Agricoltura sostenibile | Esperti internazionali a Unife per il meeting del progetto europeo LIFE Microfighter
Scienza, cultura e ricerca
Migliorare la qualità dell’ambiente, ridare fertilità ai suoli e preservare la biodiversità, sostituendo i pesticidi a base rameica con fitostimolanti innovativi e sostenibili.
Questo è l’obiettivo del progetto europeo LIFE MICROFIGHTER, avviato lo scorso agosto, i cui esperti sono riuniti a Ferrara in questi giorni per il primo meeting dopo l’avvio dei lavori. Tra loro, anche la Professoressa Barbara Faccini e il Dottor Giulio Galamini del Dipartimento di Scienze dell’Ambiente e della Prevenzione (DISAP).
“Il rame è un micronutriente fondamentale per le piante ma, al contempo, il suo ampio utilizzo nell’agricoltura biologica - dove non è possibile utilizzare altri pesticidi di sintesi per il controllo di malattie batteriche e fungine - pone dei seri rischi ambientali” spiega la Professoressa Barbara Faccini, che continua: “Come puntualizzato anche dall’ autorità europea per la sicurezza alimentare (EFSA), l’accumulazione di rame nei suoli agricoli preoccupa l’Unione Europea. Anche se genericamente non si assiste ad un accumulo significativo del rame all’interno dei frutti, alti livelli di rame possono comunque essere tossici per organismi acquatici, api da miele, alcune specie di uccelli e altri piccoli mammiferi. L’elevato utilizzo di prodotti a base rameica nell’agricoltura biologica non è più una pratica sostenibile. Tuttavia, non è possibile al giorno d’oggi sostituire completamente il rame perché non esistono alternative ugualmente efficaci”.
Il Progetto LIFE MICROFIGHTER mira a dimostrare l’efficacia di un biostimolante innovativo, costituito dalla combinazione di zeoliti naturali e specifici microorganismi efficaci, nel proteggere vite, pomodoro e ulivo contro alcune tra le maggiori malattie di origine batterica e fungina.
“Le zeoliti naturali sono minerali dalle caratteristiche uniche e peculiari, naturalmente contenute in particolari tufi vulcanici, aggiunge il Dottor Giulio Galamini. “Una volta polverizzate ed unite con l’agente di controllo microbico – uno specifico microorganismo naturalmente antagonista dei patogeni target - le zeoliti agiranno da vettore per mantenerne vitalità e funzionalità più a lungo nel tempo, e per permetterne un trasferimento alla pianta in maniera efficiente e duratura”.
Il progetto è iniziato ad agosto 2022 e durerà 4 anni, durante i quali gli effetti di questo nuovo biostimolante saranno studiati in campo, presso 9 aziende agricole in Italia, Croazia e Spagna.
Un momento del meeting di Life Microfighter a Unife
Ridurre il rame nel terreno, proteggere la produzione alimentare. Gli obiettivi del progetto
LIFE MICROFIGHTER si pone l’obiettivo di ridurre le quantità di rame introdotte nell’ambiente e di mitigarne gli effetti negativi per gli ecosistemi del suolo. Il progetto mira inoltre a recuperare la perdita di biodiversità grazie alla sostituzione, parziale o totale, dei prodotti convenzionali rameici con il nuovo biostimolante a base di zeolite naturale e microorganismi efficaci o agenti di biocontrollo (BCA).
Ma non solo: il progetto vuole proteggere anche la produzione alimentare garantendone resa, qualità e gusto e preservando pertanto intatte le caratteristiche commerciali. La diffusione dei risultati prevista dal progetto permetterà infine di sensibilizzare stakeholders e consumatori sui rischi ambientali legati all’uso di pesticidi a base rameica.
Valutare lo stato di salute dei terreni: il ruolo di Unife
Per LIFE MICROFIGHTER l’Università di Ferrara ha contribuito come protagonista nella stesura del progetto ed è leader di due gruppi di lavoro.
Nello specifico, gli obiettivi di Unife sono acquisire e valutare i dati di gestione dalle singole fattorie, in particolare rispetto all’utilizzo di prodotti rameici, in modo da contestualizzare ogni singolo sito in vista degli anni di sperimentazione a pieno campo.
Unife si occuperà poi di monitorare la quantità di rame ed altri elementi nei suoli in cui questo sarà sostituito, parzialmente o totalmente, con il nuovo biostimolante. Contribuirà inoltre a valutare il miglioramento della biodiversità dei microorganismi che abitano il suolo, grazie alla riduzione delle immissioni di rame in ambiente e dunque alla riduzione dei livelli di tossicità. Infine, Unife coordinerà le attività necessarie a valutare, alla fine di ogni ciclo produttivo, le caratteristiche qualitative, quantitative e commerciali dei prodotti ottenuti (pomodori, salsa di pomodoro, olio di oliva e vino), confrontandoli con quelle dei prodotti ottenuti con le pratiche standard.
Per saperne di più
Il progetto Life Microfigheter è stato finanziato dal programma europeo Life per il periodo 01/08/2022 - 31/01/2026.
Oltre a Unife, al progetto collaborano l’Università Degli Studi Di Modena E Reggio Emilia, il Consiglio Nazionale Delle Ricerche, il Consorzio Agrario di Ravenna, Co&So - Consorzio per la Cooperazione e la Solidarieta, le aziende italiane Symbiagro Srl e Astra Innovazione e Sviluppo Srl, La Federacion De Cooperativas Agroalimentares De La Comunidad Valenciana (Spagna) e Sveuciliste U Zadru (Croazia).
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A cura di CHIARA FAZIO