelle aree residenziali si è registrato un aumento della domanda idrica rispetto al corrispondente periodo dell'anno precedente, pari a circa il 18% (Rovigo) e 11% (Padova). Nelle aree maggiormente non residenziali, invece, si è registrato un netto calo del consumo idrico rispetto al 2019, pari a circa il 13% (centro storico di Padova) e il 30% (zona di Abano Terme)” spiegano i Professori Marco Franchini e Stefano Alvisi dell’Università di Ferrara.
Le variazioni sono state accompagnate da una redistribuzione dei consumi:
“Nel 2019, infatti, in condizioni ordinarie di funzionamento delle reti idriche, si sono osservati tipicamente due picchi di consumo: uno al mattino e uno serale. Durante il lockdown della primavera del 2020, invece, l'andamento giornaliero dei consumi ha subito un notevole ritardo e un'attenuazione del picco mattutino di consumo idrico oltre ad una redistribuzione dell’utilizzo nell’arco di tutta la giornata” continuano i Professori.
Nel team di ricercatrici e ricercatori, anche le dottoresse Chiara Luciani, Valentina Marsili, Irene Marzola e il dottor Filippo Mazzoni, che venerdì 26 novembre presenta i risultati nell’ambito delle iniziative organizzate da Laboratori Aperti, in collaborazione con il Laboratorio LTTA del Tecnopolo di Ferrara e la Fondazione Brodolini.
Il dottor Filippo Mazzoni
Accanto al gruppo Unife, la collaborazione di due utilities: Acquevenete S.p.A. e AcegasApsAmga S.p.A. del gruppo HERA.
“Il progetto si inserisce nel contesto delle collaborazioni che il nostro gruppo da anni porta avanti con molte water utilities, per sviluppare progetti e attività di trasferimento tecnologico finalizzati all'efficientamento idraulico e al contenimento delle perdite nelle reti di distribuzione idrica” sottolinea Alvisi.
Per saperne di più
I risultati dello studio sono stati pubblicati sulla rivista internazionale Journal of Water Resources Planning and Management dell’American Society of Civil Engineering (ASCE) e presentati in alcuni importanti eventi internazionali, tra cui il convegno internazionale "AQUA≈360: Water for All - Emerging Issues & Innovations" e la quindicesima edizione della “Fiera Internazionale dell'Acqua H2O” di Bologna.