Rapporti tra autorità giudiziarie nazionali ed agenzie investigative nell’ottica della futura istituzione della Procura europea:
modelli operazionali e buone pratiche nella lotta ai crimini contro gli interessi finanziari dell’UE. Prenderà a breve il via l’attività di ricerca organizzata nell’ambito del progetto “Relationships between the national judicial authorities and the investigative agencies in the view of the EPPO: operational models and best practices in fight against EU frauds”, finanziato da OLAF – Ufficio Europeo per la lotta antifrode (Programma Hercule III – Legal Training and Studies)
Il progetto avrà durata annuale e sarà coordinato dai Prof. Alessandro Bernardi (Ordinario di diritto penale all’Università di Ferrara) e Prof. Daniele Negri (Associato di diritto processuale penale all’Università di Ferrara).
Obiettivo principale dell’indagine è quello di assicurare una completa consapevolezza delle relazioni esistenti tra i diversi organi coinvolti nelle investigazioni penali in materia economico – finanziaria all’interno dei vari Stati membri dell’Unione, così da massimizzare l’efficacia dell’azione degli organismi comunitari esistenti e di futura implementazione impegnati nella direzione e nel coordinamento delle attività di contrasto alle frodi comunitarie nei Paesi membri.
L’indagine rappresenterà inoltre l’occasione per svolgere un’approfondita analisi comparatistica dei modelli investigativi che caratterizzano le indagini in materia di criminalità economico – finanziaria all’interno di ordinamenti talvolta assai diversi tra loro, con particolare riguardo anche all’individuazione delle buone prassi esistenti in materia.
Per garantire il raggiungimento di un così ambizioso obiettivo la ricerca è caratterizzata da un taglio decisamente transnazionale: l’indagine prenderà infatti in considerazione ben sei diversi sistemi appartenenti ad altrettanti Stati membri (Italia, Francia, Spagna, Regno Unito, Germania e Polonia). La composizione dello staff del progetto riflette in maniera evidente la struttura dell’indagine. Diversi sono infatti gli studiosi stranieri coinvolti, uno per ciascuna delle realtà estere prese in considerazione. Le singole unità estere partecipanti alla ricerca sono infatti:
– Università di Cergy-Pontoise, (Responsabile: Prof. Olivier Cahn)
– Università di Castilla la Mancha, (Responsabile: Prof. Adàn Nieto Martin)
– Queen Mary University of London, (Responsabile: Prof. Valsamis Mitsilegas)
– Università di Bonn, (Responsabile: Prof. Martin Boese)
- Università Kozminski di Varsavia, (Responsabile: Celina Nowak)
L’attività progettuale prevede infine l’organizzazione di un seminario finale divulgativo dei risultati della ricerca da tenersi presso l’Università di Ferrara, e l’elaborazione di una pubblicazione finale che raccoglierà gli esiti dell’indagine.