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Corso di

Pedagogia

 

A. 2014/2015-Secondo Semestre-12 Crediti

Prof. Anita Gramigna

 

 

Titolo del Corso: Nati per imparare: percorsi di conoscenza fra bios ed educazione.

Parole chiave: Neurobiologia, Educazione, Tecnoscienza, Intercultura, Conoscenza.

 

Obiettivi

Attraverso il confronto fra paradigmi differenti, il corso intende costruire - insieme agli studenti - una competenza specializzata sui processi di costruzione della conoscenza e sulle strategie di ottimizzazione dell’apprendimento.

Temi, contenuti

La scienza ha comportato una trasformazione talmente accelerata della società contemporanea che vi ha indotto una sorta di disorientamento. È proprio qui il cuore pulsante della nostra proposta: la fondazione di una consapevolezza epistemologica che orienti l’educazione verso una interpretazione efficace della relazione che intercorre fra formazione, tecnoscienza e società, perché quel rapporto ha importanti implicazioni etiche. A questo fine, si tenterà di porre a confronto il paradigma neurobiologico – di matrice latamente scientista – con quello pedagogico – di impronta umanista -, ammesso che abbia ancora un senso questa ripartizione fra saperi scientifici e saperi umanistici.

L’intercultura qui è stata posta come una struttura concettuale della conoscenza che possa efficacemente orientare i percorsi di costruzione del sapere, non tanto fra differenti antropologie e appartenenze culturali, quanto fra diversi linguaggi, modelli, codici e ambiti scientifici. Di qui, il concetto di metalinguismo interdisciplinare.

 

Attività

Nei primi incontri - di carattere introduttivo - si discuterà sulle coordinate generali della disciplina, il suo ruolo nel mondo del mercato, le nuove frontiere della ricerca educativa. In seguito, le lezioni avranno un carattere prevalentemente laboratoriale; si proporranno: dibattiti tematici, simulazioni di situazioni salienti dal punto di vista formativo, lavori di gruppo.

Approcci e metodi:

L’approccio fa riferimento ad un concetto costruzionista della conoscenza.

Durante il corso, sono previsti momenti di autoverifica nell’esecuzione di esercizi tesi a valutare progressivamente il livello delle competenze acquisite.

 

Obiettivi formativi specifici:

Si tratta di uno studio che attiene allo spazio creativo e riflessivo di ciascuna persona, che insegue l’obiettivo di costruire una competenza specializzata in merito formazione che il presente tecnocratico ci impone, con particolare attenzione alle questioni etiche.

Non trascureremo di fornire le coordinate lessicali e il quadro epistemologico della disciplina, con il fine di costruire orientamenti critici, chiavi di lettura e proposte educative entro l'orizzonte delle tematiche affrontate.

 

Prerequisiti:

Conoscenza dei basilari strumenti concettuali e linguistici del sapere educativo.

 

Modalità d'esame:

L’esame consiste nella stesura di un elaborato scritto, ovvero in una riflessione argomentata sulle tematiche svolte durante il corso e reperibili sui testi d'esame. In breve, si tratta della elaborazione scritta di un tema che verterà su di uno fra gli argomenti trattati durante il corso.
Trattandosi di una verifica che valorizza gli spazi creativi e critici di ciascuno, le studentesse e gli studenti, durante l’esame, potranno consultare i libri, ma non è obbligatorio presentarsi con i testi. Come è previsto dalla normativa vigente, non sono ammesse le fotocopie dei volumi in oggetto.

 

Criteri di verifica:

Si valuterà la capacità di orientamento critico, propositivo e progettuale entro le tematiche affrontate durante il corso.

 

Programma di studio e libri per l'esame:

* (SOLO L'INTRODUZIONE) C. e G. Pancera, Sotto lo sguardo del condor, Ferrara, Este Edition, 2015;

* A. Gramigna, Neurobiologia dell’educazione. I nuovi orizzonti dell’Etica e della Cnoscenza, Milano, Unicopli, 2014.

* P. Andreoni, L’educatore scalzo, Ferrara, Voltalacarta, 2014.

* F. Sancen, Etica e Futuro. I quesiti che la Scienza e la Tecnica pongono all'educazione, Ferrara, Este Edition, 2015.

*A. Gramigna, Dinamiche della Conoscenza. Epistemologia e prassi della formazione, Roma, Aracne, 2015.


N.B.: Le studentesse e gli studenti non frequentanti dovranno concordare con la docente alcuni incontri orientativi sui metodi ed i contenuti del Corso, nonché sulle dinamiche della verifica d’esame. È inoltre prevista la lettura del seguente volume:

A. Gramigna e C. Pancera, (a cura di), Poietica dell’educazione. Le dolci eresie del pensiero, Ferrara, Este Edition 2012.

 

Questo programma è valido sino agli appelli di Gennaio 2016

 

Insegnamenti a.a. 2012/2013

 

 

QUESTI PROGRAMMI SONO VALIDI FINO AL GENNAIO DEL 2014. Gli studenti che hanno frequentato questi cosri possono quindi sostenere l'esame con questi programmi solo sino a questa data.

Corso di

Pedagogia Sociale e della marginalità

 

Anno Accademico 2012/2013-Primo Semestre-12 Crediti

 

Prof. Dr. Anita Gramigna, tel.+39.0532.293503, grt@unife.it

 

Titolo del Corso: L’alta specializzazione e l’intervento formativo nel sociale

Parole chiave: Specializzazione, Progettazione, Strategia, Organizzazione.

 

Obiettivi

Il corso intende costruire - insieme agli studenti - una competenza altamente specializzata, in merito alla capacità di intervento educativo nel sociale, a partire dalla concretezza situazionale.

Temi e contenuti

A questo fine, si proporrà l’analisi di una specifica serie di strategie, tecniche e pratiche di intervento educativo nel sociale a partire dalle situazioni di disagio e\o marginalità:

 

1. I centri di accoglienza per ragazzi difficili;

2. Il lavoro educativo-preventivo sulla strada.

 

… per giungere alla organizzazione ed alla progettazione formativa specialistica nelle seguenti situazioni salienti:

 

1. il mobbing nei gruppi di lavoro;

2. il bullismo nella scuola;

3. l’attività culturale e ricreativa nelle case di accoglienza per anziani;

4. e nei centri di vacanza estivi per minori;

5. la valorizzazione delle risorse umane in azienda.

 

Nei primi incontri - di carattere introduttivo - si discuterà sulle coordinate generali della disciplina, il suo ruolo nel mondo del lavoro, le nuove frontiere della ricerca educativa.

Approcci e metodi:

Dopo i primi incontri di carattere introduttivo, tutte le lezioni avranno un carattere prevalentemente laboratoriale: analisi di caso; simulazioni di situazioni salienti dal punto di vista formativo, laboratori Balint, lavori di gruppo in relazione alla progettazione e all’organizzazione formativa. Durante il corso sono previsti momenti di autoverifica nell’esecuzione di determinati esercizi tesi a valutare progressivamente il livello delle competenze acquisite: A questo fine si utilizzerà il seguente ESERCIZIARIO: A. Gramigna, L’organizzazione della conoscenza. Mappe cognitive per la formazione nel sociale, Ferrara, Este Edition, 2011.

 

Obiettivi formativi specifici:

Si tratta di uno studio che attiene allo spazio creativo e riflessivo di ciascuna persona, che insegue l’obiettivo di costruire una competenza altamente specializzata in merito formazione che oggi il mercato del lavoro ci impone.

A questo fine non trascureremo di fornire le coordinate lessicali e il quadro epistemologico della disciplina, allo scopo di orientarsi criticamente in senso teorico-prassico entro l'orizzonte delle tematiche affrontate.

 

Prerequisiti:

Conoscenza dei basilari strumenti concettuali ed operativi del sapere educativo.

 

Modalità d'esame:

L’esame consiste nella stesura di un elaborato scritto sulla falsariga di quelli che verranno svolti durante il corso sotto la supervisione della docente. Trattandosi di una verifica di carattere operativo e\o progettuale che valorizza gli spazi creativi e riflessivi di ciascuno, le studentesse e gli studenti durante l’esame potranno consultare i libri.

 

Criteri di verifica:

Si valuterà la capacità di orientamento critico, propositivo e progettuale entro le tematiche affrontate durante il corso.

 

Programma di studio e libri per l'esame:

* A. Gramigna e C. Pancera, (a cura di), Ermeneutica dell’educazione, Milano, Unicopli, 2012.

* A. Gramigna e C. Pancera, (a cura di), Poietica dell’Educazione, Ferrara, Este Edition, 2012.

* A. Gramigna, Epistemologia della formazione nel presente tecnocratico, Milano, Unicopli, 2012,

 

N.B.: Per le studentesse e gli studenti non frequentanti NON è previsto un programma differente o più esteso; dovranno tuttavia concordare con la docente alcuni incontri orientativi sui metodi ed i contenuti del Corso, nonché sulle dinamiche della verifica d’esame.

 


 

Il ricevimento si tiene normalmente il Martedi dalle 10 alle 13 presso lo studio della docente. Durante il periodo delle lezioni (primo semestre) dalle 10 alle 12 del martedi, nonché prima e dopo le lezioni del lunedi, martedi e mercoledi.

 

Coloro che, per vari motivi, non potessero essere disponibili in questo orario possono recarsi nello studio della docente prima o dopo le lezioni, oppure possono concordare telefonicamente per appuntamento un altro incontro: tel. 0532.293503.

 

Corso semestrale

di Pedagogia Interculturale

 

 

Anno accademico 2012/13

PRIMO SEMESTRE

 

Anita Gramigna

 

Titolo del Corso: Processi di mondializzazione e nuove frontiere della formazione nel presente.

 

Parole chiave: Differenza, Identità, Etica, Cittadinanza, Educazione.

 

Temi e contenuti

 

Il corso proporrà una riflessione sui mutamenti in atto nella società multiculturale nonchè sull’implicita “pedagogia sociale” che essa veicola. Si ragiona sulla complessità della formazione di una coscienza etica, sul processo di maturazione e di affermazione di sé da parte dei giovanissimi e dei giovani, su come si affermi per l’individuo e per la collettività, come venga agito nel gruppo dei pari. Ci si interroga sulla trasmissibilità di un complesso valoriale, di quale dovrebbe o potrebbe essere il ruolo degli educatori in questo senso ed anche se non si rischi di violare quella libertà di pensiero e di autoformazione che sono il perno di una crescita democratica dei soggetti. la Nostra proposta formativa verte sull'ipotesi che questa prospettiva ci possa essere d'aiuto nel cogliere le dinamiche relazionali che sono all'origine delle emergenze sociali e, ad un tempo, dei processi che ne garantiscono la sussistenza. Di qui l’analisi dei processi di costruzione dell’identità nei contesti multiculturali ed il valore del paradigma del meticciato. Le nostre città, in passato, erano le custodi delle nostre apparteneze identitarie, oggi ci appaiono attraversate da tradizioni tanto antiche, per il loro passato, quanto recenti, per il loro approdo nel nostro mondo.

Il senso del nostro sforzo è nel tentativo di argomentare una riflessione profonda sulle problematiche relative alle differenze culturali, su di un suo confronto con il principio democratico dell'uguaglianza, nella fecondità della relazione educativa come nella violenza o nell'accoglienza implicite della comunicazione. E nella sfida formativa - di nuove forme di cittadinanza.

 

Obiettivi formativi:

 

Dopo una prima ricognizione sulle coordinate lessicali ed il quadro epistemologico della disciplina, il corso intende proporre alle studentesse e agli studenti una riflessione critica sulle dinamiche sociali che segnano i contesti multiculturali, le epistemologie implicite e le responsabilità etiche nei contenti interculturali al fine di promuovere prassi di cittadinanza partecipata attraverso specifiche pratiche educative.

Prerequisiti:

 

Conoscenza dei basilari strumenti concettuali dell'agire comunicativo.

 

Modalità d'esame:

 

Si richiede la stesura di un elaborato scritto, sulla base di un quesito guidato.

Criteri di verifica:

 

Si valuterà la capacità di orientamento critico, propositivo e progettuale entro le tematiche affrontate durante il corso.

 

Programma e testi d’esame

 

* A. Gramigna. C. Pancera, A. Pinter (a cura di), Etica, formazione, mondializzazione, Padova, Libreriauniversitaria.it, 2012.

*  S. Salmeri, (a cura di), Pedagogia sociale: la formazione nell’emarginazione, Enna, EUNO EDIZIONI, 2012.

 

SOLO PER I NON FREQUENTANTI: Lettura di un libro di narrativa a scelta fra i seguenti:

Elisabeth Burgos, Mi chiamo Rigoberta Menchù, Giunti;

Peter Abrahams, Dire Libertà, SEI;

Frances Mary Hendry, Il destino di Chandra, Mondadori;

Jacinto Vahocha, Si è fatto giorno, EMI;

Buchi Emecheta, Cittadina di seconda classe, Giunti;

Francesco D’Adamo, Storia di Iqbal, EL;

Nivea Oliveira, Il colore della brace, Sinnos;

Rania Hammad , Palestina nel cuore, Sinnos;

Rumini, Appuntamento A Bombay (l’avventura di Mahil), Giunti Marzocco;

Olek Mincer, Varsavia, Viale Di Gerusalemme 45, Sinnos;

 

Per approfondimenti

*  S. Salmeri, Linguaggi dell'educazione e paradigmi possibili in pedagogia, Enna, Città aperta, 2007; in caso di difficoltà a trovare il testo si può sostituire con: A. Pinter e A. Gramigna (a cura di), Itinerari formativi nell’integrazione. Esperienze e progetti nel mondo, Roma, Anicia, 2007.

 

*S. Salmeri, Orizzonti, regioni e cornici della diversità. Manuale di Pedagogia della differenza, Enna, Città Aperta, 2009. In caso di difficoltà a trovare il testo, si può sostituire con: A. Gramigna e A. Ravaglia, Etnografia della formazione , Roma, Anicia, 2008