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Calcolo eterogeneo per l’elaborazione di dati ambientali | Unife ospita il workshop internazionale

06/09/2022

Vita universitaria

Si sono aperti lunedì i lavori del workshop internazionale Heterogeneous Computing for Environmental Data Analytics, settimo incontro  nell’ambito del progetto europeo MONTUS (Master On New Technologies Using Services), che vede riuniti a Ferrara, dal 5 al 7 settembre 2022, ricercatori provenienti principalmente da Francia, Belgio, Vietnam, Thailandia e Cambogia.

Il progetto, finanziato dal programma europeo Erasmus+, è la naturale continuazione del progetto  europeo TORUS, che già dal 2015 ha affrontato lo studio dei dati ambientali in maniera integrata, coinvolgendo scienziati con formazioni disciplinari molto diverse.

La collaborazione ha come scopo finale la creazione di un Master Internazionale che avrà sede presso la Vietnam National University di Hanoi. Il Sud-Est Asiatico è una zona cruciale per lo sviluppo di nuove tecnologie e nuove sensibilità in campo ambientale, considerato lo sviluppo economico ed industriale molto rapido e i problemi ambientali di grande rilievo che devono essere affrontati. 

Ricercatrici e ricercatori, esperti di chimica, fisica, informatica, matematica, scienze della Terra, architettura ed ecologia, lavorano in sinergia con la consapevolezza di far parte di un progetto che porti ad una visione comune ed unificante del significato dei molteplici dati ambientali, che tradizionalmente vengono trattati  singolarmente. I giovani che verranno formati a questo approccio avranno strumenti nuovi, sia a livello tecnologico che di metodo scientifico, per affrontare la grande sfida della sostenibilità ambientale.

“In particolare, spiega il Prof. Luca Tomassetti, il gruppo di Ferrara si occupa del trasferimento di tecnologie di calcolo sviluppate per la fisica fondamentale, sperimentale e teorica, e porta alla collaborazione le proprie conoscenze di calcolo scientifico ad alte prestazioni, e la  lunga esperienza nella gestione ed elaborazione di grandi quantità di dati complessi, necessarie   per lo studio  delle scienze ambientali.”

Durante questo workshop i partecipanti dei vari paesi coinvolti  analizzano, sotto la guida dei ricercatori di UniFe, i  risultati ottenuti     da dati satellitari,  sonde in quota e  vari tipi di sensori a terra, mediante  l’utilizzo di tecniche di calcolo eterogeneo.

“Tale approccio di calcolo – sottolinea il Prof. Fabio Schifano – consiste nell’utilizzare dispositivi hardware differenti (CPU, GPU, FPGA) in sinergia, utilizzando ognuno di essi  per compiti specifici, consentendo in questo modo di velocizzare simulazioni e analisi di dati che, basandosi sulle sole capacità di singoli processori, richiederebbero tempi di elaborazione molto più lunghi.”

“Uno degli aspetti più interessanti di questo progetto – afferma Eleonora Luppi - è il coinvolgimento di molte diverse aree scientifiche, in uno spirito fortemente transdisciplinare, indispensabile per poter affrontare in maniera integrata, che oggi è di moda definire olistica, il problema tanto complesso quanto importante del degrado ambientale. E’ ormai indifferibile studiare, e trovare, soluzioni che riducono l’impatto delle attività dell’uomo sulla salute del nostro pianeta”.

“L’ambizione del progetto MONTUS, spiega la Prof. Nathalie Hernandez dell’Universita’ di Tolosa coordinatrice del progetto, è di dare impulso allo sviluppo di nuove tecnologie di calcolo per le scienze ambientali nei paesi del Sud Est Asiatico in un contesto transdisciplinare.” 

Il gruppo di Ferrara è formato da Eleonora Luppi e Luca Tomassetti, del Dipartimento di Fisica e Scienze della Terra, e Fabio Schifano del Dipartimento di Scienze dell'Ambiente e della Prevenzione. Inoltre, collaborano alle attività del progetto anche il dottorando Andrea Miola, l’assegnista di ricerca Giada Minghini e il tecnologo INFN Enrico Calore.

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