Sale studio | Dal 6 aprile riaprono gli spazi nelle strutture Unife e in città
Vita universitaria
Riaprono in città e in Ateneo le sale e gli spazi studio per studentesse e studenti universitari: dopo la pausa pasquale saranno complessivamente oltre 280 i posti fruibili nelle strutture dell'Università e 45 quelli messi a disposizione nella sala studio di via Borsari, gestita dalla Fondazione E. Zanotti in convenzione con Unife.
La fruizione degli spazi sarà possibile, indossando la mascherina e rispettando il necessario distanziamento e tutte le norme comportamentali di prevenzione previste dagli specifici Protocolli, anche nelle aree aperte.
Già da martedì 30 marzo sono tornate fruibili in Ateneo le sale studio del Polo Scientifico Tecnologico (56 posti) e quelle presso il Mammuth e il Chiostro di Santa Maria delle Grazie (105 posti complessivi).
Da martedì 6 aprile sarà possibile studiare anche negli spazi e sale studio di Giurisprudenza (sala Acquario, 24 posti), Economia (Palazzo Bevilacqua Costabili, 28 posti), Architettura (Palazzo Tassoni, 11 posti), Matematica (Complesso Machiavelli, 28 posti), Polo degli Adelardi (via Cairoli, 34 posti).
Gli spazi studio nelle strutture Unife resteranno aperti dal lunedì al venerdì dalle ore 8.30 alle 18.30.
Dal 6 aprile studentesse e studenti potranno studiare presso l'area studio gestita dalla Fondazione Zanotti, dove sono disponibili 45 posti numerati, distribuiti tra zona interna e zona esterna. All’ingresso della struttura una mappa permetterà di localizzare facilmente il numero della propria postazione. L’accesso sarà consentito secondo i seguenti orari: martedì e mercoledì ore 9-18; lunedì, giovedì e venerdì ore 9-13; sabato ore 9-19 - tel. 0532 243258).
"Riaprire questi spazi, con tutte le cautele e misure di sicurezza necessarie, non significa soltanto ripristinare uno dei principali servizi di supporto alla didattica e allo studio - dichiara il Rettore dell’Università di Ferrara Giorgio Zauli - Significa soprattutto restituire a studentesse e studenti, seppur ancora parzialmente, la possibilità di vivere la socialità che è parte integrante dell’esperienza universitaria. Ringraziamo la Fondazione Zanotti per aver contribuito a questo sforzo, riaprendo un'area molto apprezzata dai nostri studenti”.
"La riapertura è un forte segnale di come le istituzioni e la società civile possano collaborare per trovare le forme più adeguate per rispondere alle esigenze presenti sul territorio. L'emergenza sanitaria in atto, infatti, non cancella il bisogno degli studenti di avere luoghi adeguati allo studio e tornare alla socialità. La Fondazione E. Zanotti in accordo con l'Università anche in zona rossa è pronta ad assumersi questa responsabilità e si impegna a garantire un luogo dove gli studenti possano trovarsi in sicurezza”, commenta Riccardo Benetti, Direttore di Fondazione E. Zanotti.