Inaugurata la nuova Sala sismica di Unife | Un passo avanti per la tutela del territorio
Scienza, cultura e ricerca
Taglio del nastro giovedì 30 maggio al Polo Scientifico Tecnologico (via Saragat, 1), per la nuova Sala sismica dell'Università di Ferrara, un'infrastruttura all'avanguardia dedicata al monitoraggio del serbatoio geotermico di Casaglia e alla gestione dei rischi sismici nel territorio.
Unife è stata recentemente designata Soggetto Preposto al Monitoraggio del giacimento geotermico di Casaglia dal Ministero dell'Ambiente e della Sicurezza Energetica, dalla Regione Emilia-Romagna e dal Comune di Ferrara. Questo incarico conferisce all'Ateneo la responsabilità di verificare le attività di coltivazione del sito sperimentale, in conformità con gli indirizzi e le linee guida ministeriali. Per poter rispondere ai requisiti, la Sala è stata equipaggiata di rinnovate tecnologie hardware e software di ultima generazione.
Un momento della conferenza stampa di presentazione della nuova Sala sismica
“Questa inaugurazione rappresenta un traguardo significativo per Unife, che consolida la sua posizione di eccellenza nel panorama delle scienze della Terra e conferma il proprio costante impegno nel contribuire concretamente alla resilienza e alla sicurezza delle comunità locali, confermando l'importanza della ricerca scientifica e dell'innovazione come pilastri fondamentali per il benessere della società. La nostra università continuerà a investire in questo campo per garantire la sicurezza dei cittadini e contribuire alla tutela del territorio”, dichiara la Rettrice Laura Ramaciotti.
“La Sala sismica è dotata di un sistema informatico di ultima generazione che gestisce in tempo reale i dati provenienti da una rete di 15 stazioni sismiche dislocate sul territorio”, spiega il Professor Riccardo Caputo del Dipartimento di Fisica e Scienze della Terra di Unife, Responsabile della Sala sismica. “La rete comprende inoltre due nuove stazioni GNSS (Global Navigation Satellite System) per il monitoraggio delle deformazioni del suolo e di un manometro digitale per le pressioni di poro: l'analisi integrata di tutti i dati permette di comprendere meglio i fenomeni geologici e le potenziali interazioni con le attività antropiche.”
La Sala e le stazioni sismiche sono integrate a costituire ‘Net4Fer (Seismic Network for Ferrara)’, un sistema cruciale per la tutela della città e delle aree limitrofe.
La Sala Sismica è stata presentata nel corso di un incontro in cui sono intervenuti la Rettrice dell’Università di Ferrara, Laura Ramaciotti, l’Assessore comunale ai Rapporti Unife, llaria Antoncecchi del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, Luca Martelli della Regione Emilia-Romagna, il Professor Vincenzo Guidi, Direttore del Dipartimento di Fisica e Scienze della Terra di Unife, e Riccardo Caputo, Professore ordinario del Dipartimento di Fisica e Scienze della Terra e Responsabile della Sala sismica.
La Sala sismica dell'Università di Ferrara. Da sinistra: il Professor Vincenzo Guidi, Direttore del Dipartimento di Fisica e Scienze della Terra di Unife, la Rettrice Professoressa Laura Ramaciotti, il Professor Riccardo Caputo, Responsabile della Sala sismica
I lavori di riqualificazione eseguiti sulla rete
Per poter rispondere ai più stringenti requisiti di monitoraggio sismico, oltre che al monitoraggio delle deformazioni del suolo e delle pressioni di poro, la rete sismica è stata riprogettata e ampliata.
Nuove stazioni con strumenti di ultima generazione
Con l’occasione sono già state realizzate 7 nuove stazioni ed altre 3 sono in fase di completamento, posizionate strategicamente per migliorare la capacità di rilevare e monitorare la sismicità indotta. Ogni nuova stazione è dotata di un sismometro posizionato in pozzo a 150 m di profondità e di un accelerometro in superficie. Tutti gli strumenti sono caratterizzati da sensori di ultima generazione a tre componenti, assicurando così la rilevazione di movimenti sismici con una sensibilità e precisione senza precedenti per questa area.
Rinnovo tecnologie della Sala sismica
I dati di tutti i sensori (sismometri, accelerometri, GPS e manometro) confluiscono in tempo reale a server dedicati del Dipartimento di Fisica e Scienze della Terra e, contestualmente, alla Sala Sismica che è stata dotata di rinnovate tecnologie hardware e software all’avanguardia. Nella nuova Sala, i dati vengono dapprima analizzati in automatico e successivamente controllati e verificati da specialisti altamente qualificati.
Nuovo approccio scientifico per comprendere possibili interazioni tra attività sismiche e antropiche
Due delle nuove stazioni sono anche attrezzate con ricevitori satellitari GNSS per il monitoraggio in continuo delle deformazioni del suolo, mentre in corrispondenza del pozzo di reiniezione è stato installato un manometro digitale per monitorare le pressioni di poro. Seguendo un approccio olistico, l’integrazione di questi dati con quelli sismici permette di meglio comprendere i complessi fenomeni e le eventuali interazioni tra le strutture tettoniche profonde e le attività antropiche.
Net4Fer - Seismic Network for Ferrara
Net4Fer è il sistema informatico realizzato presso il Dipartimento di Fisica e Scienze della Terra dell’Università di Ferrara, il cui fulcro è rappresentato dalla nuova Sala sismica e che comprende, oltre alla Sala, le diverse stazioni sismometriche e geodetiche distribuite sul territorio.
Caratteristiche tecniche
- 15 stazioni sismiche dislocate sul territorio
- sismometri di ultima generazione a tre componenti a 150 m in pozzo
- accelerometri a tre componenti in superficie
- ricevitori satellitari GNSS per il monitoraggio delle deformazioni del suolo
- manometro digitale per monitorare le pressioni di poro
- server e computer dedicati per la raccolta e l'analisi dei dati
- software all'avanguardia per l'analisi automatica e manuale dei dati
- personale altamente qualificato per il controllo e la verifica dei dati
La rete per la tutela della città e delle aree limitrofe
- monitoraggio sismico in tempo reale e di alta affidabilità
- capacità di rilevare e monitorare la sismicità indotta con una sensibilità e precisione senza precedenti
- integrazione di dati sismici con dati geodetici e di pressione per una migliore comprensione dei fenomeni sismici
Storia della rete sismometrica per il monitoraggio del serbatoio geotermico di Casaglia
- 1990: il Comune di Ferrara realizza la prima rete sismometrica per monitorare le attività estrattive e di reiniezione del fluido geotermico per il teleriscaldamento cittadino
- 1990-oggi: la rete, inizialmente composta da 6 stazioni, è gestita dall'Università di Ferrara e subisce diverse fasi di ammodernamento tecnologico
- 2014-2016: vengono pubblicati gli Indirizzi e Linee Guida ministeriali che specificano infrastrutture e protocolli per monitorare le attività antropiche. Casaglia viene individuato come sito sperimentale
- 2024: l'Università di Ferrara e il CNR-IREA di Napoli assumono il ruolo di Soggetto Preposto al Monitoraggio (a tutti gli effetti un organo tecnico del Ministero) del sito sperimentale di Casaglia.