Salta ai contenuti. | Salta alla navigazione

Strumenti personali

Programma del corso a.a. 2011-12

Forme della poesia per musica tra Medioevo e Rinascimento

(Prof. Alessandro Roccatagliati; a. a. 2011-2012)

 

Poesia italiana per musica dal Tre al Seicento

 

Attraverso esemplificazioni significative esposte in successione cronologica, il corso si propone di illustrare morfologia e tipologie dei principali casi di rapporto fra testo poetico-letterario e intonazione musicale, nell’ambito dei generi vocali praticati in Italia nel periodo tra Medioevo e tardo Rinascimento.

 

Il corso è articolato in un unico modulo e si svolgerà nel secondo semestre di lezioni (febbraio-maggio 2012).

La preparazione all’esame consta di tre fasi complementari:

a)      lezioni del docente;

b)      studio individuale dei testi elencati in Bibliografia;

c)      ascolto ragionato dei brani elencati in Discografia con attenta lettura dei relativi testi poetici. Gli uni e gli altri vanno conosciuti così come si leggono, analizzano ed usano a titolo di esempio i brani di un’antologia in qualsiasi corso di storia letteraria. I materiali relativi verranno messi a disposizione sul sito web del docente: http://www.unife.it/letterefilosofia/culture/insegnamenti/forme-della-poesia-per-musica-tra-medio-evo-e-rinascimento.

 

Bibliografia

 

  1. Pietro G. Beltrami, Gli strumenti della poesia, Bologna, Il Mulino, 1996: capitoli II, III, IV, V, VII, VIII.
  2. F. Alberto Gallo, La polifonia nel Medioevo, Torino, EdT/Musica (Storia della musica, a cura della Società Italiana di Musicologia), 1991, capitolo III: Il Trecento italiano
  3. Nino Pirrotta, Musica tra Medioevo e Rinascimento, Torino, Einaudi 1984: Ars Nova e stil novo (pp. 37-51), Marchetto da Padova e l’Ars nova italiana (pp. 63-79), Ballate e «soni» secondo un grammatico del Trecento (pp. 90-102), Tradizione orale e tradizione scritta nella musica (pp. 177-184), Musica e orientamenti culturali nell’Italia del Quattrocento (pp. 213-249).
  4. Dean T. Mace, Pietro Bembo e le origini letterarie del madrigale italiano, in Il madrigale tra Cinque e Seicento, a cura di Paolo Fabbri, Bologna, Il Mulino 1988, pp. 71-91
  5. Don Harrán, Tipologie metriche e formali del madrigale ai suoi esordi, ibidem, pp. 95-122
  6. Reinhold Hammerstein, Questioni formali nei madrigali di Monteverdi, ibidem, pp. 335-355

 

 

Discografia

 

  1. Jacopo da Bologna - Giovanni Da Firenze:  Madrigali - Cacce
  2. Francesco Landini: Ballate
  3. Bartolomeo Tromboncino - Marchetto Cara: Frottole
  4. Jakob Arcadelt, Dal Primo libro dei madrigali(1538-39): “Il bianco e dolce cigno”; “O felic’occhi miei ”
  5. Cipriano de Rore, Madrigali a quattro voci: “Anchor che col partire”; “Crudele, acerba, inesorabil morte”
  6. Claudio Monteverdi, Dal Secondo libro dei madrigali (1590): “Non si levava ancor alba novella”; “Ecco mormorar l’onde” 
  7. Claudio Monteverdi, Dal Quarto libro dei madrigali (1603): “Ah dolente partita”; “Sì ch’io vorrei morire” 
  8. Claudio Monteverdi, Dai Madrigali guerrieri e amorosi … Ottavo libro (1638): “Hor ch’el ciel e la terra”; “Mentre vaga Angioletta”; Lamento della ninfa.