Il cordoglio dell'Ateneo per la scomparsa del Professor emerito Italo Barrai | Il ricordo del gruppo di Genetica Unife
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È venuto a mancare all'affetto dei suoi cari, della comunità scientifica e dell'Ateneo tutto, Italo Barrai, Professore Emerito di Genetica dell'Università di Ferrara, a pochi giorni di distanza dalla moglie Maria Beretta, già docente di Genetica dell'Ateneo estense.
La sua scomparsa segna un grave lutto per il nostro Ateneo. La Rettrice Laura Ramaciotti, a nome suo personale e di tutta la comunità universitaria, esprime ai familiari il più vivo e sentito cordoglio.
Italo Barrai, professore emerito di Genetica della nostra Università, ci ha lasciati la mattina del 6 agosto 2022 a poco più di una settimana dalla scomparsa di Maria Beretta, sua moglie, anche lei docente di Genetica dell'Università di Ferrara. A entrambi va il nostro pensiero ed affetto.
Italo Barrai era nato a Sarzana il 13 maggio 1931. Laureato in Scienze Naturali nel 1954, si appassiona alla genetica e manda un suo lavoro al genetista più importante in Italia, Luca Cavalli-Sforza, che nel 1959 gli offre una borsa di studio del Comitato Nazionale per l'Energia Nucleare, presso l'Istituto di genetica all’Università di Pavia.
Ci resta due anni, prima di partire per il Wisconsin dove aveva vinto una borsa NIH al Dipartimento di Genetica medica a Madison presso un gruppo di ricerca che, in quegli anni, era il centro della ricerca genetica sull’uomo, diretto da un altro grande genetista di fama internazionale: Prof. Newton E. Morton. Con lui, Italo Barrai trascorre due anni di fondamentale importanza prima di tornare a Pavia, questa volta con una posizione permanente all’Istituto Internazionale di Genetica e Biofisica, l’IIGB. Sono anni intensi e ricchi di successi; il gruppo comprende, oltre a Cavalli-Sforza, altri importanti genetisti: Laura Zonta, Gianna Zei, Silvana Santachiara e Maria Beretta, con cui si sposa.
La reputazione di Italo Barrai si espande: nel 1967 gli viene offerta la posizione di responsabile dell’Unità di Genetica Umana all’Organizzazione mondiale della Sanità, a Ginevra. Il lavoro all’OMS lo porta a girare per tutto il mondo, dall’Africa alle Americhe ma mantenere quei ritmi di lavoro era davvero pesante, specie dopo la nascita dei due figli Anna e Mario.
In quegli anni l’allora Direttore dell’Istituto di Zoologia di Ferrara, Prof. Giuseppe Colombo, coglie l’occasione di portare a Ferrara, dove non c’era, la Genetica attraverso una figura di primo piano, offrendo al Prof. Barrai una posizione e nel 1975 diventa professore ordinario. Italo Barrai la mantiene fino alla pensione nel 2001, avendo sempre a fianco Maria Beretta. Barrai era un ricercatore riconosciuto a livello internazionale, uno dei massimi esperti di metodi biostatistici e una persona dal grande rigore intellettuale.
Il suo laboratorio a Unife diventa uno dei principali riferimenti, in Italia e all’estero, per chiunque volesse fare una seria analisi quantitativa di dati biologici e genetici e molti ne hanno tratto beneficio.
La sua era la didattica di un fuoriclasse: una successione impeccabile di passaggi che portava alla conclusione più logica. Per Guido Barbujani e Chiara Scapoli, i suoi primi allievi rimasti a Unife, arrivati al corso di Genetica da lui tenuto, non c’è stato più dubbio su dove dirigersi per il proprio sviluppo professionale.
Non era una personalità facile, Italo Barrai, ma alla fine ottenere la stima scientifica e personale di una figura di così alto spessore rendeva orgogliosi.
Per vent’anni è stato coordinatore del Dottorato di Genetica. “Se continuerete a fare questo mestiere,” diceva con orgoglio, “sarete la nuova generazione filiale di Cavalli-Sforza e Newton Morton.” Sono frasi che hanno accompagnato la crescita di tante sue allieve e allievi e in particolare del gruppo di Genetica dell'Università di Ferrara, dove la sua “progenie scientifica” è particolarmente numerosa.
A fianco di Barbujani e Scapoli, si sono aggiunti Giorgio Bertorelle, Elisabetta Mamolini ed Alberto Carrieri, fino ad arrivare alle nuove generazioni: Silvia Fuselli, Silvia Ghirotto, Andrea Benazzo e Gloria Gonzalez-Fortes. Tutti insieme continuiamo a portare avanti la sua passione per la genetica, ognuno con il suo campo di interesse, ma tutti noi dobbiamo qualcosa, o molto, a Italo Barrai.
Il gruppo di Genetica di Unife
Il Professore Emerito Italo Barrai