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Ferrara versione gaming | Il progetto di tesi di Daniele Celestino, neo laureato Unife

06/08/2024

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Ferrara versione gaming | Il progetto di tesi di Daniele Celestino, neo laureato Unife
Il Castello estense su Minecraft

I sampietrini si trasformano in mattoncini digitali e Ferrara diventa visitabile anche su Minecraft.

Sembra fantascienza, invece si tratta di un progetto di tesi molto innovativo: Daniele Celestino, neo laureato Unife in Scienze e Tecnologie della Comunicazione con il Professor Michele Bonazzi (Dipartimento di Studi umanistici dell'Università di Ferrara), ha voluto omaggiare la città e valorizzarne il patrimonio artistico e culturale, attraverso un mezzo che si rivolge soprattutto alle nuove generazioni.

Lo studente ha infatti riprodotto i luoghi più iconici della città estense in una mappa su Minecraft, un popolare videogioco in cui è possibile costruire ed esplorare mondi. In particolare, la mappa “Ferrara” si estende da Palazzo dei Diamanti fino alla Darsena, con particolare attenzione ai dettagli del Castello estense, della Cattedrale di San Giorgio, del Teatro Comunale e di Corso Martiri della Libertà.

Daniele - nato a Milano e originario di Rossano Calabro - vive a Ferrara da quattro anni e collabora con Minecraft da cinque, in un team strutturato che si occupa di creare progetti e contenuti aggiuntivi per conto di Microsoft, azienda proprietaria del videogioco.

Lo abbiamo intervistato per capire come nasce questa idea così originale.

Ciao Daniele, a pochi giorni dalla laurea la tua tesi è già nota quasi in tutta Italia. Ti aspettavi tanta curiosità?

All’inizio non ero nemmeno sicuro di voler diffondere la mia tesi, poi però parenti e amici mi hanno spronato a pubblicare un post su Instagram in cui mostravo qualche immagine di Ferrara su Minecraft. Di lì a poco tante persone hanno cominciato a contattarmi e si sono interessate al mio lavoro.

Minecraft è sicuramente un videogioco molto popolare. Tu, da giocatore e da sviluppatore di mappe, come lo spiegheresti in parole semplici?

A me piace paragonare Minecraft a un recinto di sabbia all’interno del quale è possibile creare nuovi mondi o semplicemente esplorare. Infatti, può essere usato per diversi scopi: rilassarsi, mettere in pausa la mente dopo una giornata di lavoro, oppure come gioco di avventura grazie a tutti i contenuti che è possibile aggiungere in base ai propri interessi. Riesce quindi a spaziare molto e a soddisfare ogni genere di giocatore.

Il tuo progetto denota un grande legame con la città. Cosa ti ha spinto a venire a studiare a Unife e a incentrare la tua tesi su Ferrara?

All'Università di Ferrara studiavano già i miei cugini. Per quanto sia stata una scelta quasi casuale, a Unife mi sono trovato molto bene e Ferrara è una città a misura di studente. Tornerei anche volentieri a viverci.

Per te è nata prima la passione per i videogiochi o per la comunicazione?

Sono due passioni nate in parallelo. Ho scelto di iscrivermi alla Laurea Triennale in Scienze e Tecnologie della Comunicazione di Unife senza ancora pensare a come potesse legarsi al mio lavoro di level designer (creatore degli ambienti di videogiochi). In effetti però ci sono dei corsi che rivolgono l’attenzione al mondo del gaming, come il corso Nuovi media per la comunicazione e l'apprendimento.

Come ti è venuta l’idea e quando hai capito che avresti potuto farne una tesi?

L’idea mi è venuta improvvisamente durante una lezione, anche grazie ai suggerimenti di alcuni compagni di corso che hanno intravisto un potenziale in questo progetto.

Quanto tempo hai impiegato a costruire tutta la mappa?

Ho impiegato quattro mesi per la mappa e sei mesi per la stesura della tesi.

Oltre che una tesi ne hai già fatto anche una professione. Come si svolge il tuo lavoro?

Io lavoro come level designer. In parole semplici, mi occupo di tutte quelle strategie utili a guidare l’utente durante la sua esperienza di gioco, per permettergli di arrivare all’obiettivo. La difficoltà risiede nel guidare il giocatore alla meta senza usare mezzi di comunicazione espliciti, ma utilizzando invece degli elementi ambientali. Inoltre, devo tenere conto delle meccaniche di gioco presenti in quell’area durante la realizzazione del livello. Questo mi porta ad avere un rapporto costante con gli altri dipartimenti per arrivare a realizzare un prodotto coeso.

Quali pensi possano essere i benefici di diffondere il patrimonio artistico e culturale di una città attraverso un videogioco?

Ovviamente i videogiochi parlano ai più giovani, che è una sfida non facile. I bambini in particolare hanno un modo di comunicare molto diverso, ed è importante creare delle strategie comunicative che arrivino anche a loro. A differenza di quanto si pensi, anche molti adulti ci giocano abitualmente, rendendoli così un medium ad alto potenziale. Si tratta quindi di un mezzo molto coinvolgente, che diventerà sempre più spendibile in futuro in campo artistico e architettonico.

Quanti sono i giocatori che “frequentano” virtualmente Ferrara?

Ad oggi, 916 persone hanno scaricato la mappa e l’hanno visitata. In futuro lavorerò comunque per renderla disponibile anche per altre piattaforme visto che ora è disponibile solo per PC.

Hai già dei progetti dopo la laurea? E per il futuro lavorativo?

Ancora non sono sicuro della direzione in cui si svilupperà il mio futuro lavorativo. Di certo gli ambiti a cui è possibile applicare una professionalità come la mia sono diversi e sono anche in aumento, dal turismo all’impresa. Per ora mi dedico a portare a termine gli studi e vedremo quali saranno gli sviluppi in questo campo.

Grazie del tuo tempo, Daniele. E grazie per aver omaggiato in maniera così originale la città che ospita il nostro Ateneo.

Daniele Celestino in sede di laurea

Daniele Celestino in sede di laurea