Ricerca applicata e trasferimento di conoscenze nella didattica
Il Master in Giornalismo e comunicazione istituzionale della scienza dell’Università di Ferrara conduce ricerche applicative in diversi campi della comunicazione scientifica. Sulla base del dibattito teorico in corso a livello internazionale, vengono sviluppati progetti di ricerca che assumono particolare rilevanza sia per il tema affrontato sia per la possibilità di essere rapidamente trasferiti alla didattica. Questa attività di ricerca viene condotta in stretta sinergia con il Design of Science, Laboratorio di Storia e comunicazione della scienza dell'Università di Ferrara.
Un costante e rapido aggiornamento della didattica - tanto dei contenuti quanto dei metodi - è necessità inderogabile nel campo della comunicazione scientifica. Cambiano infatti velocemente sia i saperi scientifici sia le relazioni fra soggetti che tali conoscenze producono e utilizzano.
Di seguito segnaliamo alcuni campi di ricerca nei quali il Master è attualmente impegnato e i cui risultati forniscono elementi per il trasferimento nella didattica curriculare (corsi) e nelle altre attività (workshop, seminari, lavori di tesi)
Comunicazione della CCSVI
L’interesse del Master per la comunicazione del “caso Zamboni” e della CCSVI (Chronic cerebrospinal venous insufficiency) prende l’avvio con la pubblicazione nell’aprile 2011 sulla rivista Nature del commento dal titolo “The rise of people power”.
La rivista scientifica si domandava quanto una mobilitazione sui social network possa influenzare le priorità di ricerca. L'esempio scelto da Nature è quello della CCSVI nella sclerosi multipla (la nuova teoria dell'italiano Paolo Zamboni, secondo la quale un'anomalia circolatoria delle vene alla base del cervello porterebbe a un ristagno del sangue creando le condizioni ideali per lo sviluppo della sclerosi multipla).
Oltre che per le importanti implicazioni mediche e terapeutiche del “Caso Zamboni” - sulle quali il Master non entra in alcun modo - il caso è importante anche per studiare il ruolo che il cosiddetto Web 2.0 (social media, blog, ecc) ha giocato – in concorso con i media tradizionali - nella condivisione di esperienze dei pazienti e nella formazione di un’opinione pubblica in grado di influenzare la ricerca.
In questa prospettiva, Il Master ha avviato una propria originale ricerca, i cui primi risultati sono stati presentati nel corso della tavola rotonda “Medicina 2.0. La ricerca sulla CCSVI e i social media”, che si è tenuta presso l’Università di Ferrara il 3 maggio 2013.
I primi risultati hanno mostrato un quadro molto più articolato, e in parte diverso, da quello prospettato da Nature e da molte opinioni correnti sul ruolo del rapporto fra internet e medicina. Innanzitutto si è visto che esiste una continua interrelazione fra old e new media e fra le iniziative in Rete a sostegno della ricerca su CCSVI e le azioni concrete compiute al di fuori della sfera del web. In secondo luogo, a livello internazionale si è rilevata una forte variabilità fra la “pressione” esercitata sul web e la quantità di ricerca svolta nei singoli Paesi, ponendo una forte ipoteca sulla ipotesi di una significativa correlazione fra i due elementi.
Infine, si è rilevato che, accanto alla componente “antagonista” degli interventi in Rete, volti ad affermare il “diritto alla cura”, si è sviluppata una comunicazione che spesso accetta il principio di una sperimentazione e di una programmazione del servizio sanitario nazionale basato sui canoni scientifici. Non solo, i contenuti e le “conversazioni” dei pazienti e dei loro famigliari sul web possono diventare materiali utili per una migliore comprensione della malattia da parte dei medici e dei ricercatori.
Questi primi risultati sono stati ulteriormente approfonditi, con il contributo della Associazione CCSVI nella Sclerosi Multipla – Onlus, e nuovi dati – di prossima pubblicazione – sono stati presentati nel convegno sul ruolo delle comunità web nella ricerca medica “Medicina e salute al tempo dei social media, il caso Zamboni” che si è tenuto a Ferrara il 9 maggio 2014.
Attualmente il Master segue l’esperimento Drain Brain (CErebral DRainage Experimented and Assessed in the Micro-gravitational Setting), che ha l’obiettivo di studiare la circolazione sanguigna nel cervello in condizioni di microgravità sulla Stazione spaziale internazionale. L’esperimento è fra i dieci della missione Futura che saranno eseguiti dall’astronauta Samantha Cristoforetti. Drain Brain riveste una eccezionale importanza perché, oltre ad essere un esempio dell’eccellenza scientifica e tecnologica italiana che ha superato un’agguerrita concorrenza, concorrerà a chiarire importanti aspetti della fisiologia durante la permanenza nello spazio e a fornire fondamentali elementi di verifica sperimentale per la CCSVI.
Medicina narrativa
La medicina narrativa è un approccio particolare alla comunicazione medico-paziente fondato sull'idea che le esperienze individuali di salute e malattia hanno un componente narrativa molto forte. Individuare e analizzare le storie di salute e malattia dei pazienti, dei loro famigliari, ma anche dei medici e degli altri operatori sanitari, è utile per migliorare il dialogo medico-paziente, ma può anche contribuire ad accrescere le nostre conoscenze sulla diagnosi e la terapia delle malattie.
Il Master focalizza la propria ricerca sulle narrazioni di malattia che circolano nel web e che in molti casi vengono comunicate attraverso i social media in forma non strutturata. Un caso particolarmente significativo in questo ambito è la ricerca sulla comunicazione della CCSVI (vedi sopra).
Nell'ambito della medicina narrativa il Master ha sviluppato collaborazioni con istituzioni pubbliche e associazioni private, tra cui l’Istituto Mario Negri di Milano, Fondazione ISTUD, OMNI (Osservatorio di Medicina Narrativa Italiana), IFOM. Inoltre promuove incontri e workshop per riflettere, discutere e formare nell'ambito della medicina narrativa e della comunicazione pubblica della salute. Di seguito un elenco di alcune di queste iniziative:
Storie di malattia e di cura: uno sguardo sulla medicina centrata sul paziente - Seminario, Ospedale di Cona (Ferrara), 7 ottobre 2015
Medicina e salute al tempo dei social media - Convegno, Ferrara - Polo didattico degli Adelardi, 9 maggio 2014
Virtualmente informati: scrivere di salute sul web - Workshop, Ferrara, 4-6 ottobre 2013
Comunicazione del rischio (in particolare sismico)
1) Il Master ha aderito al progetto "Battiamo il sisma"- Laboratori partecipati di prevenzione al danno sismico: quando la pubblica amministrazione ascolta i cittadini
- il video che racconta il progetto, i laboratori partecipati (guidati da Federica Manzoli), i risultati e i materiali prodotti, è stato realizzato da una nostra studentessa durante il periodo di tirocinio, che l'ha vista impegnata per la comunicazione di tutto il progetto (documentazione dell'esperienza con foto/registrazioni/videoregistrazioni; realizzazione di materiale info/divulgativo da mettere sul sito; redazione/pubblicazione di paper/quaderno tematico).
- Tra i materiali prodotti nel progetto, il "Decalogo delle buone abitudini" (come il cittadino può intervenire a scopo preventivo su elementi non strutturali).
- Prima puntata del programma "Obiettivo prevenzione", realizzato da Telestense in collaborazione con il Comune e l'Università di Ferrara. Intervengono Massimo Coltorti, attuale direttore dell'Istituto Universitario di Studi Superiori, e membro della Commissione Nazionale Grandi Rischi, Sezione Vulcanica, e Michele Fabbri.
Tavola rotonda “PERCEZIONE FORMAZIONE E COMUNICAZIONE DEL RISCHIO” 21 maggio 2014
Workshop Comunicare il rischio: dal nucleare ai terremoti nell'ambito del Festival di Internazionale, 5 - 6 ottobre 2012
3) Laboratori play decide
"Terremoti: quando e come comunicare l'emergenza".
4) KnowRISK Progetto europeo
Il Master collabora dal 2016 con l’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia (Ingv) al progetto europeo KnowRISK (Know your city reduce your seismic riskt hrough non-structural elements).
Focus del progetto è la riduzione del rischio sismico degli elementi non strutturali degli edifici (pareti divisorie, controsoffitti, rivestimenti, mobili, librerie, ecc.) coinvolgendo direttamente cittadini ed esperti. E’ un aspetto solitamente sottovalutato, ma ritenuto di grande importanza dagli esperti, perché in grado di influenzare significativamente le conseguenze dei terremoti (vittime, ostacolo alle vie di fuga).
Il ruolo del Master, in collaborazione con INGV, è riprendere, valutare e rilanciare una parte del percorso laboratoriale sulla prevenzione sismica svolto assieme all'Urban Center del Comune di Ferrara nel 2013 (che ha portato all’elaborazione del “Decalogo per rendere più sicure le nostre case), per individuare assieme ai cittadini e agli esperti strategie per la comunicazione post-sisma che portino a efficaci comportamenti di prevenzione.
La ripresa dell’esperienza iniziata insieme nel 2013 è di particolare rilevanza scientifica perché costituisce un caso raro di valutazione e sviluppo nel tempo di un percorso partecipato realizzato subito dopo un sisma
Linguaggi
L'uso di diversi linguaggi (teatrale, letterario, musicale, museale, del fumetto ecc.) per la divulgazione della scienza è un ambito a cui il Master presta particolare attenzione. Sono spesso gli studenti a compiere sperimentazioni di questo tipo nel momento in cui si trovano a svolgere lo stage formativo e a elaborare il prodotto da discutere in sede di esame finale del Master.
In questo ambito, sono stati organizzati numerosi eventi, integrati nel percorso didattico e di ricerca; ad es.:
- Nessuno mi troverà - Majorana memorandum. Film e dibattito, 16 maggio 2016
- Scienza a teatro - Conferenza-spettacolo, Ferrara - Hotel San Girolamo dei Gesuati, 3 dicembre 2011
- Musica per l'atomo - Conferenza-spettacolo, Ferrara - Ridotto del Teatro Comunale, 25 giugno 2011
- Marco Paolini, ITIS Galileo - Incontro con l'autore, Ferrara - Teatro Comunale, 11 febbraio 2011
- Gianni Rodari e la scienza - Presentazione di libro, Ferrara - Bar Tiffany, 27 novembre 2010
- La comunicazione scientifica negli science center: il caso Città della Scienza di Napoli, Seminario, IUSS, 4 maggio 2013
- Il museo scientifico, dalla teca a twitter, Tavola rotonda Università di Ferrara, 16 aprile 2011