Il principio delle 3R
Il principio delle 3R, ossia Replacement Refinement and Reduction (sostituzione, affinamento e riduzione) è il modello a cui tutti gli scienziati sono tenuti a riferirsi quando progettano ed eseguono uno studio animale. Dal punto di vista giuridico, infatti, il principio delle 3R è alla base della legislazione europea dedicata alla protezione degli animali impiegati nella sperimentazione scientifica.
Replacement / Sostituzione
Quando possibile, i ricercatori si impegnano a sostituire nei propri esperimenti i modelli animali con metodi alternativi.
I metodi alternativi da preferire includono modelli computazionali, modelli cellulari (detti anche modelli in vitro), organoidi, tessuti ingegnerizzati e studi su volontari umani. All'Università di Ferrara la maggior parte dei gruppi di ricerca si occupa di ricerca in vitro ed ex vivo.
Refinement / Affinamento
Quando necessario il loro utilizzo, gli animali devono essere allevati e stabulati in condizioni controllate, che garantiscano il loro benessere psicofisico.
Ogni fase della ricerca che coinvolge animali è progettata in modo tale da salvaguardare nel possibile il benessere animale, ridurre al minimo l'uso di procedure invasive o dolorose e, quando possibile sono utilizzati anestetici e analgesici.
Un importante principio che i ricercatori sono obbligati a seguire riguarda la scelta della specie animale da utilizzare nelle ricerche. Infatti, la legge prescrive che a parità di possibili risultati debba essere scelta la specie a minore encefalizzazione, a minore sviluppo neurologico. Quindi, se si tratta di studiare i meccanismi di base dello sviluppo di un tumore sarà spesso sufficiente lo studio su piccoli roditori, mentre per capire come il cervello controlla la mano diviene indispensabile utilizzare animali che utilizzano le dita in modo indipendente come i primati inferiori. A volte la domanda scientifica alla base della ricerca riguarda patologie dell’interazione sociale come l’autismo. In questi casi si dovrà utilizzare una specie animale caratterizzata da capacità di interazione sociale. Spesso i roditori possono essere usati con successo ed esistono anche ceppi di animali geneticamente “malati” di sindromi simili all’autismo dell’uomo.
In conclusione, alla base della scelta della specie animale c’è sempre la ricerca di strategie per ridurre al massimo il disagio animale attraverso l’affinamento, anche perché stress e disagio possono influenzare negativamente i risultati della ricerca scientifica. E’ quindi nell'interesse di tutti i ricercatori applicare il principio di affinamento.
Reduction/ Riduzione
I ricercatori devono progettare gli esperimenti in modo tale da rispondere ai quesiti scientifici posti coinvolgendo il minor numero di animali possibile. Questo viene fatto, ad esempio, con un buon utilizzo della statistica e raccogliendo quante più informazioni possibili da ogni singolo animale.
Un esempio di applicazione del principio di riduzione che riguarda l’Università di Ferrara è la scelta di ridurre il numero di animali mantenuti in allevamento. Presso lo European Mouse Mutant Archive (EMMA) di Roma sono stati recentemente conservati diversi embrioni di topo, che rimarranno sani e vitali per diverse decadi dopo il congelamento e verranno scongelati solamente quando saranno necessari. Questa strategia evita il continuo allevamento di colonie di topo non necessarie per la sperimentazione.
Un altro esempio del principio di riduzione, applicato a livello nazionale, è la possibilità di ottenere tramite consultazione di una apposita Banca Dati Ministeriale tessuti congelati messi a disposizione da altri gruppi di ricerca, evitando così di sacrificare ulteriori animali.