Biotecnologie mediche | In corso, fuori sede e soprattutto donne a raggiungere il traguardo della laurea
Persone
Hanno iniziato il loro percorso a Unife a settembre del 2019: in questi giorni (20 e 21 luglio 2022), meno di 3 anni dopo, 218 degli oltre mille studenti del corso di Biotecnologie mediche sono i primi a conseguire il titolo nella nuova triennale. Per i due terzi fuori sede e per l’80% studentesse, le laureande e i laureandi hanno portato a termine un percorso triennale nell’ambito delle biotecnologie, declinato in chiave medica e orientato alla preparazione di tecnici di laboratorio biochimico.
Dopo aver acquisito conoscenze e abilità negli ambiti scientifici di base, al secondo anno hanno affrontato prove di anatomia, istologia, fisiologia, medicina interna, arrivando al terzo anno con focus specialistici su farmacologia, ematologia, radiofarmaci, trasferimento tecnologico e attività brevettuale.
Hanno scelto di personalizzare il loro percorso con esami a scelta in microbiologia avanzata, statistica medica, farmaci peptidici, chimica degli alimenti funzionali, e messo in pratica quanto appreso in 150 ore di tirocinio sperimentale all’interno di laboratori universitari o aziende convenzionate, costruendo il loro progetto di tesi.
Il triennio li ha visti prendere confidenza con la didattica online, una scelta del corso di studi anche prima della pandemia, a supporto della lezione d’aula, e, per alcuni l’ultimo anno è coinciso con un percorso di studio in Erasmus. Quali le prospettive dopo il conseguimento titolo?
Per questi e i prossimi laureandi delle sessioni di settembre, ottobre, dicembre e marzo 2023, si apre la possibilità di proseguire nel biennio magistrale in Biotecnologie per la Medicina traslazionale, sempre attivo presso Unife. Inoltre, laboratori analisi specialistici, enti di ricerca, industrie farmaceutiche e strutture di diagnostica biotecnologica sono disponibili ad accoglierli per un percorso di crescita e specializzazione.
Il Corso di studi, grazie al supporto del corpo docente e di rappresentanti studenti attivi, ha portato a termine il primo triennio dall’istituzione e si è assestato sui 500 ingressi annuali, con immatricolazione a esaurimento posti locale. I posti per l'a.a. 2022/23 sono già andati esauriti. L’obiettivo del Corso è quello di garantire una formazione ad ampio spettro focalizzata sulla possibilità di padroneggiare piattaforme tecnologiche specifiche, per porre il laureato all’interfaccia tra il chimico ed il medico per la produzione di materiali e soluzioni innovative.
Di seguito le parole di due neolaureati del corso, Gabriele Acerbi e Francesca Santi, che ci raccontano pareri ed impressioni riguardo al percorso di studi che hanno portato a termine.
Gabriele Acerbi e Francesca Santi il giorno del conseguimento del titolo
Buongiorno, e congratulazioni per la laurea! Grazie per aver accettato il nostro invito. Raccontateci un po’ di voi e del perché avete scelto di iscrivervi al corso di Laurea in Biotecnologie mediche di Unife.
Gabriele: Sono uno dei rappresentanti degli studenti e studentesse del mio corso di laurea e laureando per il primo appello del 20 di luglio. Uno dei motivi principali che tre anni fa mi ha spinto a scegliere questo corso è sicuramente che è uno dei pochi percorsi biotecnologici ad essere specializzato già dalla triennale in ambito medico, a differenza dei corsi triennali più classici che affrontano le biotecnologie negli aspetti generali.
Francesca: Io sono nata e cresciuta a Bologna, negli ultimi due anni ho partecipato a concorsi pubblici e ho iniziato a lavorare all’età di circa sedici anni. Ho scelto questo corso triennale perché mi avrebbe dato possibilità di iscrivermi a indirizzi di studi più specifici in seguito e perché sono sempre stata appassionata di temi scientifici e medici.
Come siete venuti a conoscenza del corso?
Gabriele: Tre anni fa, concluso il liceo, ero convinto di studiare l'ambito biologico e scientifico, ma cercavo un percorso con una specializzazione precisa. Navigando su internet ho trovato il sito di Unife con le informazioni del corso di Biotecnologie mediche e successivamente ho deciso di iscrivermi.
Francesca: La prima volta che mi sono interfacciata a Biotecnologie mediche è stato con l'Ateneo di Bologna, in seguito mi sono iscritta al corso di Ferrara. Cercavo un corso di laurea che mi permettesse di non prendere impegni di lunga durata, come i corsi di laurea a ciclo unico, e che in tre anni mi potesse formare più in generale in ambito biomedico. Non sapevo inizialmente che fosse un corso innovativo.
Siete soddisfatti del percorso di studi svolto?
Gabriele: Posso ritenermi complessivamente soddisfatto del mio percorso. Uno degli aspetti più importanti da sottolineare è la qualità della docenza che Unife garantisce in ambito scientifico e medico, sia dal punto di vista della didattica che della ricerca, cosa che ho constatato nei diversi mesi di tirocinio curricolare che ho svolto presso il centro di neurofisiologia.
Un secondo aspetto significativo è stata la continua disponibilità del coordinatore del corso, Professore Claudio Trapella e della manager didattica, la Dottoressa Sara Marangon: sono ruoli fondamentali per le studentesse e gli studenti, e loro hanno sempre ascoltato le nostre richieste per migliorare continuamente il corso di studi.
Come per tutti gli altri corsi di laurea, ci sono vari aspetti migliorabili, come la necessità di incrementare i laboratori didattici, punto fondamentale di discussione tra noi rappresentanti e che nell’ultimo anno ha iniziato a portare risultati concreti.
Francesca: Nonostante abbia riscontrato delle problematiche legate ai laboratori, sono molto soddisfatta del percorso di studi svolto e delle modalità di erogazione delle lezioni.
Sono inoltre estremamente soddisfatta della possibilità che mi è stata data grazie alla partecipazione al programma Erasmus+. In questa occasione la mia permanenza presso l'Università di Cantabria, a Santander (Spagna) per 6 mesi, mi ha permesso di approcciarmi al mondo della ricerca e di frequentare laboratori biotecnologici grazie ai quali ho potuto comprendere meglio quale sia il ruolo di un biotecnologo medico all'interno del mondo della ricerca. Ho inoltre migliorato il mio livello di inglese e spagnolo.
Quali sono le caratteristiche specifiche che hanno fatto sì che sceglieste questa laurea?
Gabriele: Una delle caratteristiche rilevanti è la specializzazione degli esami già a partire dal secondo semestre del primo anno. Questo permette di approfondire vari argomenti e di acquisire conoscenze specifiche utili anche per una eventuale magistrale. Una seconda caratteristica è l’innovazione della didattica nel corso, infatti già nel periodo antecedente al Covid-19 la presenza dello streaming online delle lezioni agevolava studenti fuori sede e lavoratori.
Francesca: Mi ha molto colpita l’offerta formativa di Biotecnologie mediche: mi sembra il giusto compromesso tra biologia, medicina e ingegneria. In particolare mi hanno attratta le tematiche mediche.
Quali sono ora le vostre prospettive per il futuro?
Gabriele: Continuerò sicuramente il mio percorso con una magistrale. In particolare vorrei specializzarmi in ambito farmaceutico nella produzione di farmaci ricombinanti. Spero in futuro di poter entrare nel settore aziendale, dove mettere in campo le competenze acquisite in ambito brevettuale ottenute grazie agli insegnamenti della triennale e in ambito di management farmaceutico grazie all’esperienza di rappresentante degli studenti e delle studentesse nel consiglio di amministrazione di Unife.
Francesca: Mi vorrei iscrivere ad un corso di laurea Magistrale in “Medical Biotechnology” e nel frattempo partecipare ad altri concorsi pubblici. Mi appassiona particolarmente l'ambito forense. Valuto ugualmente con piacere le offerte di lauree magistrali dell'Università di Ferrara.
Consigliate quindi questo percorso di studi? Perché?
Gabriele: Sì, mi sento di consigliare il corso di Biotecnologie mediche dell’Università degli Studi di Ferrara. Questo percorso richiede studio, costanza e passione per la scienza, ma sono sicuro che mi abbia fornito delle ottime e solide basi per proseguire il mio percorso di studi e per un futuro lavoro nelle biotecnologie.
Francesca: Sì, lo consiglierei per la preparazione che fornisce e perché decisamente affine a quanto indicato dalla sua descrizione.
Vorreste aggiungere qualcosa?
Francesca: Sì vorrei aggiungere questa considerazione: non posso negare che il mio percorso di studi abbia risentito della situazione pandemica e delle problematicità legate ai laboratori. Ma credo che in futuro, in un periodo storico differente, le possibilità per le studentesse e studenti saranno migliori. Ad ogni modo ringrazio di avere avuto possibilità di confronto e di fare esperienza grazie al mio periodo universitario trascorso all’Università di Ferrara.
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