Biotech Week 2024 | Il mondo delle biotecnologie a Unife

L’Università di Ferrara partecipa anche quest’anno alla Biotech Week 2024, una settimana di eventi e manifestazioni, dal 24 settembre al 1 ottobre, dedicati al mondo delle biotecnologie, coordinata e promossa a livello nazionale da Assobiotec Federchimica.

Lo scopo della manifestazione è quello di illustrare le biotecnologie nei vari ambiti di applicazione, oltre a celebrare l'importante ruolo che svolgono nel migliorare la qualità della nostra vita.

L’evento Unife alla Biotech Week

Sono due gli appuntamenti di Unife previsti il 24 settembre nell’ambito della Biotech Week 2024, che si terranno in presenza presso l’Aula D4, Polo Chimico e Biomedico dell’Università degli Studi di Ferrara (Via Luigi Borsari 46).

L’iniziativa è organizzata dal Dipartimento di Scienze della Vita e Biotecnologie in collaborazione con l’Associazione Nazionale Biotecnologi Italiani.

Alle ore 9 il Prof. Mirko Pinotti, Dipartimento di Scienze della Vita e Biotecnologie, interverrà con l’appuntamento  “Amico il nemico: i virus come cavalli di troia per la cura delle malattie genetiche”.

Le moderne biotecnologie offrono strumenti per curare malattie genetiche e tumori grazie alla terapia genica, che introduce geni sani nelle cellule malate. Sono i virus che, sfruttati come "cavalli di Troia", facilitano l'ingresso del gene terapeutico, contribuendo a notevoli progressi hanno reso la terapia genica una realtà per malattie come l'Atrofia Muscolare Spinale (SMA), alcune forme di cecità e l'Emofilia, promettendo cure definitive.  Durante l'evento, si esploreranno come questi virus possano veicolare i geni terapeutici e come le conoscenze sui geni e i virus possano essere sfruttate per sviluppare nuove terapie per malattie attualmente incurabili.

Il secondo appuntamento “Progetto Biofine" delle ore 10 vedrà l’intervento della Dott.ssa Giulia Turrin, Dipartimento di Scienze dell’Ambiente e della Prevenzione.

Le prime ricerche sugli arti bionici iniziarono oltre 40 anni fa, apparendo molto futuristiche all'epoca. Oggi, i progressi della biotecnologia e della medicina dimostrano che arti bionici connessi ai nervi e dotati di sensori possono migliorare significativamente la qualità della vita dei pazienti, aiutandoli a raggiungere maggiore indipendenza. Tuttavia, l'integrazione a lungo termine di questi arti bionici rimane una sfida, poiché il sistema immunitario tende a isolare l'impianto elettronico, compromettendone il funzionamento. Nei laboratori del Dipartimento la missione è cercare di migliorare la biocompatibilità dei materiali dei sensori e di controllare le reazioni immunitarie per ridurre questo isolamento, garantendo un'efficace integrazione a lungo termine. Durante l'evento, sarà possibile constatare come le reazioni chimiche rendano possibile questa tecnologia e come la collaborazione tra chimici, ingegneri e farmacologi sia essenziale per un contributo concreto.

Entrambi gli appuntamenti sono rivolti a studentesse e studenti della scuola secondaria di secondo grado e studentesse e studenti universitari.

L’iniziativa sarà trasmessa anche in diretta streaming al seguente link.

Ulteriori informazioni e contatti

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