Stesura tesi
Nella stesura di una tesi di laurea, la forma riveste importanza non minore dei contenuti. È necessario, dunque, che lo studente si attenga ad uno stretto rispetto della grammatica e della sintassi della lingua italiana. Anche l’ortografia e la correttezza nell’accentazione o nell’uso degli apostrofi hanno grande valore, dal momento che la presenza di errori di questo tipo nella versione finale denota sciattezza e potrebbe causare una penalizzazione nella valutazione in sede di esame finale.
Per facilitare al lettore la comprensione dell’elaborato va assolutamente evitata la composizione di periodi lunghi e contorti, con la preferenza per un’esposizione agile e composta da frasi brevi.
Il laureando, inoltre, non dovrà eccedere nell’uso di incisi e nel ricorso al corsivo, da usare solo per parole o locuzioni in lingua diversa dall’Italiano o talvolta per alcuni concetti che si intenda sottolineare, al grassetto o alla sottolineatura.
Le abbreviazioni dovranno essere limitate alle sole indicazioni bibliografiche, alle tabelle e nei rimandi posti fra parentesi. Le abbreviazioni generalmente più comuni sono: cap. o capp. (capitolo o capitoli); vol. o voll. (volume o volumi); fig. o figg. (figura o figure); n. o nn. (numero o numeri); p. o pp. (pagina o pagine); par. (paragrafo); tab. (tabella); ecc. (eccetera).