Unife in prima linea per il benessere psicofisico della comunità accademica | Al via il progetto PRISMA
Vita universitaria
Prosegue l’impegno dell’Università di Ferrara per promuovere il benessere psicologico di studentesse e studenti, e non soltanto.
Oltre al Servizio di counseling psicologico di Ateneo “Da Soli Mai”, attivo già dal 2020 in piena pandemia, Unife coordina ora anche PRISMA (Promuovere Risorse Individuali e Sociali nel Mondo Accademico Università per il Benessere), progetto di ricerca ideato da una rete di otto università italiane (Unife, Politecnico di Milano,Università di Genova, di Modena e Reggio Emilia, Cattolica del Sacro Cuore, di Sassari, Ca’ Foscari di Venezia, di Parma) e dall'Accademia di Belle Arti di Venezia (AFAM).
Il progetto, finanziato con 2.750.000 euro dal Ministero dell’Università e della Ricerca (MUR) nell'ambito del bando PRO-BEN, prevede la rilevazione del benessere della comunità studentesca (sia psicologico che inerente agli stili di vita, attraverso sondaggi e ricerche), l’attivazione di iniziative sia individuali che di gruppo per affrontare lo stress e le difficoltà, e ancora, la sensibilizzazione e la formazione di tutta la comunità accademica e il miglioramento dei servizi di counseling.
“Siamo molto orgogliosi di essere capofila di un progetto nazionale su un tema di rilevante importanza come quello del benessere psicofisico dei nostri giovani – afferma la Rettrice dell’Università di Ferrara Laura Ramaciotti –. In un momento storico in cui le difficoltà emotive e psicologiche e le dipendenze patologiche stanno emergendo con sempre maggiore frequenza, è fondamentale che tutte le componenti dell'Ateneo, studenti, docenti, personale e consulenti, siano consapevoli e preparate a combattere questi fenomeni. Da anni Unife ha messo in campo azioni concrete per migliorare il benessere psicologico della propria comunità accademica, e in particolare della comunità studentesca. Crediamo fortemente che un ambiente accademico sano e inclusivo sia la base per un percorso formativo di successo e per la crescita intellettuale, personale e relazionale. Insieme possiamo fare la differenza, promuovendo una cultura dell’ascolto e del supporto reciproco. È nostro dovere creare uno spazio in cui ogni individuo possa sentirsi accolto, compreso e valorizzato. L'impegno condiviso di tutta la comunità è il primo passo verso il cambiamento."
“Unife ha radicati nel proprio DNA i valori che ispirano progettualità come questa ed è un terreno fertile per una cultura fatta di attenzione per le persone, predisposizione all’ascolto e spazio per le diversità - ha dichiarato il Direttore generale Marco Pisano -. Un impegno peraltro sancito dall’articolo 7 del nostro Statuto, dedicato alla “Qualità della vita universitaria”, perseguito anche grazie alla presenza di deleghe e di strutture amministrative dedicate a presidiare tali tematiche. L’esperienza maturata dal nostro Ateneo su questi fronti ci ha indotto a scommettervi nella programmazione strategica e ministeriale riferite al prossimo triennio, nell’ambito della quale abbiamo proposto l’istituzione di un Centro dedicato al presidio, ricerca e intervento su questi temi. Infine, tornando allo specifico di PRISMA, desidero sottolineare come esso preveda una serie di attività rivolte al personale docente e tecnico amministrativo, anche affinché questi possano indirizzare efficacemente studentesse e studenti verso i servizi che l’Ateneo mette a disposizione”.
“Grazie al progetto PRISMA, stiamo rafforzando i servizi di supporto psicologico e creando ulteriori spazi dedicati alla prevenzione del disagio emotivo e sociale, attraverso percorsi innovativi e inclusivi rivolti all'intera comunità universitaria - commenta la Professoressa Paola Bastianoni, Delegata alle attività inerenti alla consulenza psicologica e al counseling di Unife -. Proseguiamo nell’importante percorso di creazione di un ambiente in cui ogni persona si senta accolta e supportata, contribuendo così a una comunità universitaria più unita e consapevole delle proprie risorse”.
Studentesse e studenti potranno usufruire di un ampio supporto psicologico e formativo attraverso interventi individuali e di gruppo, laboratori esperienziali, eventi sportivi inclusivi, grazie alla collaborazione del Centro Universitario Sportivo (CUS) di Ferrara e iniziative artistiche e culturali. Tutte azioni volte a promuovere il benessere psicofisico, la socializzazione e lo sviluppo di competenze emotive e professionali, creando un forte senso di appartenenza e cooperazione all'interno della comunità accademica.
“Grazie a questo progetto finanziato dal MUR e alla volontà e competenza dell'Università di Ferrara, lo sport potrà diventare ulteriormente uno strumento importante di via di uscita dalle varie tipologie di dipendenze e al contempo soluzione per prevenire forme di disagio giovanile - spiega il Presidente del CUS Giorgio Tosi -. La pratica sportiva, soprattutto di gruppo, offre un’alternativa reale a forme di svago alienanti che spingono l'individuo all'isolamento. La particolarità di questo progetto è quella di dare la possibilità agli studenti e dipendenti universitari di potersi cimentare in innumerevoli attività sportive e ricreative e nello stesso tempo di conoscere, collaborare e sostenersi, con quel senso di leggerezza che nella vita quotidiana viene spesso a mancare, distraendosi dalle dipendenze. Vari studi evidenziano come gli studenti che praticano attività fisica, soffrano in misura minore degli altri, di disturbi legati a stati ansiosi o depressivi e a insonnia”.
Il progetto prevede anche iniziative di prevenzione e supporto e incontri formativi specifici per docenti e personale tecnico amministrativo e sessioni di formazione specialistica per consulenti, pensati per supportare coloro che, ogni giorno, interagiscono con studentesse, studenti e le loro famiglie, aiutandoli a riconoscere i segnali di disagio e a indirizzarli verso i servizi di supporto e counseling più adeguati. Per ottimizzare e potenziare i Servizi di Counseling Psicologico di Ateneo, il progetto prevede, inoltre il rafforzamento delle prestazioni attraverso una stretta collaborazione con i servizi di psichiatria per gestire situazioni ad alta intensità.
Nell’ambito del progetto PRISMA, alcune delle attività previste sono rivolte anche alla cittadinanza, con l’obiettivo di promuovere un senso di comunità a partecipazione attiva.